In sede di Consiglio Metropolitano ieri hanno affrontato il tema dello statuto, ovvero il documento cardine che sancirà l'identità della Città Metropolitana. Risulta esserci convergenza di buona parte dei consiglieri per andare ad elezione diretta dei rappresentanti e non come ora che si vota tra consiglieri.
Peccato che Merola (abbastanza indispettito), il sindaco di Forlì Manca e Forza Italia non vogliono andare ad elezione diretta con l'attuale legge che prevede lo "spacchettamento di Bologna in collegi" cosa che non condividono.
La Consigliera Michela Mazza di Rete Civica, oggi candidata per la Lista Civica Regionale Liberi Citadini comunica che: "ieri 18 novembre 2014 il Consiglio Metropolitano ha votato una prima bozza di Statuto. Vi è stata grande collaborazione tra tutte le forze politiche. Un solo punto è rimasto in sospeso, perchè oggetto di ampia discussione anche all'interno del gruppo del PD, vale a dire l'elezione diretta del Sindaco e dei Consiglieri metropolitani. Si è quindi deciso di sospendere ogni decisione in merito e di aprire un dibattito pubblico sul punto, anche alla luce della legge 56/2014 che al comma 22 prevede che lo Statuto possa prevedere una elezione diretta ed in tal caso il Consiglio Comunale di Bologna debba proporre una articolazione del Comune stesso in più Comuni, proposta da sottoporre poi a referendum popolare.
Rete Civica è
soddisfatta di aver raggiunto l'obiettivo di portare un tema così
importante al dibattito pubblico, visto che la prima parola deve essere
data ai cittadini della Città metropolitana."
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