Antonio Amorosi: "Federica Salsi è consigliera comunale ed è una delle protagoniste che in consiglio ha fatto le domande. Ci puoi spiegare che cosa ha risolto il Comune di Bologna, quali sono state le reazioni, che cosa è accaduto dopo perché inizialmente l'assessore Gabellini ha detto 'noi abbiamo rimosso 13mila tonnellate però è tutto in sicurezza, che un piano di bonifica che dura un numero x di anni'...guardate che il piano di bonifica in buona parte non è stato realizzato, molte cose sono in deroga, bisogna fare altri interventi rispetto anche al progetto di Sallustro nella zona che abbiamo indicato prima.
Ora, una parte è stata stralciata e sono stati fatti una serie di carotaggi e si sostiene che li fosse tutto ok e quindi si può costruire un nuovo edificio; l'altra parte invece, quella più inquinata è stata invece recintata.Che cosa vi ha risposto il Comune di Bologna, soprattutto tu cosa hai chiesto e cosa vi è stato risposto?"
Federica Salsi: "Io avevo chiesto innanzitutto se l'amministrazione era informata di quello che stava accadendo su quel terreno, se era al corrente delle indagini che erano in corso e dell'esito che c'era stato, perchè mi premeva, visto che in commissione già in diverse occasioni avevamo trattato il piano di bonifica e ogni volta che si trattava di questo piano di bonifica, si scopriva sempre che il terreno era più inquinato rispetto a quello che era stato previsto e preventivato precedentemente, allora si è cercato di capire qual era la reale situazione di questo terreno.
Io sono rimasta allibita dalle parole dell'assessore perché io chiedevo se fossero al corrente delle intercettazioni telefoniche e del loro contenuto e lei dice 'dall'articolo apprendo cose di cui non ero al corrente'.
L'indagine si è chiusa nel 2011, l'assessore era già in carica e non era al corrente di nulla di quello che era successo per cui di fatto anche in tutte le varie conferenze dei servizi che sono state fatte, successivamente non era mai emersa la reale criticità di quello che era accaduto e, nell'intervento iniziale, Amorosi spiegava appunto che c'è questo lasso di tempo tra il rinvenimento a fine di maggio 2008 e quando è stato ...siccome avevano avuto questo grosso problema su come fare, fondamentalmente, sparire questa robaccia senza bloccare i cantieri, questo si legge nelle intercettazioni telefoniche, è plausibile che in tre settimane probabilmente sia successo qualcosa di poco trasparente.
Quello che mi ha colpito della risposta dell'assessore è stata la completa assenza di un'opinione in merito a questi fatti, cioè lei si è limitata a riportare le parole di Hera, a riportare il fatto che l'indagine era chiusa e quindi era per lei tutto a posto ma in realtà, porsi il dubbio in quelle tre settimane cosa fosse accaduto, non se l'è posto nessuno.
E quando io dopo successivamente ho chiesto la documentazione, perché volevo vedere questa denuncia che aveva fatto Hera al comune del ritrovamento, sono rimasta scioccata perché come è possibile che nelle intercettazioni telefoniche ci sia la data del 28 di maggio e loro dichiarano che 'in data 17 giugno 2008 in adiacenza al perimetro [...] è stato ritrovato uno strato omogeneo di colore azzurro intenso e fortemente maleodorante. Allora quello strato azzurro intenso e fortemente maleodorante è stato rinvenuto già il 28 maggio e lo si dice nelle intercettazioni telefoniche per cui di fatto, a prescindere dal discorso che dal punto di vista giuridico il processo sia andato incontro a un'archiviazione, il dato c'è, esiste, lì i materiali c'erano perché per settimane non s'è fatto niente e Hera ha comunicato delle informazioni che a tutti gli effetti non corrispondono a quanto emerso dalle indagini.
Un'altra cosa che secondo me è molto importante per capire qual è il dato fondamentale e cosa significhi avere il terreno contaminato, è appunto che ci sono due tipi di bonifiche.
Esiste una bonifica che viene fatta in base a degli aspetti assoluti per cui se il terreno ha determinati inquinanti deve essere bonificato per un certo parametro; poi c'è un'ulteriore bonifica che deve essere fatta in base ad aspetti relativi, cioè per l'uso che ne viene fatto di quel tipo di luogo e da qui emergono tutte le varie modifiche al piano urbanistico, proprio perché alla fine andare a bonificare quel terreno si spende una mattata di soldi per cui, piuttosto che bonificarlo fino a un certo punto e metterlo in sicurezza, quello che si cerca di fare è spendere il meno possibile e ridurre quella capacità edificatoria e la possibilità di permanenza di quel suolo sul territorio proprio per lasciare più schifezze possibili in quel luogo perché smaltirlo costa soldi...
