Il Consiglio comunale ha approvato all'unanimità un ordine del giorno che invita il Governo e il Parlamento ad attivare politiche mirate al ribasso dei tetti massimi dei tassi legalmente praticabili da banche e finanziarie, presentato dal consigliere Tomassini, e firmata dai consiglieri Gattuso (FI-Pdl), Borgonzoni, Cocconcelli, Scarano(Lega N), Salsi (GrMisto) e Petrella (Pd), i cui emendamenti sono stati accolti.
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Proponente:
POPOLO DELLA LIBERTA' P.G. N.: 53471/2013
Collegato a PG.N.: /2013 N. O.d.G.: 14/2014 Data Seduta Consiglio: 17/02/2014
Oggetto: ORDINE DEL GIORNO TESO AD INVITARE IL PARLAMENTO, IL GOVERNO ESISTENTE A METTERE MANO AL SETTORE DEL CREDITO ATTIVANDO POLITICHE MIRATE AL RIBASSO DEI TETTI MASSIMI DEI TASSI LEGALMENTE PRATICABILI DA BANCHE E FINANZIARIE, COME DA LEGGE N. 108 DEL 1996, PRESENTATO DAL CONSIGLIERE TOMASSINI ED ALTRI IN DATA 04 MARZO 2013 E MODIFICATO IN COMMISSIONE IN DATA 22.4.2013.
"""Il Consiglio Comunale
premesso:
- che nel 2012, nella provincia di Bologna, 675 attività produttive (imprese commerciali, alberghi e ristoranti) hanno definitivamente chiuso i battenti;
- che il dato è stato diffuso dall’assessore provinciale alle attività produttive, Graziano Prantoni, nel corso di una recente udienza conoscitiva tenutasi a Palazzo Malvezzi sul tema della crisi;
- che, dalle prime stime, i posti di lavoro perduti nella nostra provincia sarebbero circa 30.000, con concrete possibilità, entro la fine del corrente anno, di giungere a 40.000,00;
- che a livello regionale ammonterebbero a 7.600 gli esercizi commerciali chiusi nel corso dell’anno, di cui 2.400 tra hotel e ristoranti;
- che l'emergenza sociale che ne deriva è sotto gli occhi di tutti;
- che, tra le varie cause della chiusura delle attività commerciali, rientrano a pieno titolo i cospicui oneri finanziari sostenuti in questi anni e l'impossibilità di ottenere finanziamenti a tassi equi e sostenibili;
- che il costo del denaro, nel nostro Paese, è oltremodo elevato e, soprattutto, sproporzionato rispetto a quanto le banche a loro volta pagano alla BCE;
- che sono sempre più frequenti i casi in cui gli imprenditori in difficoltà si vedono aumentare i "tassi debitori" al peggiorare dei loro bilanci e/o della situazione del mercato di riferimento;
- che questo modo di procedere genera inevitabilmente vortici negativi che fagocitano imprese e lavoratori;
- che la predisposizione di soli ammortizzatori sociali non contribuisce da sola a risolvere la situazione;
- che le imprese e le attività produttive vanno tutelate, garantite e ritenute fattore prioritario di sostentamento e pace sociale;
- che attualmente, a fronte di un tasso debitore dello 0,50% praticato dalla BCE agli erogatori ufficiali di credito, questi ultimi giungono a richiedere alle imprese ed alle famiglie aggi sino al limite legale di cui alla legge 108/96;
- che tale legge, pilastro normativo dei tempi che furono, merita oggi di essere profondamente rivista per eliminare la situazione di forte sperequazione esistente nel mercato del credito;
INVITA
il Parlamento, il Governo esistente a mettere mano al settore del credito attivando politiche mirate al ribasso dei tetti massimi dei tassi legalmente praticabili da banche e finanziarie, come da legge n. 108 del 1996.
F.to L. Tomassini, P.G. Gattuso, L. Borgonzoni, F. Salsi, M. Cocconcelli, P.F. Scarano, Petrella
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