20 ottobre 2014

Il mio intervento in consiglio sui disordini del 18 ottobre a Bologna

Di seguito il mio intervento sugli scontri avvenuti
a Bologna, a sostegno dell'​ordine del giorno per esprimere condanna su quanto accaduto sabato e solidarietà alle forze dell'ordine e per  impegnare "l'Amministrazione a valutare le modalità di revoca delle convenzioni in essere con le associazioni che risulteranno essere state parte attiva negli scontri di sabato, sulla base dei risultati delle attività d'indagine che stanno effettuando le autorità preposte", oltre a invitare "la Giunta comunale a presentare proposte di modifica al vigente Regolamento sui rapporti con le Libere Forme Associative".​
L'ordine del giorno, sottoscritto da tutti i capigruppo ad eccezione del gruppo Amelia per Bologna con Vendola, è stato approvato all'unanimità (due consiglieri del gruppo Amelia per Bologna con Vendola non hanno partecipato al voto).

Il mio intervento:
"Grazie Presidente.
Io sabato pensavo di non essere a Bologna.
Ero prima nel pomeriggio in piazza sotto le Due Torri a raccogliere e certificare delle firme e ho visto un corteo, un corteo devo dire molto partecipato, molto animato di persone, che esprimevano le loro ragioni, in maniera colorita, anche chiassosa se vogliamo ma comunque rispettosa dell'ambiente che li circondava e delle persone che magari non aderivano al corteo e non la pensavano come loro.
Quando più tardi ho sentito in lontananza i rumori della rivolta, perché di questo stiamo trattando, di una rivolta o di una guerriglia urbana a tutti gli effetti, sono rimasta un po', come posso dire, interdetta.

