25 marzo 2015

Bilancio: Siti Contaminati

BOCCIATO 


Guarda il video dell'intervento sui siti contaminati


Di seguito il testo dell'ODG che ho presentato

Premesso che dal bilancio ambientale comunale risulta che:
  • le aree sottoposte a indagini ambientali nell’ambito di procedimenti di bonifica, identificate sul territorio comunale, sono passate da circa 1.123.000 m2 nel 2009 a 1.595.000 m2 a fine 2012;
  • le competenze amministrative in merito ai procedimenti di bonifica sono delegate alle Province;
  • da uno studio dei dati raccolti nel tempo, si rileva che sono in aumento gli interventi di bonifica attivati;
  • lo strumento di analisi di rischio sito specifica definisce se un sito è contaminato;

Considerato che:
  • la provincia di Bologna è stata abolita;
  • sussistono numerose difficoltà nella caratterizzazione del suolo dei siti contaminati
  • considerata la presenza di falde acquifere o di corsi d'acqua all'interno dei siti contaminati e nelle immediate vicinanze;

Invita il Sindaco e le Giunta:
  • a porre la massima attenzione a queste situazioni e a sollecitare tutti gli organi competenti insieme al Comune al fine di ridurre al minimo i tempi necessari alla caratterizzazione del suolo, alla redazione dell'analisi di rischio e alle successive opere di bonifica o messa in sicurezza.
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    Di seguito il testo del mio intervento in Consiglio Comunale:


    Il prossimo ordine del giorno riguarda il discorso delle bonifiche ambientale e dei siti contaminati, il bilancio ambientale del Comune di Bologna, in questo devo dire è molto preciso nello spiegare la situazione attuale e dal 2009 al 2012 le aree sul territorio comunale che sono soggette a procedimenti di bonifica sono in aumento, quindi questo significa che c’è da parte dell’Amministrazione sicuramente attenzione, ma significa che ci sono anche tante aree contaminate, probabilmente c’è bisogno di porre una certa attenzione, perché bisogna in una certa misura anche capire se quelle che adesso risultano essere inserite nell’elenco, sono, scusate faccio un po’ fatica, perché c’è un chiacchiericcio di fondo e si fa fatica a rimanere concentrati, pazienza. Riprendo il discorso, le aree comunali, le aree sul terreno comunale da bonificare sono in aumento, stando appunto al bilancio ambientale, le competenze amministrative riguardo a queste bonifiche, in merito ai provvedimenti sono delegati alla Provincia. Sappiamo che adesso le Province non ci sono più, c’è la Città Metropolitana, ma bisogna rivedere un po’ tutte le competenze, quindi c’è da una parte un problema legato a delle bonifiche effettive da fare e un iter amministrativo che in questo momento vede un ente, vede coinvolto principalmente un ente che non esiste più. Per poter capire lo stato di contaminazione del sito e per poter capire come procedere, c’è uno strumento fondamentale che è l’analisi di rischio e che spesso, è capitato in diverse occasioni in Commissione, è emerso essere destramente difficile da fare, perché le caratterizzazioni del suolo non sempre sono semplici, richiedono tantissimo tempo, in alcuni casi ci sono problemi legati proprio anche all’accessibilità dei siti contaminati, mi riferisco ad esempio al sito di Via del Traghetto, dove c’è l’Azienda Valli Zabban, è contaminato il sito di pertinenza dell’azienda, ma è contaminato il sito anche esternamente, dove la proprietà è di alcuni privati e in questo caso ci sono delle problematiche per accedere a queste aree di privati, per poter completare appunto la caratterizzazione del suolo, di conseguenza redarre l’analisi di rischio e poi avviare il piano di bonifica. Ho preparato questo ordine del giorno, perché poi il problema qual è? È che molte di queste aree insistono su zone dove al di sotto ci sono falde acquifere o sono immediatamente adiacenti a corsi di acqua, quindi c’è proprio anche un oggettiva necessità di capire e di contenere e di bonificare queste zone, per evitare poi di compromettere in futuro le nostre acque, che sono quelle poi che ci servono, se non sono quelle potabili, comunque sono quelle per uso irriguo di roba che poi ci mangiamo e in caso di quelle molto vicine ai fiumi, se ci sono dei problemi legati ad esondazioni, bisogna capire se effettivamente è tutto perfettamente a posto, perché ripeto Valli Zabban è in una zona di tutela fluviale, in un’area golenale e con i cambiamenti climatici che ci sono e i picchi di pioggia, le bombe d’acqua, non è detto che sia sempre tutto così sicuro. Invito il Sindaco e la Giunta a porre la massima attenzione a queste situazioni e a sollecitare tutti gli organi competenti insieme al Comune, al fine di ridurre al minimo i tempi necessari per la caratterizzazione del suolo, la redazione dell’analisi di rischio e alle successive opere di bonifica o di messa in sicurezza.
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