Ricevo questa segnalazione in merito ad un dehor che è stato smontato e per il quale i residenti, gli studenti, i lavoratori e i frequentatori abituali hanno preparato la seguente petizione:
"Appello per sensibilizzare l’Amministrazione comunale di Bologna.
I residenti, gli studenti, i lavoratori e i frequentatori abituali di via Azzo Gardino 12/a, saputo che il Bar "Il Caffè della Piazza" dovrà smontare il proprio Dehor, presente da anni nella via, a seguito di quanto deciso e predisposto dal Comune di Bologna e che questo, essendo l'attività stessa legata alla sua esistenza per poter mantenere un equilibrio economico/finanziario non passivo, stante le scarse disponibilità di spazi interni.
Da fruitori dei servizi che questa attività, pur nell'ambito della iniziativa privata, offre a prezzi di convenienza per gli studenti, i dipendenti dell'Università, quelli Pubblici e gli Anziani, nel timore che questo possa effettivamente portare a una chiusura dell'attività con la conseguente perdita anche dei livelli di sicurezza che una attività aperta garantisce come naturale conseguenza.
Con le proprie firme intendono testimoniare la vicinanza al "Caffè della Piazza" e ai suoi titolari e chiedere alla Amministrazione di predisporre e arrivare, di concerto, a una soluzione che, nell'ambito delle regole vigenti, permetta alla attività (che comunque paga anche un affitto mensile non da poco al Comune) di poter utilizzare un Dehor "stabile" e "comodo" per noi, e quindi sopravvivere dignitosamente.
Altresì che permetta a noi di poter continuare ad utilizzare un luogo (il Dehor) che non è ormai da tempo solo di consumo ma anche di studio e socialità diffusa.
Seguono le firme:"
Preparo quindi un'interpellanza per chiedere chiarimenti:
- i motivi per cui il bar tolga il dehor;
- se l'Amministrazione abbia dato una risposta alla petizione;
L'Assessore Lepore spiega che:
- Sono state presentate tre richieste di concessioni: la prima, PG. 170255/2013, è stata già
diniegata (con parere negativo dell'U.I. Tutela Centro Storico, ai sensi del Regolamento dehors,
"che non ammette l'installazione di dehors di tipo C in aree pedonali o ad alta pedonalità").
Per la seconda, PG. 212308/2013, è stata inviata la dovuta comunicazione di preavviso di
diniego per contrasto e relativa valutazione contraria dell'U.I. Tutela Centro Storico, che
riporto: “riscontrato che la richiesta in oggetto ripropone il dehors già esistente e quindi non
contribuisce al miglioramento della qualità urbana, in conseguenza non ha le caratteristiche di
cui all’art. 1 comma 4) per poter essere valutato come progetto speciale, per quanto sopra
esposto e per quanto di competenza, valuta la richiesta non autorizzabile ed esprime parere
negativo”.
Il Caffè della piazza ha presentato recentemente una richiesta per un dehors di tipo A (solo
tavolini, sedie e ombrelloni) che è stata appena licenziata con parere positivo. Il Settore ha
contattato il tecnico facendo presente che avrebbero potuto richiedere anche un dehors di tipo
B. Lo stesso ha risposto che era intenzione dell'esercente rinunciare alla possibilità di un
dehors di tipo B e limitarsi all'occupazione con tavolini e sedie.
Da riscontri del concessionario entrate risulta che sia il titolare che il subentrante presentano
irregolarità nei pagamenti sia del COSAP che della Tarsug, relativamente agli anni 2011 – 2012
- 2013.
- Sentita la Segreteria Generale non risulta presentata alcuna petizione sul tema.
Da quello che leggo, mi pare che l'argomento sia stato chiarito. Mi dà invece molto fastidio il modo di porsi di Simone Grossi che, nella diffusa moda corrente, si esibisce in insulti.
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