29 aprile 2013

L'Assessore alla scuola risponde

Qualche giorno fa ho preparato un'interpellanza per chiedere spiegazioni all'Assessore alla scuola di Bologna in merito a delle assemblee cittadine richieste da comitati di genitori e insegnati. Richieste rimaste inevase.
La risposta al'interpellanza deve ancora arrivare, ma nel frattempo è arrivata la risposta dell'Assessore alle lettere dei comitati dei genitori e degli insegnanti.

Altre informazioni sono disponibili nella sezione del sito del comune di Bologna dedicata al Percorso partecipato 0-6

La pubblico di seguito

Prot. Uff.n 128.1/2013 Bologna, 24 aprile 2013

Ai Presidenti dei Comitati dei nidi d’infanzia in indirizzo
Ai Presidenti dei Comitati delle scuola d’infanzia in indirizzo

Gentilissimi,
la Vostra comunicazione del 19 aprile scorso pone argomenti che sollecitano considerazioni articolate non solo nel merito dei temi sollevati, ma anche su ruoli, responsabilità e sulle tanto invocate regole, che sono importanti anche quando si parla di processi di partecipazione.
In primo luogo, credo sia utile per tutti chiarire i contenuti del Regolamento dei nidi d'infanzia e del Regolamento della scuola comunale dell'infanzia in riferimento agli organismi di partecipazione, per sottolineare alcune questioni oggettive di rappresentatività e di rappresentanza, che non possono essere considerati come inutili orpelli burocratici.
I Regolamenti prevedono due distinti coordinamenti cittadini degli organismi di partecipazione dei genitori, che sono l’Assemblea dei Presidenti dei Comitati di scuola d’infanzia e l’Assemblea dei Presidenti dei Comitati dei nidi d’infanzia, entrambi presieduti dall’Assessore competente sui servizi all’infanzia. La partecipazione non dovrebbe, comunque, esaurirsi in questi momenti di confronto, che hanno, come gli stessi regolamenti sottolineano, un ruolo di coordinamento di quelli che sono gli organismi di partecipazione.
Pur nella consapevolezza che le occasioni di confronto e di partecipazione sui contenuti dei servizi non possano esaurirsi negli organismi istituzionali, ma richiedano contesti più allargati e meno formali, voglio comunque ricordare che ho convocato entrambe le Assemblee all'avvio del corrente anno scolastico, mentre è stata già convocata per il 7 maggio l’Assemblea cittadina dei Presidenti dei Comitati di scuola d’infanzia ed è in corso di convocazione quella relativa ai nidi d’infanzia. Colgo l'occasione per informarvi che i Quartieri stanno organizzando incontri con i Comitati di gestione delle scuole d’infanzia.
Non è previsto, invece, negli atti regolamentari del Comune di Bologna alcun Comitato dei Presidenti dei nidi e delle scuole dell’infanzia, quindi non si comprende come oggi se ne possa lamentare una mancata convocazione da parte dell'Amministrazione comunale. Se tale comitato è stato autonomamente istituito in un'ottica di auto-organizzazione - e questo è del tutto legittimo - altrettanto autonomamente potrà autoconvocarsi, ma non per questo assumere un ruolo di rappresentanza formale o di interlocuzione privilegiata.
I temi che sono stati posti da Voi all’attenzione dell’Amministrazione sono temi di prospettiva che abbiamo deciso di fare oggetto di un processo di partecipazione più ampio. A partire dal mese di marzo il Comune di Bologna ha avviato, infatti, un percorso partecipato che vedesse coinvolti i genitori e non solo, nella convinzione che per discutere di tematiche che investono lo sviluppo futuro dei servizi, la loro qualità, quella educativa nel suo significato più ampio, nonché le stesse modalità di partecipazione dei genitori, fosse necessario mobilitare le energie di tutti i soggetti interessati a una riflessione costruttiva di carattere generale e di prospettiva. Abbiamo ritenuto per questo che il percorso partecipato, a cui siete stati invitati a portare il Vostro contributo in qualità di genitori, fosse la modalità più idonea per trattare questi temi.
E’ certamente vero che nel percorso partecipato non si parla di modalità di gestione dei servizi. Non voglio, quindi, tralasciare uno dei temi cruciali che Voi avete posto, quello dell’Asp e delle valutazioni appena avviate, nell’ambito della discussione sul bilancio con le parti sociali, sulla gestione dei servizi educativi e scolastici rivolti all’infanzia. Le valutazioni partono dai vincoli normativi, in particolare dall’impossibilità del Comune di assumere il personale a tempo determinato, oltre 100 insegnanti che da anni lavorano nelle nostre scuole d’infanzia. Aspetti, questi, che – vorrei ricordarlo - difficilmente possono essere oggetto di partecipazione, trattandosi di vincoli normativi e pertanto nella disponibilità di nessuno di noi, se non a un livello politico di rilievo nazionale, dove il Comune di Bologna ha intrapreso tutte le azioni possibili per rimuoverli. Inoltre, solo recenti pareri della Corte dei Conti hanno chiarito che le Asp, e non direttamente gli enti locali, possono beneficiare di quel regime derogatorio in materia di patto di stabilità e di assunzioni che valgono per le aziende speciali. E’ il motivo per cui se ne sta parlando solo adesso e non certo per una mancanza di trasparenza.
