Ricevo "il rendiconto degli incarichi professionali (impegnato) conferiti dal Comune di Bologna nel secondo semestre 2013 di prossima pubblicazione sul sito istituzionale del Comune, nella pagina: AMMINISTRAZIONE TRASPARENTE - Consulenti ecollaboratori. Si precisa che nel report sono presenti importi negativi in quanto trattasi di impegni assunti per un importo maggiore rispetto a quello effettivamente necessario e, quindi, successivamente ridotti."
Rilevo che il settore avvocatura è quello che ha "maggior bisogno" di aiuto esterno con quasi 300.000 euro di consulenze, nonostante gli vengano dedicate già ampie risorse e ne continui a chiedere.
Ne parlava questo articolo del corriere di martedì 11 marzo 2014, e questo era quanto sostenuto dal collega Tomassini: " Il Comune di Bologna spende circa 700.000 euro all'anno per il suo ufficio legale interno, eppure "esternalizza" una parte del lavoro a Roma, pagando "un prestigioso studio legale da 250 a 300.000 euro all'anno" per occuparsi del secondo e terzo grado di giudizio. Senza contare che "utilizza quattro o cinque avvocati esterni per i ricorsi sul Codice della strada, per i quali vanno via anche 20.000 euro" ogni anno."
Come pure su Repubblica a dicembre 2013 è pubblicato un articolo da cui si apprende che alcuni avvocati del Comune chiedono € 1,3 milioni al Comune stesso.
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