E poi una cosa che era stata chiesta nella domanda di attualità era proprio questa, cioè il rapporto con i lavoratori, il rischio che correvano le persone che erano in quel luogo: risposta assolutamente inesistente! Non è proprio stata toccata. Io qui ho la risposta dell'assessore e non si parla dei lavoratori, non viene specificato nulla in merito ad eventuali rischi connessi alla loro salute e a questo luogo.
Non mi ha proprio risposto...la risposta oltretutto era incompleta perché era terminato il tempo e aveva l'assessore detto, siccome c'era tutta una parte legata all'urbanistica che avrebbe dovuto approfondire ma era terminato il tempo, ha detto che avrebbero mandato delle ulteriori note integrative che non sono mai arrivate."
Antonio Amorosi chiede che cosa i consiglieri intendano fare adesso.
Federica Salsi: "L'impegno che avevamo preso, visto che c'era anche il collega Bernardini in consiglio comunale ed era anche consigliere regionale, era quello di fare un'udienza conoscitiva in regione, chiamare tutti i vari attori coinvolti quindi la regione, la provincia, il comune, l'ASL, l'ARPA e i vari dirigenti che potevano dare delle informazioni, poi la Regione è caduta e adesso rimane l'alternativa di fare un'udienza conoscitivi in commissione in comune, in questa sala e chiedere a questo punto all'assessore Gabellini che ci dia il materiale in modo da poter fare altri approfondimenti."
Antonio Amorosi ricorda che sono state fatte due interpellanze parlamentari e che l'ex assessore al bilancio di Bologna Gian Luca Galletti è adesso Ministro dell'ambiente e che se ci sono sinergie con i parlamentari.
Federica Salsi: "Che io sappia, dal punto di vista centrale di Governo non si è mosso nessuno.
Le risposte a quelle interpellanze non sono nella mia disponibilità nel senso che non so neanche se siano state effettivamente date, ci sono normalmente grossissimi problemi in Parlamento, sia al Senato sia alla Camera per avere delle risposte, la maggior parte vanno in decadenza con il cambiamento del Governo cioè in cinque anni il Governo, a domanda fatta, non risponde e questo è un dato di fatto.
Galletti a me è capitato anche in altre occasioni di avere necessità di coinvolgerlo sempre per problemi legati all'ambiente però sembra molto assente, l'impressione che ho io è che, pur essendo di questa città, le sue risposte siano un po'..."
Antonio Amorosi chiede come abbia pensato di sciogliere questo nodo
Federica Salsi: "..è tenere l'attenzione alta anche dal punto di vista mediatico e dei cittadini perchè dall'esperienza che ho avuto in consiglio comunale è che, nel momento in cui fanno delle figure del cavolo e finiscono sulla bocca di tutti, a quel punto si muove.
In più di un'occasione mi sono state date risposte false ad altre domande che avevo fatto, quando la cosa è diventata di dominio pubblico, non sui giornali locali ma sui giornali nazionali, a quel punto hanno cominciato a prendere sul serio la situazione, e ho visto che c'è una risposta con la volontà di risolvere i problemi quando c'è una partecipazione da parte dei cittadini.
Finché le cose succedono all'interno di stanze - questa sala è quella in cui di solito facciamo le udienze conoscitive e le commissioni, sono pubbliche, normalmente sono deserte, c'è qualche consigliere al tavolo e poi non c'è nessuno - le cose cambiano quando queste sale sono piene, in altre occasioni è capitato che ci fossero tanti cittadini, magari anche per cose più banali, il problema delle mense scolastiche, lì si è riusciti ad ottenere dei risultati importanti facendo pressione all'amministrazione grazie all'attenzione dei cittadini quindi mi viene da dire Hera ha un sacco di dipendenti, che si facciano sentire e cerchino in una qualche misura di sensibilizzare la pubblica amministrazione in modo che quando fa un tavolo della conferenza dei servizi con Hera abbia un potere politico di un certo tipo, perché sennò diversamente l'assessore ai rifiuti - noi diciamo così a Bologna - l'assessore ai rifiuti è Hera, non è l'assessore all'ambiente perché le politiche per la gestione dei rifiuti...come l'assessore ai trasporti è TPER e non è l'assessore alla mobilità Colombo, per quanto riguarda la gestione dei rifiuti l'assessore è Hera..."
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