Successivamente mi sono ritrovata mio malgrado nel luogo dove, via Garibaldi e piazza Cavour sono praticamente state messe a ferro e fuoco;
la scena che ho visto, di gente che scappava via, un fiume di gente che scappava via, il fumo, ho guardato in piazza non si vedeva niente, era tutto pieno di fumo, i bagliori rossi che non si capiva se era fuoco, se erano fiamme, se c'era un incendio se c'era pericolo per qualcuno...le successive esplosioni, ce ne sono state parecchie che non erano i raudi, quelli classici, che fanno pure un botto ma alla fine è un rumore forte ma si capisce che è un petardo, erano esplosioni molto più forti, io sono rimasta basita, sembrava di essere dentro ad una guerra.
Ora io credo che, per quanto si possa non essere d'accordo con certe ideologie che venivano manifestate dentro a piazza San Domenico, per quanto io non condivida quel tipo di ideologie, a meno che queste persone non vengano accusate di reato di apologia di fascismo, hanno tutto il diritto di manifestare le loro idee in una piazza e credo che sia veramente una scena che indica una mancanza di rispetto delle idee altrui il vedere una piazza, piazza San Domenica, completamente blindata di camionette della polizia, c'erano le camionette che ostruivano l'ingresso alla piazza con un cordone di poliziotti che facevano, che impedivano appunto l'accesso, proprio per evitare che dei manifestanti dell'altra fazione potessero entrare nella piazza e creare ulteriori disordini rispetto a quelli che non stavano già mettendo in atto.
A me dispiace dirlo però così facendo, per quante ragione potessero avere i manifestanti a brontolare, a protestare contro i fascisti, son passati dalla parte del torto, son passati dalla parte del torto in una maniera fin troppo eclatante, allora non si può pensare di usare la violenza per affermare una propria ideologia perché gli altri sono più brutti e cattivi di noi rispetto a quello che noi possiamo pensare.
Oltretutto, voglio dire, i banchetti che erano in piazza, la manifestazione che era in piazza San Domenico non mi sembra che abbia cercato di sconfinare o creare dei disordini, quindi quello che è emerso e che è già stato più volte detto e che era lapalissiano e che era sotto gli occhi di tutti è che questo corteo, probabilmente anche senza che tutti i manifestanti ne fossero effettivamente consapevoli, questo corteo alla fine è stato strumentalizzato da chi ha voluto buttarla in rissa per non dirla buttarla in guerra.
Allora io mi chiedo, le persone che hanno partecipato a questo corteo dove sono? perchè non si fanno sentire? perché non prendono le distanze da quello che è uscito alla fine di quella manifestazione? io posso essere d'accordo a manifestare contro Visco perché tutta una serie di politiche bancarie magari non le condivido, ma non posso essere d'accordo sul fatto di volere per forza entrare, con la forza, all'interno di un'aula dove c'è una lectio magistralis, per poi voler in tutti i modi cercare di buttarla in rissa.
Questo non è manifestare il proprio pensiero, questo è cercare un pretesto per arrivare allo scontro comunque e quindi per questo tipo di atteggiamenti non ci può essere difesa, anche se magari le idee che vengono portate avanti possono essere idee condivisibili.
Non è possibile.
Allora io chiedo, prima con la collegare la Torre durante la capigruppo è emerso comunque il fatto che insomma lei con alcune di queste persone ha un rapporto di conoscenza, lei stessa ha detto che li ha contattati per manifestare il suo disappunto nei confronti del loro comportamento, allora io mi chiedo, visto che ci sono delle forze in Consiglio Comunale che in una certa misura hanno contatti con queste realtà, chiedo veramente che anche queste forze politiche stigmatizzino pubblicamente quello che è successo, ma lo facciano con credibilità e con forza e soprattutto visto che i centri sociali in se e per se non sono cose sbagliate o brutte, possono essere effettivamente delle fucine culturali, ma se vengono poi strumentalizzati e utilizzati in questo tipo di scopo alla fine si passa dalla parte del torto, dove i centri sociali diventano tout court brutti e cattivi, dove i centri sociali tout court vengono osteggiati, dove comunque anche qualora ci fossero delle attività interessanti si passa comunque dalla parte del torto per colpe di persone che hanno voluto strumentalizzare una massa di persone.
Fra l'altro le persone che si sono recate al corteo e che hanno dato inizio agli scontri, c'erano persone arrivate in assetto da guerra, erano persone munite di casco, di giubbotti con protezioni, per intenderci i giubbotti che utilizzano i motociclisti, erano persone arrivate armate, armate con bombe carta che non è che passi dalla tabaccheria di fianco e compri il petardo per fare casino...cioè la bomba carta per farle richiedono comunque una certa quantità di materiale, di polvere da sparo, di polvere pirica e richiedono anche una certa professionalità nel prepararle.
Allora non si può pensare che è scoppiata la rissa perché la celere ha attaccato, perché i poliziotti sono brutti e cattivi...quella è gente andata col preciso intento di fare dei danni e di scontrarsi con la polizia che sapeva, la polizia, avrebbe impedito uno scontro con i manifestanti nell'altra piazza e un accesso all'aula dove c'era Visco che stava parlando.
Ora io ho apprezzato moltissimo l'intervento del Sindaco che, devo dire, in altre occasioni è stato molto più morbido nei confronti di queste situazioni e ho apprezzato ancora di più il fatto che abbia proposto un'unitarietà di intenti con un unico ordine del giorno in modo che tutti si possa essere d'accordo su questo fronte.
Ma io non credo, non credo che solo con un ordine del giorno si riesca a risolvere il problema perché non potendo negare la libertà di manifestazione a chi chiede legittimamente di manifestare, se non siamo i primi noi, i primi noi ad impedire che queste cose possano accadere dando un esempio culturale, sul fatto che anche in Consiglio Comunale siamo in fazioni diverse, siamo di idee diverse ma non ci siamo mai menati.
Cioè dobbiamo essere i primi noi a stigmatizzare questo tipo di comportamenti e soprattutto con l'esempio, con l'esempio, che non significa repressione, perché tutti devono avere libertà di manifestare, dobbiamo noi con l'esempio a dimostrare che si può avere idee diverse nel reciproco rispetto senza per questo doversi per forza picchiare o arrivare a delle scende da guerriglia urbana."

1 commento :

  1. IL PROBLEMA DI QUESTO PAESE E CHE SIAMO TUTTI INTELLETTUALI DEL CAZZO
    FATEVI UNA DOMANDA PENSATE CHE IL GOVERNO E I POLITICI CHE DICO CHE L'ITALIA E LA LORO PRINCIPALE DEVOZIONE. NON SANNO CHE LE BANCHE CENTRALI COME LA BANCA D'ITALIA ,SONO PRIVATE E DELLO STESSO PADRONE DELLA BCE. CHE MARIO DRAGHI CI A LETTERALMENTE SERVITI SU VASSOIO D'ARGENTO ALLA Goldman Sachs SVENDENDO LETTERALMENTE IL PAESE. E VOI PENSATE CHE NON SANNO CHE SIAMO SUDDITI DELLE BANCHE SIONISTE DI Rothschild Group. E CHE SE LA BCE ACQUISTA IL NOSTRO DEBITO PUBBLICO SAREMO PER SEMPRE RICATTABILI, E ALLORA BASTA CON LE CACATE IL DISCORSO INTELLETTUALE NON SERVE, SERVE MARCIARE SU ROMA E DIRE BASTA SPORCHI MANGIONI ,VOGLIAMO L'ITALIA INDIETRO .VIA LE BANCHE SIONISTE .VIA LA CASTA DEL POTERE, VIA I FURBACCHIONI CHE MANCIANO A NOSTRA SPESA . E TUTTO QUESTO SI OTTIENE SE SI MARCIA SU ROMA

    RispondiElimina