Il Tempo del 29/01/2014 in prima pagina L'EDITORIALE di Federica Salsi*
*Ex esponente del MoVimento 5 Stelle espulsa da Grillo il 10 dicembre 2012
Indro Montanelli, su Grillo, poco dopo la sua cacciata dalla Rai, scrisse: «Le parodie violente, i sarcasmi sanguigni, la caricatura grottesca della società fatti da Beppe Grillo sono alla portata di tutti? Non rischiamo che qualcuno lo prenda alla lettera?».
Quello che è accaduto ieri è la dimostrazione che non sono alla portata
di tutti. Forse nemmeno alla portata di Grillo stesso; l’invettiva che
usa in piazza è ora in Parlamento. Mi chiedo se questi ragazzi abbiano
capito che ora sono dei parlamentari e non delle fotocopie sbiadite di
Grillo. A cosa serve appellare come boia il presidente della Repubblica?
Cosa ci guadagnano gli italiani? Quei parlamentari mica sono eletti e
pagati da noi cittadini per offendere o andare sui tetti. Sono pagati
per fare una legge elettorale decente, ad esempio, ma il gran capo ha
detto no. Il MoVimento 5 Stelle farà la sua di legge elettorale, poco
importa se sarà fuori tempo massimo, poco importa se gli altri la
bocceranno: potranno sempre dire che la loro legge è perfetta ed è tutta
colpa dei partiti che non l’hanno voluta. E noi andremo a votare con
l’ennesima schifezza. Oltre ad essere ininfluente, ora il M5S è anche
dannoso.
Purtroppo i pochi che in quella caserma pensano ancora con la loro
testa, invece di essere riconosciuti come un esempio positivo, diventano
il bersaglio di colleghi e attivisti che li additano come dissidenti da
mortificare e cacciare. Non sarebbe questa un’ottima occasione per
affrancarsi?