10 aprile 2014

Conferenza stampa sui derivati al Comune di Bologna

L'antefatto sui derivati.
Federica Salsi: "Abbiamo indetto questa conferenza stampa per parlare di alcuni aggiornamenti, sulla base di alcune notizie che sono emerse anche attraverso già un articolo di Libero a firma di Amorosi.
Noi ci eravamo già occupati precedentemente di quelli che erano i mutui, i finanziamenti, derivati e tutta una serie di questioni legate ai bilanci del Comune e degli enti partecipati, avevamo indetto una commissione con un'udienza conoscitiva che è stata interrotta perché sono stati addotti motivi di segretezza in merito ai documenti che sono stati portati in commissione e, a distanza di 5 mesi, dobbiamo ancora vedere riaggiornata questa commissione che per diverse traversie è stata rimandata fino a metà maggio.
Poi nel frattempo, insomma, le cose accadono e quindi abbiamo ritenuto di dover dare alcune informazioni importanti.

Prima parte:



Seconda parte:



Da questo articolo che è uscito su Libero emerge come tutta una serie di finanziamenti a lungo termine in realtà possano dare la possibilità di recupero di cifre anche abbastanza ingenti, si parla fino a 40 milioni di euro, per quelle che sono le casse pubbliche.
L'intento, insomma, della nostra commissione era di cercare di capire come vengono gestiti questi soldi, proprio perchè la storia insegna che in diverse occasioni ci sono stati problemi legati agli interessi sui finanziamenti a lungo termine o anche su finanziamenti a breve termine, e quindi l'intento era quello di portare ai commissari l'attenzione di determinati finanziamenti che potrebbero essere rivisti e per i quali si potrebbero recuperare ingenti somme e che in realtà hanno visto il silenzio da parte dell'amministrazione.
Siamo rimasti anche abbastanza perplessi perchè il presidente della commissione, del Movimento 5 Stelle e quindi è una commissione di garanzia, e purtroppo non abbiamo visto da parte del presidente una volontà a cercare di accelerare quanto prima i tempi per fare chiarezza il più possibile in merito a queste vicende.
Noi ci siamo ritrovati con un derivato presente nei conti del Comune di Bologna, che era stato inizialmente negato e poi successivamente, alla luce di una serie di documentazioni emerse, è stato ammesso essere stato contratto, c'è stato detto che questo derivato era stato utilizzato come forma assicurativa sopra un mutuo e quindi in questi termini questo mutuo era stato conveniente e quindi il Comune addirittura ci aveva guadagnato.
In realtà, insomma, guardando un po' i numeri a spanne e a rigoni, questo derivato al Comune è costato 190 mila euro e non si capisce la necessità di averlo contratto perchè in realtà perchè nessun mutuo necessità di una copertura assicurativa fatta con degli strumenti derivati per cui il Comune avrebbe potuto provare a rinegoziare il mutuo che aveva contratto senza utilizzare lo strumento derivato come strumento di copertura contro i tassi di fluttuazione.
Fra l'altro questo derivato è stato contratto dal dirigente del settore Bigi, firmando un modulo Mifid che è quello che consente alla banca di capire se l'interlocutore a cui sta proponendo lo strumento derivato è un interlocutore adeguato, se sa di quello che si sta parlando; io qui ho il Mifid sotto gli occhi e alla domanda se il Dott. Bigi conosceva i rischi derivati dall'utilizzo di strumenti derivati lui ammette di dire no.
A questo punto c'è da interrogarsi su come la banca abbia continuato a procedere nella proposta di questo tipo di strumento perché sulla base di questo documento la banca avrebbe dovuto suggerire altri tipi di strumenti.
E questo porta anche ad un altro grosso interrogativo, perché essendo fondamentalmente nullo questo modulo c'è da interrogarsi sul fatto se lo strumento derivato che è stato utilizzato sia poi effettivamente valido o se non si possano richiedere indietro delle cifre legate a questa stipula che sembra essere stata fatta in maniera quantomeno discutibile.
L'interrogativo fondamentalmente è questo: abbiamo sentito in più di un'occasione l'assessore al Bilancio dire che bisogna recuperare 45 milioni di euro, bisognerà ridurre i servizi e tassare di più i cittadini per cercare di tirare fuori questi soldi e dovranno in una certa misura cercare di ripensare completamente la struttura del bilancio del Comune di Bologna: allora invece che tagliare i servizi, invece che andare a tassare ulteriormente i cittadini si potrebbe, mi vien da dire in maniera molto più semplice, provare a vedere se attraverso questi ... con la banca non ci sia la possibilità di recuperare delle cifre ingenti per evitare di gravare ulteriormente sulle spalle dei cittadini; ma la cosa che mi preme molto dire è che noi abbiamo fatto un'eterna caccia al tesoro per ottenere questi documenti che spiegassero queste cose e, ad esempio, l'utilizzo degli strumenti derivati non è previsto per legge che venga segnalato all'interno dei bilanci, per cui ci si ritrova spesso con dei bilanci che sono falsati perché non inserendo all'interno quegli scoperti che questi strumenti possono generare ci si ritrovo con un bilancio che magari nella forma è preciso, perfetto e funziona però poi corrisponde a dei debiti che sono elevati.
Durante il governo Letta una senatrice, ex Movimento 5 Stelle, la senatrice Bignami presentò alla legge di stabilità un emendamento proprio per far si che all'interno dei bilanci degli enti pubblici venissero dichiarati per legge la presenza di strumenti derivati; questo emendamento, dall'allora governo, è stato bocciato, è stato respinto in commissione, in aula fu presentato un altro maxi emendamento che però non conteneva questa particolare ... e quindi da un certo punto di vista noi ci ritroviamo negli enti locali a dover agire come degli investigatori per cercare di trovare delle informazioni che per legge non sono trasparenti e dall'altra parte il governo fa di tutto per tenerle nascoste; queste due situazioni in una certa misura cozzano perché poi alla fine ci si ritrova sempre con i cittadini che sono quelli poi che pagano queste inefficienze in buona o cattiva fede."

[...]

Federica Salsi: "...cittadini supportati da un'associazione di Roma che si chiama Associazione Consumatori Tutela Contratti che stanno appunto valutando un'eventuale class action per il recupero dei soldi ingiustamente pagati in merito alla TARSU e quindi, insomma, la cosa che lascia un po' perplessi è che devono essere sempre i cittadini a muoversi in maniera autonoma cercando che venga restituito quanto dovuto e dall'altra parte gli enti locali sembra che facciano un po' orecchie da mercanti...come dire, se nessuno se ne accorge noi ci teniamo i soldi e li usiamo a nostra discrezione."

dal Quotidiano Libero

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