16 ottobre 2014

Valli Zabban: metanizzazione solo nel 2015, si va avanti a BTZ

Un articolo del 2009
A distanza di tre mesi ci ritroviamo in commissione per avere aggiornamenti sullo stato di avanzamento della soluzione dei problemi legati all'inquinamento della ditta Valli Zabban. Da una mia precedente interpellanza era emerso che dal 2006 il sito è stato dichiarato inquinato, siamo nel 2014 e non siamo ancora di grado di sapere quanto sia inquinato.
Sovente nelle zone circostanti l'azienda si sente cattivo odore causato dalle emissioni in atmosfera dell'azienda, trattandosi di lavorazioni bituminose, le sostanze che escono non sono balsamiche.
Diverse volte l'azienda ha sforato i limiti consentiti, a seguito degli sforamenti viene emessa una diffida da parte della Provincia con delle prescrizioni da ottemperare. Da qui nasce un iter lungo attraverso il quale l'azienda deve fare delle modifiche agli impianti di abbattimento dei fumi per rientrare nei livelli di emissioni stabiliti per legge. Spesso questi iter comprendono il ricorso al TAR dell'azienda che impugna le diffide. E questo allunga parecchio la soluzione dei problemi. Questo è lapalissiano nella faccenda della metanizzazione: il verbale della conferenza dei servizi di dicembre 2011 recita "dato atto che a tutt'oggi non risulta ancora chiaro e definito, il percorso per giungere celermente alla metanizzazione dell'impianto, dà mandato alla Provincia di concedere formalmente una settimana di tempo per avere l'accettazione del preventivo" e ieri in commissione Hera ci ha informato che l'impianto di Valli Zabban sarà metanizzato entro marzo 2015. Nel frattempo l'azienda brucia BTZ, più inquinante del metano ed ha sforato i limiti ed è stata diffidata dalla Provincia ... un cane che si morde la coda ...
Altro problema sono le "puzze" che si verificano durante le operazioni di carico e scarico dei bitumi dai camion. Questo accade perchè le operazioni dovrebbero avvenire a "porte chiuse", in realtà questo non accade. Quindi ho chiesto che venga istituito un protocollo al quale attenersi.

Di seguito i miei interventi in commissione.


"Grazie Presidente.
Mi scusa per essere arrivata tardi ma sono rimasta imbottigliata in via Zanardi perché via Carracci chiusa è una tragedia.

Per certi versi io rimango abbastanza stupita, anche se il termine non è quello più corretto, nel vedere che continuano a esserci sempre gli stessi problemi di carico e scarico, sono problemi che c'erano, io mi ricordo già dal 2008 per non dire prima, e a tutt'oggi non sono ancora risolti e allora io mi chiedo, ma forse la domanda è più indicata per ARPA o per l'ASL, se non ci siano dei protocolli di carico e scarico che aziende come questa devono poter utilizzare in maniera tale da fare queste operazioni in tutta sicurezza sia per gli operatori sia per l'ambiente circostante, perché evidentemente questo è un nodo che non è ancora stato sciolto, se un camion può caricare tenendo aperte valvole piuttosto che, insomma, creando disagio, evidentemente c'è qualcosa che va definito quindi chiedevo se esiste, e se non esiste un protocollo, se non ci sia la possibilità di creare un qualcosa in maniera tale da dare delle linee guida, insomma delle buone norme per una condotta che possa essere univoca in maniera tale da risolvere questo problema.
Sul discorso della metanizzazione non ho capito se sono stati detti dei tempi ma mi sembra che non fossero stati colti dalle persone che ho sentito per cui chiedevo che tipo di tempi per la metanizzazione ci sono e se, a seguito dei rilevamenti di ARPA che sono stati fatti a luglio del 2014 è seguita poi una diffida da parte della provincia e in che termini è seguita.
Poi chiedevo sul discorso dei lavoratori perché questa è una novità, fino a 2 o 3 mesi si parlava di un'azienda che aveva pochi dipendenti e non era considerato un problema...sempre Valli Zabban sia Sintexcal sia COOP Costruzioni comunque avevano un numero di operatori abbastanza limitato per cui si è sempre considerato come se fosse un problema tendenzialmente risolvibile e non, insomma, complicato in vista di una potenziale delocalizzazione e allora mi chiedo come mai questi numeri sono stati sottostimati nel tempo visto che è anni che si parla di delocalizzazione.
Grazie."

"Rimango stupita dalle parole del collega Melega. A me piacerebbe che lui venisse a fare un salto alle cinque e mezzo del pomeriggio al Pizzoli, quando purtroppo l'aria è irrespirabile e ci sono ragazzini di 8, 9, 10 anni che giocano a calcio e respirano a pieni polmoni, correndo, quest'aria.
Io quando sento dire che i cittadini pretendono troppo, abbiate pazienza, mi saltano...mi agito, perché non è pretendere troppo, è pretendere una qualità della vita decente. Ora, che adesso ci siano sensibilità diverse per cui c'è una maggiore attenzione a tutta una serie di cose per cui 20, 30, 40 anni fa non c'era è innegabile ma è anche vero che, a distanza di tanti anni dove, in questo quartiere, in quella zona ci sono dei problemi reali, è anche vero che la situazione seppur lentamente migliorata non è comunque risolta, e io oggi ho sentito dire le stesse identiche cose che ho sentito dire nel 2008, sono passati 6 anni.
Ora è vero che l'azienda ha fatto un sacco di migliorie, ma è anche vero che queste migliorie richiedono dei tempi che secondo me sono giurassici, cioè non si può per una metanizzazione aspettare 2 anni, 3 anni, da quant'è che siamo in ballo? abbiate pazienza.
Non si può, oltretutto utilizzando il BTZ che è un materiale, un combustibile che sappiamo benissimo esser altamente inquinante per cui da una parte si bruciano i fumi per ridurre gli odori, poi si brucia del BTZ per bruciare questi fumi.
Allora, non giriamoci intorno ai problemi, oltretutto le sostanze che fuoriescono da queste aziende, quando le torri di abbattimento dei fumi o comunque le esalazioni non son controllate, sono sostanze che soprattutto da un punto di vista genetico sappiamo non essere particolarmente apperzzabili e il collega lo sa quali sono i problemi da un punto di vista anche sanitario.
Per cui io chiedo veramente che, non c'è la possibilità di delocalizzare perché non ci sono le condizioni...cerchiamo di trovare una soluzione come diceva appunto l'assessore, dove l'azienda deve comunque metterci un grande impegno per cercare di risolvere tutta una serie di problemi...e mi viene da dire, abbia pazienza amministratore, non fare melina con un ricorso al TAR perché se una cosa è da fare è da fare, se è una cosa che è risolvibile la si fa, punto.
Se si tratta di cercare di cercare una possibilità di convivere in maniera, mi vien da dire, civile e rispettosa ognuno delle proprie necessità, l'azienda di produrre e i cittadini di abitare, non si può continuare, tutte le volte che c'è una diffida, tutte le volte che c'è un provvedimento amministrativo ricorrere al TAR e cercare, tra virgolette, un escamotage per allungare i tempi ed evitare di fare investimenti, quindi io chiedo veramente che l'Amministrazione, che l'Assessore sia da questo punto di vista molto, mi vien da dire, determinata, determinazione che devo dire ho sempre vista da parte sua, e che si cerchi di non fare troppi sconti ed essere troppo buonisti insomma."

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