26 marzo 2015

Bilancio 2015: la mia dichiarazione di voto in aula





Leggi qui le mie 12 proposte. Ne sono state approvate 6, risultato per nulla scontato.
Se su People Mover e Passante Nord sapevo che non avrei incontrato il plauso della maggioranza, non posso dire altrettanto per la proposta  sugli sportelli d'ascolto DSA. Nota di colore, l'ODG sul museo Pelagalli è passato grazie ai voti dell'opposizione, poiché la maggioranza si è astenuta.
Bocciate anche le proposte sulla linea ferroviaria Bologna-Portomaggiore e sui siti contaminati per le quali ho già chiesto due udienze conoscitive.
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Di seguito il testo del mio intervento in Consiglio Comunale:

DICHIARAZIONI DI VOTO SULLE DELIBERAZIONI RELATIVE AL BILANCIO 2015, ODG COLLEGATI E LIBERE FORME ASSOCIATIVE

Grazie Presidente. Farò un intervento suddiviso a blocchi, a blocchi di argomento. In linea di massima il mio voto sarà favorevole a tutti gli ordini del giorno collegati e presentati dai vari colleghi, ci saranno però su alcuni blocchi alcuni voti di astensione o contrari. In merito al blocco che io ho individuato come libere forme associative, all’interno del quale c’è anche tutta la vicenda del Cassero, io mi sento di dire che il problema non è il Cassero in se e per se, ma il problema è la discrezionalità con cui a volte in linea di principio vengono assegnati gli immobili di proprietà del Comune di Bologna. Per cui il mio voto sarà favorevole a tutti gli ordini del giorno, che suggeriscono, invitato ad utilizzare lo stesso metro e lo stesso metodo per tutte le libere forme associative e in questo pacchetto di ordini del giorno, viene inserito anche l’ordine del giorno della collega Santi Casali, mentre il mio voto sarà di astensione nei confronti di tutti quegli ordini del giorno, che saranno un po’ più indirizzati ad associazione, nel senso che secondo me bisogna lavorare da un punto di vista di metodo uguale per tutte le associazioni e per tutti gli immobili e non creare delle situazioni personalizzate. Un altro pacchetto di ordini del giorno riguarda quello legato ai nomadi, ai campi rom e a tutta questa area. Fermo restando che l’attuale situazione di gestione dei campi nomadi devo dire è a dir poco vergognosa, cioè basta leggere il regolamento comunale, che risale ormai all’epoca della pietra e si capisce perfettamente come lo stesso regolamento sia stato interpretato in maniera molto elastica, perché…
Grazie. Il nostro regolamento diceva che si sarebbe dovuti andare alla progressiva chiusura di questi campi, ma devo dire che questa progressiva chiusura è assolutamente, estremamente lenta. Per cui il mio voto sarà favorevole per tutti quegli ordini del giorno che propongono comunque una soluzione e di astensione nei confronti di tutti quegli ordini del giorno, invece, che parlano solo ed esclusivamente di una chiusura, ma che di fatto non accennano ad alcun tipo di soluzione del problema, non è che chiudendo i campi nomadi risolviamo il problema nomadi, nel senso che, se hanno un camper si riversano poi sulle strade e ce li ritroviamo nelle aree di sosta, generando poi tutta un’altra serie di problemi. Per cui, secondo me è fondamentale ed importante in una certa misura risolvere questo problema, perché il campo di Via Erbosa sappiamo che non è sicuramente nelle condizioni ottimali, non si può pensare di smantellare e basta, ma bisogna proporre, mettere in atto un percorso che sia di integrazione e che sia di soluzione del problema. C’è tutto un altro pacchetto di ordini del giorno legato al discorso immigrazione, c’è una proposta del collega Lisei, che dice di azzerare quelli che sono i fondi destinati al capitolo di spesa per l’immigrazione. Credo che un ordine del giorno di questo tipo sia fondamentalmente molto pericoloso, per cui il mio voto sarà contrario, perché non si stanno regalando fondamentalmente dei soldi a delle persone, ma si stanno cercando di creare, che uno lo condivida o meno, delle politiche che possano favorire una certa integrazione. Penso semplicemente al discorso dei mediatori culturali, diventa effettivamente complicato pensare di azzerare tutta una serie di capitoli di spesa, perché se io guardo alle scuole, c’è comunque la necessità di figure di riferimento che possano fare da ponte, se no una integrazione diventa letteralmente impossibile, non si può pensare di azzerare determinati capitoli di spesa. Ci sono una serie di ordini del giorno legati all’accesso ai servizi, dove si dà per scontato il fatto che vi siano delle discriminazioni nei confronti degli italiani. Ora, io guardando le graduatorie di accesso, i bandi di accesso ad esempio ai nidi, alle materne, agli alloggi pubblici, non mi sembra che ci siano delle discriminazioni a sfavore degli italiani. Semplicemente quello che emerge cosa è? Se i servizi pubblici vengono erogati tenendo in considerazione quella che è la fascia di reddito, va da se che i più poveri siano più avvantaggiati tra virgolette, ma fa parte della sussidiarietà, il problema qual è? Che se tra i poveri la maggioranza è straniera, non vuol dire che stiamo penalizzando gli italiani, vuol dire semplicemente che queste persone hanno condizioni di reddito inferiori alle nostre. Poi ci può essere tutto un tema di controllo, tutto un tema legato effettivamente magari ad una mancata dichiarazione di redditi e in questo il nuovo ISEE sicuramente ci aiuterà di più e