Questo il testo della Domanda di Attualità Alcool ai minori:
Alla luce di quanto emerso nell'inchiesta pubblicata dal Resto del Carlino e del fatto che una 13enne è finita in coma etilico dopo avere bevuto vodka acquistata in un negozio, nonostante fosse minorenne e senza che le fosse chiesto il documento, chiedo:
- come sia possibile che ancora oggi venga venduto dell'alcool a dei minori, soprattutto anche dopo quanto accaduto nel 2013 dove una ragazza di 14 anni è riuscita a comprare i 7 negozi di seguito delle bottiglie di vodka
- se l'amministrazione fa dei controlli e di che tipo e se ritiene che siano sufficienti
Ed infatti anche la risposta alla domanda di attualità denota che non viene fatto un piano di controlli a mio avviso serio. Si legge: "Il Reparto Polizia Commerciale che si occupa , tra l'altro, del controllo dei pubblici esercizi e degli esercizi di vicinato è impegnato nei controlli che riguardano la somministrazione di alcool ai minori e nel 2014, durante i circa 230 servizi in orario serale e notturno, ha sempre prestato particolare attenzione all'età dei clienti di ogni attività di vendita e/o di somministrazione bevande che è stata controllata."
230 servizi significa che non sono nemmeno uno al giorno, significa che la probabilità di un esercizio di essere controllato è veramente bassa. Controlli più frequenti avrebbero l'effetto di essere disincentivanti nei confronti di certe leggerezze. Ma l'amministrazione invece che di capirne l'importanza li derubrica a opera di mera repressione: "Poichè il requisito di sufficienza non è legato solo ed esclusivamente al numero e alla qualità dei controlli in ottica repressiva" e passa ad elencare le opere di prevenzione messe in atto e che, date le ultime vicessitudini risultano del tutto insufficienti.
Secondo l'amministrazione "Il Corpo di Polizia Municipale è molto attento ad ogni segnalazione in merito ad alcool e minori e tali segnalazioni hanno priorità su tutte le altre", ma è proprio questo il problema: non ci si può muovere solo su segnalazioni, serve un piano serio di controlli capillari.
Di seguito la risposta integrale dell'Assessore Lepore.
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