09 aprile 2014

Legge quadro per interporti e piattaforme logistiche sbagliata in partenza

Il mio post su  UnoValeTanto

La Legge quadro in materia di interporti e di piattaforme logistiche territoriali assegnata all'ottava commissione in Senato, parte da presupposti e finalità che ritengo sbagliati già a partire dall'art. 1 comma 2 che riporto integralmente qui sotto.

Art. 1.
(Ambito di applicazione e definizioni)


2. In attuazione di quanto disposto dal comma 1, la presente legge persegue le seguenti finalità:
a) migliorare e incrementare la concentrazione dei flussi di trasporto;
b) razionalizzare l'utilizzazione del territorio in funzione del trasporto;
c) contribuire alla diminuzione dell'impatto ambientale delle attività di trasporto;
d) superare i limiti del trasporto ferroviario tradizionale e intermodale terrestre e marittimo, creando le condizioni per un incremento del ricorso alla modalità ferroviaria e promuovendo l'effettivo sviluppo delle potenzialità competitive della stessa relativamente ai traffici di media e lunga distanza e la disponibilità di una rete dorsale che sia in grado di interconnettersi con le reti di trasporto locale e transnazionale e della logistica;
e) promuovere la sostenibilità economica, sociale e ambientale delle attività di trasporto di merci e di logistica;
f) prevedere gli strumenti necessari per l'utilizzo di un unico standard di comunicazione delle informazioni riguardanti il trasporto delle merci e le merci stesse, nonchè ogni altra informazione rilevante.

Analizzo alcuni punti critici come sono e come vorrei che fossero.


Come è: a) migliorare e incrementare la concentrazione dei flussi di trasporto;
Non ha senso porre, a prescindere dalle esigenze effettive di trasposto merci, di incrementare la concentrazione dei flussi di trasporto. La ritardata realizzazione del Passante Nord è un esempio lampante di quanto sia inappropriato l'intento di incrementare per concentrare, poichè la stessa Autostrade rileva che i flussi di traffico non giustificano la realizzazione di questa nuova autostrada e, aggiungo io, difficilmente gli autotrasportatori macinano decine di kilometri in più per raggiungere la medesima meta, dato che impiegano più tempo e consumano più gasolio.   
Come vorrei che fosse: a) razionalizzare e ottimizzare la concentrazione dei flussi di trasporto;

Come è:  b) razionalizzare l'utilizzazione del territorio in funzione del trasporto;
Ecco, questo è prorio scritto a rovescio. Pensare di fare una pianificazione territoriale in funzione del trasporto merci (perchè di questo si tratta) significa non avere alcun rispetto per il territorio, che normalmente è già urbanizzato, e se non lo fosse bisognerebbe comnque ragionare in termini da tendere allo stop consumo del suolo. Di fatto, con questo punto, la legge sottomette i territori alle esigenze del trasporto, ed è in contraddizione con l'art. 3 comma 1 che invece giustamente subordina l'idividuazione di nuovi interporti alla disponibilità di territori, collegamenti stradali e ferroviari e recupero di strutture esistenti.
Come vorrei che fosse: b) razionalizzare l'utilizzazione del trasporto in funzione del territorio;

Il punto "c) contribuire alla diminuzione dell'impatto ambientale delle attività di trasporto" che condivido, è in conflitto con i punti a) e b). L'impatto ambientale non può essere ridotto con i due punti precedenti scritti in quel modo. O si mette al centro il territorio e l'ottimizzazione dei flussi di traffico o non si può pensare che l'impatto ambientale sia contenuto e ridotto.

Il punto "d) superare i limiti del trasporto ferroviario tradizionale e intermodale terrestre e marittimo, creando le condizioni per un incremento del ricorso alla modalità ferroviaria e promuovendo l'effettivo sviluppo delle potenzialità competitive della stessa relativamente ai traffici di media e lunga distanza e la disponibilità di una rete dorsale che sia in grado di interconnettersi con le reti di trasporto locale e transnazionale e della logistica" è controverso. Da una parte un'effettiva intermodalità è un obiettivo nobile, ma questa rete dorsale apre alla costruzione di nuovi interporti, piattaforme e infrastrutture (strade e ferrovie per collegarli), come confermato nel successivo art. 2 comma 6 e ampiamente dettagliato nell'art. 3 e nei successivi art. 6 comma 2 dove vengono stanziate le risorse finanziarie e nell'art. 8 dove si parla di accordi di programma al fine di accelerare la realizzazione delle infrastrutture. Il punto d), per non rischiare di trasformarsi in un lasciapassare per costruire allegramente, dovrebbe essere vincolato e subordinato al punto e) modificato.
Come è: e) promuovere la sostenibilità economica, sociale e ambientale delle attività di trasporto di merci e di logistica;"
Come vorrei che fosse: e) quanto disposto al punto d)  è vincolato e subordinato alla sostenibilità economica, sociale e ambientale delle attività di trasporto di merci e di logistica;"

Mi adopererò per fare arrivare queste mie osservazioni in senato.






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