in questo senso voterò favorevolmente l’ordine del giorno della collega Borgonzoni, che chiede appunto agli immigrati di presentare i possedimenti all’estero. È un dato di fatto, se si vuole in una certa misura rendere le tasse eque sulla base di quello che un soggetto, una famiglia possiede, che è quello che in linea di massima è sempre stato detto, non si può non pensare di non inserire all’interno dei possedimenti, anche le case possedute all’estero. Io in diverse occasioni, parlando con i miei figli che hanno compagni stranieri, dice lui poi in Marocco o in Tunisia ha una splendida villa, però magari qui abita in una casa popolare e figura con un reddito sicuramente basso. Queste secondo me sono storture del sistema, che vanno corrette, l’università, lo aveva già spiegato la collega Borgonzoni, fa già questo tipo di intervento per quanto riguarda le tasse universitarie, credo che anche per quanto riguarda il patrimonio delle persone che accedono ai servizi pubblici del Comune di Bologna, si possa ragionare anche nell’inserimento di questo tipo di possedimenti. Non sono invece favorevole, dicevo a tutti quegli altri ordini del giorno, che danno per scontato che, per il semplice fatto di avere un passaporto italiano, si debba comunque avere una premialità in più. Credo che, nel momento in cui uno vive e lavora regolarmente in Italia, abbia gli stessi diritti e gli stessi doveri, che hanno i cittadini di passaporto o carta di identità italiana. C’è un altro ordine del giorno, presentato dal collega Lisei, mi sembra legato all’accesso agli alloggi pubblici da parte delle Forze dell’Ordine. Ora, io condivido in parte quell’ordine del giorno, nel senso che, secondo me è giusto inserire un punteggio, eventualmente di premialità, ma non uno sconto, perché a parità di reddito non si può pensare di fare uno sconto su un affitto. Ci può essere una premialità nell’accesso, perché magari noi abbiamo la necessità di favorire quella che è la sicurezza sul nostro territorio e quindi magari ci possono essere alcune categorie che possono essere premiate. Un altro discorso che mi sembra sempre abbastanza miope, ed anche qui il mio voto sarà di astensione, è quello di inserire un principio di anzianità di residenza. Semplicemente perché questo ordine del giorno era nato perché se tu risiedi su quel territorio da più tempo, è implicito dire è più facile che tu sia italiano, comunque hai contribuito di più attraverso le tasse allo sviluppo di quel territorio. Credo che questo ordine del giorno sia un po’ un boomerang, un’arma a doppio taglio, perché nel momento in cui si vogliono premiare le persone che risiedono da più tempo sul nostro territorio, di fatto si tagliano fuori quelle persone che, magari hanno trovato lavoro presso aziende di Bologna o non so presso le scuole, gli ospedali, non solamente nel mondo privato e che hanno necessità di trasferirsi. Penso a persone che potrebbero venire comunque da altre parti di Italia, che possono essere la Lombardia, piuttosto che la Sicilia e di fatto si impedisce ad una persona che, potenzialmente potrebbe contribuire sul nostro territorio, di venire semplicemente perché ci sono altre persone che da più lungo tempo già risiedono. Non credo questo sia un meccanismo premiale utile da inserire. Per il resto ringrazio i colleghi di SEL, che hanno dichiarato di votare favorevolmente a diversi miei ordini del giorno, mi dispiace dell’ordine del giorno del Passante Nord, purtroppo non c’è stato modo di confrontarsi prima, per procedere eventualmente ad un emendamento, quindi pazienza. Rimango invece un po’ perplessa, perché da voci di corridoio sembra che l’ordine del giorno che ho proposto sulla dislessia, sull’apertura di sportelli di ascolto sulla dislessia non venga accolto e devo dire che mi rammarico molto. Mi rammarico molto, perché in realtà il progetto che io avevo suggerito, è un progetto ad un costo veramente basso e che potrebbe aiutare veramente tanto le famiglie e parlo per esperienza personale, esperienza diretta, se io avessi avuto nel mio quartiere la disponibilità ad accedere ad un servizio di questo tipo, mi sarei risparmiata quattro anni di inferno con mio figlio a scuola, perché purtroppo la scuola italiana per certi versi non è minimamente pronta ad affrontare questo tipo di disturbi di apprendimento.

DICHIARAZIONI DI VOTO SULLE DELIBERAZIONI PROPEDEUTICHE AL BILANCIO 2015 E RELATIVI EMENDAMENTI

Grazie, Presidente. La mia è ovviamente una valutazione politica su quello che è questo bilancio. Devo dire che concordo con alcune posizioni della collega Castaldini, che diceva che forse è la prima volta, in cui anche all’opposizione riusciamo a trovare delle proposte di delibera che sono accoglibili, e lo sono proprio perché le opposizioni sono state in questa misura ascoltate e le loro proposte sono state inserite, per cui, se in generale il voto sulle varie delibere di bilancio sarà comunque contrario per quanto riguarda il Gruppo Misto, sicuramente ci sarà l’approvazione per la delibera numero 183, che istituisce una regola all’imposta di soggiorno relativamente alle persone che si recano in città per accudire malati in ospedale e ci sarà il voto di astensione anche per quanto riguarda le modifiche al regolamento di pubblicità, dove ci sono appunto gli sgravi fiscali in relazione a tutte le problematiche precedentemente segnalate. Grazie.

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