Il mio intervento nel dibattito sull'approvazione del regolamento per la concessione delle civiche onorificenze

"Grazie Presidente.
Io vorrei ricordare un episodio accaduto durante questo mandato, di una onorificenza che le forza di opposizione volevano conferire e che purtroppo ha trovato il non accoglimento da parte della maggioranza; parlo dell'onorificenza che volevamo assegnare all'ex-capo della squadra mobile Bernardi e che, nonostante ci sia stata una lunga commissione, nonostante ci siano state più volte prese di posizione da parte della maggioranza che sollecitavano a trovare una forma di onorificenza che potesse essere condivisa e che potesse andare bene a tutti, di fatto così non è stato, si è arrivati in aula senza che la maggioranza trovasse, facesse una proposta di una onorificenza da conferire a questa persona.

Ora io credo che ci si debba interrogare non solamente su un regolamento ma sugli effetti che questo regolamento deve produrre: noi sappiamo che fino ad adesso il regolamento che non c'era, a tutti gli effetti ha, come dire, prodotto dei risultati che secondo me sono stati fallimentari perchè nel momento in cui si è proposta l'onorificenza a Bernardi, non essendoci stata da parte della maggioranza la volontà di assegnare un'onorificenza a questa persona ci si è trincerati dietro a dei formalismi senza trovare la giusta sintesi, io mi sono sentita dire all'epoca dall'assessore Rizzo Nervo 'ma non c'è nessun problema, troviamo la forma giusta, se non è il Nettuno d'Oro troviamo un altro sistema', questo da parte della maggioranza non è stato fatto.
Quindi io credo che le osservazioni poste dai colleghi dell'opposizione siano assolutamente sacrosante e credo che la maggioranza, sulla scorta di quello che è accaduto nei tempi passati, dovrebbe, se non altro, interrogarsi se la proposta che sta facendo adesso
effettivamente è rispettosa di tutti i sentimenti e di tutte le anime che ci sono all'interno di questo consesso."

Il regolamento per la concessione di pubbliche onorificenze è ovviamnete passato con i voti della sola maggioranza che ha cassato tutti gli emendamenti proposti dalle opposizioni.