Insieme ad altri colleghi abbiamo chiesto un'udienza conoscitiva alle commissioni bilancio e ambiente per capire come ciò sia possibile e come poter procedere.
Questo di seguito il mio intervento:
"Grazie Presidente.
Io apprezzo e ringrazio l'amministrazione che ha fatto un ampio excursus e un'ampia panoramica per spiegare e inquadrare questo problema e per far capire come si è arrivati alla determinazione di queste cifre e i perché e percome.
Comprendo che il quadro normativo nazionale sia estremamente complicato e deficitario, che ci sono moltissimi vulnus però noi questo abbiamo e dobbiamo cercare, secondo me, di fare al meglio con quello che abbiamo, senza cercare di aspettare che qualcun altro ci proponga le soluzioni con la bacchetta magica perché tanto sappiamo non arrivare; purtroppo abbiamo imparato a fare i conti con un Governo estremamente fragile e ogni tre per due sappiamo cambiare le carte in tavola.
Detto questo noi qui abbiamo delle persone che hanno segnalato comunque un grave problema; l'amministrazione ha spiegato altresì che dà la priorità, che io personalmente condivido, alla riqualifica delle aree dismesse per evitare il default delle città, però a questo punto non si può lasciare nell'illusione di coloro i quali sono proprietari di terreni che diventeranno edificabili, che questa sia, come posso dire, un'aspettativa nel breve termine.
Non si può pensare...se l'indirizzo politico è quello della riqualifica dell'esistente e passa in secondo piano la nuova costruzione, a questo punto bisogna mettere le persone che sono proprietarie di questi terreni, bisogna metterle in condizione di non essere in sofferenza; non si può pensare che, perchè tra 15 forse potranno andarci a costruire, nel frattempo si sono già svenati pagando delle tasse; allora io ripeto, condivido l'indirizzo politico della riqualificazione però non si può avere la botte piena e la moglie ubriaca: se si decide di puntare su questo si punta su questo, ma allo stesso tempo non si possono vessare i cittadini che si vedono proprietari di terreni sui quali il Comune, a questo punto, ha deciso di non puntare.
Se 5 anni fa ci voleva puntare sopra e poi ha cambiato idea..legittimo, assolutamente legittimo, però deve essere anche legittimo il cambio di tassazione che queste persone devono poi subire perchè sennò non siamo equi, non siamo neanche rispettosi di quelle che sono le nostre scelte, non possiamo pretendere di spremere il limone da tutte le parti.
Io credo che a questo punto l'amministrazione debba comunque prendere una posizione nei confronti di questo tipo di problema, non si può pensare di continuare ad avanti dicendo puntiamo su una cosa e chi paga poi di più senza che il terreno diventi edificabile a breve pazienza; non può essere secondo me la direzione che questa amministrazione deve prendere: deve dire chiaro, chiaramente cosa vuole fare perché non si può pensare di continuare a fare pagare per terreni che oggettivamente non hanno un'edificabilità immediata."
Alla fine della commissione emerge che la normativa ICI-IMU consente poca arbitrarietà a livello locale e che quei terreni ora inseriti nel PSC pagano una IMU ridotta piuttosto che se fossero inseriti nel POC. Gli Assessori Gabellini (ambiente) e Giannini (bilancio) si impegnano ad affinare meglio i valori che determinano l'IMU per quel tipo di terreni. Si è in una situazione di impasse che deve essere superata, ne hanno preso atto e non è una cosa così scontata. Gebellini asserisce che "si è messo in evidenza il nodo, ora iniziamo a dipanarlo tenendo conto che le condizioni sono cambiate". Quando fu fatto il PSC nel 2008, sulla base di ragionamenti risalenti al 2003, la situazione economica del paese era molto diversa. Ora bisogna correggere il tiro.
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