Grillo, i grillini e le donne: parla Federica Salsi
L’attacco
a Laura Boldrini da parte del popolo della rete è iniziatosin dalla sua
elezione a Presidente della Camera. Foto false, accuse per essersi
fatta accompagnare dal proprio compagno ai funerali di Mandela, feroci
critiche per ogni suo intervento pubblico. Attacchi spesso sessisti, culminati in insulti dei frequentatori delle pagine di Beppe Grillo che hanno risposto a un post provocatorio del loro leader.
Il rapporto di Grillo
con le donne è sempre stato molto controverso, a partire dal
chiacchieratissimo post intitolato “il nuovo femminismo” apparso sul
blog nel 2006 e riproposto dopo il successo elettorale del febbraio
2013.
L’attacco a Laura
Boldrini dimostra senza dubbio quanto il maschilismo nel nostro Paese
sia ancora dilagante e, quanto, una provocazione abbia potuto in qualche
modo potenziare il riemergere di sentimenti serpeggianti e mai sopiti.
Ne parliamo con
Federica Salsi, consigliera comunale a Bologna eletta nelle liste del
Movimento 5 stelle nel 2011, diffidata da Beppe Grillo ad utilizzare il
simbolo del Movimento, dopo la sua partecipazione non autorizzata a Ballarò.
Come valuta l’attacco alla Presidente della Camera di questi giorni?
«E’
come se stessi rivivendo tutte le dinamiche di allora, comprendo che
c’è la volontà da parte di Grillo e Casaleggio di usare questi modi, non
è che hanno fatto un errore di valutazione. Trovo che sia gravissimo,
l’Italia è in un momento di forte crisi sia economica che valoriale.
Istigare gli istinti più bassi è pericoloso, la rete non doveva servire a
questo, doveva servire a creare una coscienza collettiva. Invece la
stanno usando unicamente per creare consenso elettorale. Grillo avrà
comunque successo perché diverte quando parla, riesce a fare denunce
pesanti facendosi capire dalla gente e facendola anche sorridere.
Intercetta il loro malcontento, entra in empatia con le persone gridando
allo scandalo per tutte le cose che succedono. Questo grido è il
medesimo grido delle persone che si riconoscono così nelle parole di
Grillo e lo vedono come la soluzione ai loro problemi. Ma la soluzione
non è dire che ci sono dei problemi».
Aveva notato che i frequentatori del blog potessero covare sentimenti tanto violenti e sessisti?
«Io
avevo sempre letto poco i commenti al blog, quindi non avevo notato la
gravità della situazione. Va anche detto che, nonostante Grillo abbia
sempre usato toni “vivaci”, è negli ultimi due anni che ha cambiato
strategia comunicativa, è diventata costantemente più livorosa, di
conseguenza i commentatori si sentono legittimati ad alzare i toni. Se
poi Grillo e Casaleggio non si dissociano mai, va da sè che si innesca
un’escalation. Io ricevetti oltre ad una valanga di ingiurie anche delle
minacce di morte, loro non presero mai le distanze. Quello che succede
ora, un tempo non era così dirompente».
Quando
è stata “epurata” dal M5S, a seguito della sua partecipazione a
Ballarò, si è sentita offesa come donna, visto che Grillo ha tirato il
ballo il punto G o crede che la questione di genere non abbia influito
nel suo allontanamento?
«Nel
post sul punto G che Grillo mi ha “dedicato” dopo la mia partecipazione
a Ballarò, non ha contestato il merito, il contenuto politico di quello
che ho detto. Ha contestato me in quanto persona attaccandomi nella mia
femminilità. Mi ha umiliato in maniera gratuita e volgare. Non so se
Grillo mi abbia allontanato in quanto donna, ma sicuramente il modo in
cui lo ha fatto dipende dal mio essere donna».
Per me... Ti devi solo vergognare!
RispondiEliminaVergognati te a scrivere un commento del genere
EliminaGrazie Anonimo :-)
EliminaTal Ray Milano si sta premurando di farmi conoscere il suo pensiero un po' ovunque, me ne farò una ragione.
Brava Federica, tutto questo maschilismo è vergognoso in un paese che voglia dirsi "civile". Qui di civile c'é solo il titolo di un libro chiamato CODICE CIVILE oramai...
RispondiEliminaGrazie Maria Elena :-)
Elimina