16 gennaio 2014

Museo Pelagalli: stiamo perdendo un'inestimabile patrimonio

A Bologna c'è un interessante museo della comunicazione e del multimediale: Mille voci ... mille suoni. Finalità del museo è "Far conoscere la storia degli strumenti della moderna comunicazione. Si raccontano origini ed evoluzione degli strumenti fino ai giorni nostri attraverso duemila strumenti esposti e tutti funzionanti".

"Questo particolare museo privato (Patrimonio dell'UNESCO), che occupa locali per oltre 600 mq, documenta attraverso 800 oggetti (raccolti dal titolare in oltre 30 anni di ricerche) la storia della radio dalle origini fino ai giorni nostri. Ideatore e curatore di questo museo unico nel suo genere e che riceve visite ed encomi da tutto il mondo, e' il bolognese Cav. Giovanni Pelagalli, nato nel 1941, tecnico elettronico ed anche "prestigiatore". Il primo embrione di questo museo nasce nel 1952, Giovanni Pelagalli guida personalmente le visite al museo, offre ricchezza di spiegazioni e sovente mette in funzione numerosi apparecchi e strumenti per rendere più' viva la visita guidata. In omaggio alla simpatia degli ospiti, non manca mai un suo... gioco di prestigio." (vedi sito Bolognawelcome")


La sede del museo è ubicata in locali di proprietà del Pelagalli stesso, sono 600 mq. dignitosi ma  angusti e inadatti ad ospitare un questo patrimonio culturale. A tal proposito il 4 giugno 2012 abbiamo approvato in Consiglio Comunale un ODG per invitare la Giunta a:


"Riconoscere fattivamente il patrimonio museale che il Signor Pelagalli intenderebbe “donare”al Comune di Bologna individuando un luogo nell’ambito del sistema museale cittadino;

Rendersi promotrice e coordinatore di un tavolo virtuoso di soggetti interessati al mondo della Comunicazione privati nazionali e internazionali che, insieme a Ministero, Regione e Provincia riconoscano il valore di questo Bene, attraverso un impegno fatto di risorse economiche e di idee, pur in presenza di congiuntura economica negativa;

Ad elaborare entro il 2012 una proposta concreta, compatibile con la situazione patrimoniale e finanziaria dell'ente, di valorizzazione del patrimonio del Museo con l'obiettivo di mantenere la sua permanenza nella città di Bologna quale polo importante dell'offerta culturale della città"

Ad oggi il Comune non ha fatto niente e a dircelo è il Pelagalli stesso.

Preparo un'interpellanza per chiedere conto di quando sta accadendo. Rimango in attesa di risposta.

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