Questo il testo integrale della mia interpellanza:
Premesso che:
il 4 giugno 2012 abbiamo approvato in Consiglio Comunale un ODG per invitare la Giunta a:
"Riconoscere fattivamente il patrimonio museale che il Signor Pelagalli intenderebbe “donare”al Comune di Bologna individuando un luogo nell’ambito del sistema museale cittadino;
Rendersi promotrice e coordinatore di un tavolo virtuoso di soggetti interessati al mondo della Comunicazione privati nazionali e internazionali che, insieme a Ministero, Regione e Provincia riconoscano il valore di questo Bene, attraverso un impegno fatto di risorse economiche e di idee, pur in presenza di congiuntura economica negativa;
Ad elaborare entro il 2012 una proposta concreta, compatibile con la situazione patrimoniale e finanziaria dell'ente, di valorizzazione del patrimonio del Museo con l'obiettivo di mantenere la sua permanenza nella città di Bologna quale polo importante dell'offerta culturale della città"
"Riconoscere fattivamente il patrimonio museale che il Signor Pelagalli intenderebbe “donare”al Comune di Bologna individuando un luogo nell’ambito del sistema museale cittadino;
Rendersi promotrice e coordinatore di un tavolo virtuoso di soggetti interessati al mondo della Comunicazione privati nazionali e internazionali che, insieme a Ministero, Regione e Provincia riconoscano il valore di questo Bene, attraverso un impegno fatto di risorse economiche e di idee, pur in presenza di congiuntura economica negativa;
Ad elaborare entro il 2012 una proposta concreta, compatibile con la situazione patrimoniale e finanziaria dell'ente, di valorizzazione del patrimonio del Museo con l'obiettivo di mantenere la sua permanenza nella città di Bologna quale polo importante dell'offerta culturale della città"
Considerato che:
Giovanni Pelagalli dichiara che "Volevo donarlo alla città, ma visto il disinteresse degli
amministratori, adesso mi sto guardando intorno' ha spiegato Pelagalli
ai microfoni di E'Tv-Rete7, ricordando un ordine del giorno votato il 4
giugno 2012 dal consiglio comunale, che aveva raccolto la sua
disponibilità a costituire una fondazione per donare il museo alla
collettività. Nell'ordine del giorno - prosegue il fondatore del museo -
si invitava la Giunta a elaborare entro il 2012 una proposta concreta
per la valorizzazione del patrimonio del museo, con l'obiettivo di
mantenere la sua permanenza a Bologna, come polo importante dell'offerta
culturale della città'. 'Da allora non è successo nulla e io non voglio
- conclude Pelagalli - che il mio museo vada a finire nei mercatini. Mi
sto guardando attorno e credo che la città di Bologna, o meglio i suoi
amministratori, ci faranno una figuraccia".
di valorizzazione
del patrimonio del Museo con l'obiettivo di mantenere la sua permanenza
nella città di Bologna
- se si, quale sia la proposta e che tempi di realizzazione sono previsti
- se no, quali siano le ragioni di questo stalloQuesta la risposta dell'Assessore Ronchi:
Gentile Consigliera,
ribadisco il riconoscimento dell'Amministrazione comunale per il lavoro svolto dal Cavaliere Pelagalli per valorizzare e accrescere la ricca collezione costruita in tanti anni di dura e appassionata ricerca, che ha fra altro, consolidato un rapporto con il territorio e con le scuole in particolare.
Di questo è testimonianza il fatto che anche nel 2014 l'Istituzione Bologna Musei, dando seguito al costante impegno dell'Amministrazione Comunale che fin dal 2003 contribuisce all'attività dell'omonima Associazione fondata dal Cav. Giovanni Pelagalli, ha comunque confermato al Museo il contributo erogato nell'anno precedente (corrispondente a euro 2000).
Come Amministrazione comunale abbiamo ben presente il problema di individuare una sede idonea e opportuna che abbia le caratteristiche necessarie per ospitare e dare visibilità alle collezione del Cav. Pelagalli. Il particolare momento che le pubbliche amministrazioni stanno vivendo impone tuttavia dei limiti oggettivi alla realizzazione immediata del progetto nel suo insieme.
Nel 2013 si è dato vita alla nuova Istituzione Bologna Musei, con l'intento di riconfigurare l'assetto organizzativo del sistema museale cittadino, valorizzarne al massimo il patrimonio e ottimizzare le scarse risorse economiche.
Il Bilancio consuntivo 2013 e la programmazione economica del prossimo triennio saranno le premesse per una più approfondita valutazione delle condizioni di sostenibilità di un diffuso sistema museale della provincia di Bologna - che conta circa 119 musei oltre quelli già direttamente riferibili all'Istituzione Bologna Musei - e di una ricerca di una fattibile soluzione, opportuna e condivisa, per il Museo Mille voci...Mille Suoni, restituendo alla città di Bologna un patrimonio importante, fortemente legato alla vocazione marconiana del territorio.
Cordialmente
Alberto Ronchi
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