02 marzo 2015

Valli Zabban: sito contaminato


Se l'aria alla Noce continua ad avere dei problemi, suolo e falde non sono messi meglio. Dal 2006 il sito è stato dichiarato contaminato, e l'Assessore all'ambiente, rispondendo ad una mia interpellanza a ottobre 2014, spiega che già nel 2009 da una prima versione dell'analisi di rischio "incompleta e imprecisa" emergevano “rischi ambientali per le acque sotterranee sia per la falda superiore che per la inferiore a causa della mancata conformità delle acque sotterranee al confine del sito”. Per i lavoratori sembra invece non vi siano rischi perché  l'inquinamento è in profondità e l'argilla ne impedisce la risalita. Qui siamo nella situazione opposta al sito di Hera di Viale Berti Pichat che ha le falde superficiali inquinate e dove Comune e Arpa asseriscono che non vi è rischio per le quelle più profonde proprio perché protette da uno strato di argilla che ha effetto impermeabilizzante.
A dicembre 2014 nella conferenza dei servizi viene, a distanza di 8 anni dalla presa d'atto che il sito è contaminato, Valli Zabban presenta una nuova analisi di rischio, incompleta. Nella delibera di Giunta di febbraio 2015 che recepisce l'esito della Conferenza dei Servizi di dicembre 2014, si legge che "il sito contaminato interessa un'area, di estensione pari a circa 15.300 metri quadri di cui 1000 metri quadri coperti da fabbricati" classificata a TF Tutela Fluviale e che il rischio per la falda rimane, in quanto si rilevano anomalie a tutti i punti di conformità. La delibera, per definire la successiva progettazione dell'intervento di bonifica, impone a Valli Zabban di "prevedere e presentare il progetto di Messa in Sicurezza Operativa relativo all'area di stabilimento, completo del relativo piano di monitoraggio" e di "presentare i primi dati relativi ai punti di monitoraggio esterni delle acque sotterranee".

2006-2015 = 9 anni si sta ancora studiando quando sono inquinate le falde sotterranee per capire che bonifica fare in un sito nel gretto del fiume Reno. Qual'è il danno ambientale? Che rischi ci sono? Ma sarà normale una cosa del genere?

2 commenti :

  1. Certamente è una notizia allarmante, anche se comunque non c'è da meravigliarsi. La normalità al giorno d'oggi non esiste. Mi auspico che in tempi rapidi venga monitorata la zona dal punto di vista ambientale.

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