22 giugno 2015

Hera: perchè chiedono una riduzione di capacità edificatoria?

Il sito di Hera in Viale Berti Pichat è contaminato, uscì lo scorso anno un articolo di denuncia della situazione e successivamente ne parlammo in aula, poi in commissione.
Il progetto iniziale di riqualifica del comparto ha subìto diverse modificazioni, non ultima quella votata lunedì scorso in Consiglio  Comunale che prevede una "sostanziale riduzione di capacità edificatoria" poiché "gli approfondimenti di tipo economico ed ambientale (con particolare riferimento alle necessità di bonifica delle aree interessate) effettuati da parte dell’Amministrazione comunale di Bologna e da HERA SpA ed il confronto sulle conseguenze urbanistiche degli stessi, hanno portato Hera ad elaborare una nuova ipotesi di variante urbanistica". Ovvero bonificare costa, e costa anche in relazione a cosa ci costruisci sopra e a quanto le persone ci stazionano. Quindi se da una parte può apparire positivo il fatto di ridurre la capacità edificatoria, dall'altro significa che l'area sarà meno bonificata.

Questo il mio intervento in aula:


"Grazie, Presidente. Il collega Bernardini ha già un po' riassunto quello che è stato l'antefatto su tutta la faccenda Hera. Sappiamo perfettamente che lì sotto c'è un grosso problema di inquinamento e rilevo che ulteriormente con questa delibera si cerca di "inscatolare" quello che c'è là sotto e lo si fa come? Riducendo la capacità edificatoria, quindi invece che procedere ad una bonifica di quanto c'è sotto, si riduce la capacità edificatoria cercando in questo modo di, in una certa misura, ridurre il danno. Noi dobbiamo essere consapevoli che per quanto sopra ci sarà un bel parco, un bel giardino, una bella area dove ci si potrà sollazzare, sotto c'è comunque un grosso problema di inquinamento, che se si riuscirà in una certa misura ad evitare di far risalire, non sappiamo sicuramente cosa potrà succedere invece nella "discesa verso gli inferi"."

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