27 febbraio 2015

Cantierone e la risposta imbarazzante dell'Assessore

Foto di Federica Salsi
Domanda Salsi:
"Se prima ci potevano essere dei dubbi sul fatto che la cantierizzazione di Ugo Bassi e Rizzoli fosse stata calendarizzata con questi tempi per arrivare alle elezioni con il lavoro fatto e poter fare "bella figura", ora questa supposizione è diventata una certezza e ce lo dice l'assessore Lepore stesso. Cito un suo virgolettato. "Farlo alla fine ​​del mandato significa innanzitutto completarlo entro la fine del mandato e far vedere ai cittadini quali sono i risultati di un investimento importante"

Questa è la conferma che l'agenda dei lavori di questa amministrazione è dettata dalle scadenze elettorali e non dalle necessità della città. Il bene comune perde di fronte alle logiche di partito e si usa la riqualificazione di Rizzoli Ugo Bassi per ottenere consenso elettorale, tanto gli elettori sono in numero significativamente maggiore rispetto ai commercianti che rischiano di andare in fallimento e tanto gli italiani hanno la memoria corta e a 6 mesi dalla chiusura del cantiere (quando ci saranno le elezioni amministrative quindi) si saranno già dimenticati dei disagi e dei fallimenti e vedranno appunto il bel risultato promesso. Quando vuole il PD sa fare bene i conti in casa sua, non come con il Passante Nord che non ha ancora capito che "numericamente" non ci sarà alcun beneficio significativo sul miglioramento del traffico, o con il People Mover che non ha ancora capito che sarà un buco nero.


Ma qual'è il prezzo che stiamo pagando per tutto questo? Lepore crede "che i cittadini capiranno che i disagi di oggi sono un investimento per avere una città molto più efficiente", i cittadini-elettori sicuramente capiranno, ci sarà poi da spiegare come mai tutta questa efficienza porterà in strade splendide ma forse con le serrande chiuse di giorno. Già perché è questo a cui si sta concretamente rischiando di andare incontro. Se permangono questi cali di fatturato (si parla di percentuali che vanno da 20 al 40%), i commercianti della zona cantierone non ce la faranno a tirare la cinghia per 10 mesi. E rabbrividisco di fronte alle affermazioni dell'Assessore Lepore che dice: "Probabilmente ci sono negozi che soffrono anche di più e alcuni che invece stanno guadagnando da questa soluzione". A questo punto vorrei sapere quali sono quelli che ci guadagnano e sulla base di quali ricerche l'assessore affermi questo e se ritenga equilibrato il rapporto danni (aziende che ci perdono) benefici (aziende che ci guadagnano). Perché vede Assessore, un conto è creare un disagio, un altro è mandare in fallimento un'attività. E il fatto che forse qualcuno ci guadagna, non può essere certo una giustificazione per mettersi in pace con la coscienza a fronte del disastro che si preannuncia.

Poi c'è un altro tema importante e da non sottovalutare. Aziende in sofferenza e a rischio fallimento diventano molto vulnerabili e sappiamo chi sono quelli che hanno grossi capitali liquidi da investire e che potrebbero arrivare con la valigetta di soldi a comprarsi il bel negozio di via Rizzoli. E la maxi operazione antimafia Aemilia mi sembra abbia messo in luce in maniera lapalissiana quanto non siamo immuni da certi ambienti.
In tutto questo poi trovo imbarazzanti le dichiarazioni di Postacchini di Ascom, che recita il medesimo copione di Lepore dicendo che alla fine la città sarà più bella giustificando così i disagi, sembra che anche lui non comprenda la differenza tra disagi e fallimento. Se fossi un iscritto ad Ascom, userei la tessera come zeppa per un tavolo zoppo.

Infine ci è stato spiegato che spezzare il cantierone in più tronconi avrebbe costituito un aggravio di costi. Con la soluzione del tutto subito però ci troviamo comunque con dei mancati introiti dovuti ai sacrosanti sgravi fiscali, e poi c'è chi parla di indennizzi. Siamo poi sicuri che il Comune spenderà meno?


Qui la risposta per esteso dell'Assessore Lepore


Questo un estratto delle dichiarazioni dell'Assessore che trovo sconcertanti:
"Per quanto riguarda il passaggio sul fatto che ci sono negozi che probabilmente ci stanno guadagnando, ho detto se vogliamo una ovvietà, nel senso che, nel momento in cui c'è una strada chiusa e un tabaccaio non vede delle persone che entrano a comprare sigarette, non credo che avremo con quel cantiere fatto smettere di fumare le persone, ma semplicemente le avremo portate a comprare sigarette da un altro tabaccaio, e quindi che il mercato si sposti da un'altra parte. Penso sia, purtroppo, normale. Questo è il motivo del disagio economico e non credo che questo abbia offeso nessuno. Nel caso questo fosse invece successo, ovviamente me ne dispiaccio"


Non riuscivo a credere alle mie orecchie, di fronte ad una risposta del genere sono scoppiata a ridere, un riso amaro e incredulo che non riuscivo a trattenere ... questi non si rendono conto di come funzionano le cose e sono al governo di una città.

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