16 giugno 2015

NO ALLE STRUMENTALIZZAZIONI SULLA CITTADINANZA A DI MATTEO


COMUNICATO STAMPA

SALSI: NO ALLE STRUMENTALIZZAZIONI SULLA CITTADINANZA A DI MATTEO


Gli impegni come madre e lavoratrice che si sommano al mio impegno civico in consiglio comunale mi hanno impedito di partecipare alla votazione per il conferimento della cittadinanza onoraria bolognese al magistrato Nino di Matteo, un atto per il quale mi sono più volte spesa e impegnata in consiglio comunale.
Dopo aver sostenuto la richiesta presentata dall'associazione "Le agende rosse", il personale rammarico per non aver potuto presenziare all'atto finale di questa vicenda è stato di gran lunga compensato dalla soddisfazione per quanto deciso in consiglio comunale, un risultato che considero importante sul piano simbolico, sul piano culturale e anche sul piano del contrasto alla criminalità organizzata, che viene sempre indebolita quando i cittadini si stringono attorno agli operatori di giustizia più liberi e coraggiosi.
Indipendentemente dal voto favorevole che non ho potuto esprimere per cause indipendenti dalla mia volontà (e che sarebbe comunque stato ininfluente sull'esito finale di questa decisione), da cittadina di Bologna giudico positivamente l'atto politico in sé, e registro con rammarico la strumentalizzazione di alcune assenze messa in atto dal consigliere Bugani con dichiarazioni pubbliche diffuse via internet.
Le polemiche di Bugani vorrebbero rinchiudere nel recinto di una parte politica (che peraltro include anche il PD, nemico a convenienza e amico al bisogno) una decisione che nasce fuori dai partiti, nel nostro ricco tessuto associativo, e che dovrebbe essere patrimonio condiviso di tutte le persone per bene, senza bandiere di partito e sotto la comune bandiera dell'onestà.
Una onestà che molti considerano a torto un fatto puramente confinato al piano penale, ma spesso e volentieri si rivela anche sul piano intellettuale, sul piano dello spessore umano, sul piano dei rapporti personali e sul piano dello stile di chi ha voluto trasformare una bella festa di tutti in un noioso e triste battibecco di parte.
Per quanto mi riguarda, da cittadina che deve rendere conto solo alla propria coscienza e non ai vertici del proprio partito, il mio pensiero in questa circostanza non è rivolto a chi si appunta sul bavero proposte e iniziative altrui, ma è un pensiero di gratitudine verso l'associazione "Le agende rosse" e tutti i singoli e le organizzazioni che dietro le quinte e lontano dai riflettori mediatici lottano contro il malaffare, a sostegno di tutti gli operatori di giustizia esposti al rischio di ritorsioni, per tenere viva nel nostro paese la memoria delle stragi, rafforzando la coscienza civica, il rispetto dei principi di giustizia stabiliti dalla Costituzione e il contrasto a quella cultura della furbizia intrisa di arrivismo che è terreno fertile per tanta mala-politica nostrana.
Per tutto il resto parla la mia attività consiliare, di cui dò puntualmente conto sul mio sito web e attraverso la comunicazione diretta con i cittadini.

Bologna, 16/06/2016                   Federica Salsi Consigliere Comunale gruppo misto
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