08 novembre 2014

Autobus a due porte

A settembre mi è capitato in più di un'occasione di parlate del trasporto pubblico bolognese e di autobus in particolare. Tra i commenti su facebook una persona suggeriva di usare autobus a due porte per contenere l'evasione. Chiedo quindi all'Assessore alla mobilità cosa ne pensi.


Premesso che:
  • il Comune di Bologna di concerto con Tper ha attivato un percorso volto alla lotta all'evasione e al miglioramento del TPL nel suo complesso
Considerato che:
  • diverse città estere ed italiane come Firenze, si sono ultimamente orientate all'acquisto di autobus a due porte
  • questa scelta è finalizzata a ridurre l’evasione tariffaria poiché l’autobus a due porte permette al conducente di verificare l’avvenuta convalida ed innesca forme di controllo sociale che responsabilizzano ciascun passeggero stimolando l’autocontrollo
  • un autobus a due porte ha una maggior capacità trasportistica rispetto al modello tre porte, con conseguente miglioramento del servizio
  • un autobus a due porte consente un più agevole spostamento interno dei passeggeri dalla zona anteriore di salita a quella centrale e quindi posteriore di discesa creando un flusso unidirezionale tra salita e discesa
Chiedo se:
  • l'amministrazione abbia preso o meno in considerazione la possibilità di utilizzare autobus a due porte 
La risposta dell'Assessore Colombo in sintesi spiega che ci sono tanti modelli diversi di autobus, con differenti numeri di porte e "venendo al tema posto, già oggi in area urbana Tper, oltre ai bus a tre porte,
utilizza anche bus a due porte, la cui numerosità è in aumento nel parco veicolare aziendale."
Non spiega in che termini è in aumento, risposta molto timida, soprattutto se confrontata con la dovizia di particolari riportata e non richiesti, vedasi risposta integrale qui sotto.


Gentilissima Consigliera
l’utilizzo di autobus di diverse tipologie è strettamente legato alla natura dei servizi erogati, al carico delle linee, alla frequenza dei passaggi, ai tempi di incarrozzamento dei passeggeri, alla distanza tra le fermate sul percorso, alla lunghezza dei percorsi e, non ultimo, agli allestimenti interni, tra cui la
preponderanza di posti a sedere (più marcata nei mezzi suburbani ed extraurbani) o dei posti in piedi (per contro, sull’urbano).
Sono elementi che differenziano i servizi urbani, caratterizzati da fermate più ravvicinate, da carichi più distribuiti sulle diverse fermate e da una frequenza delle corse più intensa, da quelli extraurbani, generalmente aventi percorsi delle linee e tempi di viaggio medi più lunghi per i passeggeri.
All’interno degli stessi collegamenti urbani, esistono poi differenziazioni ulteriori a seconda della tipologia delle linee, che siano esse portanti – con carichi maggiori, frequenza ravvicinata, necessità di mezzi ad alta capienza – oppure di complemento, secondarie o navette. Ciò comporta l’utilizzo di mezzi di differente tipologia costruttiva e di diversa capacità di carico, in grado di facilitare gli incarrozzamenti e, al tempo stesso, di non impattare sui tempi di percorrenza previsti.
Venendo al tema posto, già oggi in area urbana Tper, oltre ai bus a tre porte, utilizza anche bus a due porte, la cui numerosità è in aumento nel parco veicolare aziendale.
In ambito suburbano ed extraurbano, i mezzi di 12 e 14 metri di lunghezza hanno quasi tutti generalmente due porte, una di accesso e una di uscita. Per quanto concerne i bus snodati di 18 metri, devono necessariamente avere più di due porte, come imposto dalla normativa costruttiva vigente. Questi veicoli sono impiegati in servizio sulle linee più frequentate, in quanto, grazie alla loro alta capacità, possono soddisfare esigenze di carico e di confort a bordo che un bus di 12 metri non potrebbe garantire, specie in orari e su collegamenti di particolare afflusso.







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