A partire da queste valutazioni, generate dalla necessità di affrontare e superare vincoli di tipo normativo, credo debbano essere ricercate le condizioni per rilanciare lo sviluppo qualitativo e quantitativo dei nostri servizi comunali, che da troppo tempo vivono una situazione di emergenza e di instabilità, che rischia di minarne la qualità. Voglio, però, sottolineare che la valutazione di affidare all’ASP la gestione dei servizi non toglie alcun valore alla discussione del percorso partecipato, che rimane più che mai viva, riguardando i contenuti dei servizi, servizi che sono e restano comunali, le cui linee di sviluppo, politiche, organizzative ed educative restano una prerogativa del Comune di Bologna.
La discussione relativa all’Asp è appena avviata, perché solo ora ci sono le condizioni per farlo. Comprendo pienamente il forte interesse e anche le preoccupazioni attorno a questo tema, ma mi corre l’obbligo di ricordare che quando l’oggetto della discussione riguarda la gestione dei servizi, coinvolgendo direttamente il personale, l’Amministrazione è tenuta ad avviare prioritariamente il confronto con le rappresentanze sindacali. Saranno comunque numerose le occasioni di informazione e confronto nelle prossime settimane sul tema, un tema attorno a cui sono stati agitati da più parti elementi fuorvianti, che rischiano di allontanare dalla comprensione dei problemi e dalla ricerca di soluzioni efficaci e di qualità per i medesimi.
Mi preme, comunque, anticipare e sottolineare fin d'ora che a settembre 2013 i nidi e le scuole d’infanzia comunali apriranno tutti nell’attuale configurazione, con gli stessi gruppi di lavoro, garantendo la continuità educativa salvo il normale e fisiologico turn over del personale.
Infine, desidero dare alcune informazioni in riferimento alla vicenda che ha coinvolto il nido Paciugo, una vicenda che mi sembra costituire un esempio significativo di comunicazioni distorte. La struttura in questione non è un nido gestito dal Comune, bensì un nido privato autorizzato al funzionamento, con il quale il Comune è convenzionato per 14 posti, sui 40 posti complessivi. Il gestore del nido, tenuto conto della difficoltà di gestione dovuta alla progressiva riduzione dei bambini frequentanti – dai 28 del 2010/11 ai 19 del 2012/2013 – ha valutato, come è nelle sue prerogative, quale alternativa alla chiusura del servizio, di poterlo trasformare da nido a scuola dell’infanzia. Ha, quindi, elaborato e proposto un progetto al Comune di Bologna, che ha valutato positivamente l’iniziativa, anche in considerazione della prossima chiusura di una scuola d’infanzia paritaria in quella zona. Non è comunque nelle nostre possibilità impedire a un gestore di fare valutazioni di tipo economico e gestionale. Da parte del Comune di Bologna, in particolare del Quartiere, è stata messa in campo in via preventiva ogni azione per dare una risposta ai 7 bambini che frequenteranno il nido anche l’anno prossimo. È stata, infatti, data loro la precedenza per la scelta di un nido del Quartiere. Il soggetto gestore ci ha comunicato che tutte le soluzioni, unitamente alle motivazioni della decisione, sono state illustrate ai genitori in un’assemblea tenutasi in data 8 aprile. A tale proposito colgo l’occasione
per segnalare che una situazione analoga si è verificata anche al Quartiere San Vitale, dove un gestore privato ha deciso di chiudere un nido, ma in questo caso, purtroppo, non è stato proposto alcun progetto di trasformazione in altro servizio per l’infanzia.
Auspicando di avere chiarito che i servizi per l’infanzia sono per questa Amministrazione una priorità e di avere rappresentato lo spirito che ci anima, quello con cui abbiamo avviato il percorso partecipato sui “servizi 0-6”, spero anche che la discussione e il confronto futuri possano svolgersi in un clima di reciproca fiducia, su un obiettivo comune, che è la salvaguardia e lo sviluppo dei servizi per l’infanzia, essenziali per l’educazione e la formazione dei bambini della nostra città.

Cordialmente
L'Assessore
Marilena Pillati

SCUOLA, FORMAZIONE E POLITICHE PER IL PERSONALE
Piazza Maggiore 6 40124 Bologna tel.051-2195490- fax 051-2194678
e-mail: assessorepersonalescuola@comune.bologna.it

1 commento :

  1. dall’impossibilità del Comune di assumere il personale a tempo determinato, oltre 100 insegnanti che da anni lavorano nelle nostre scuole d’infanzia.

    veramente a tempo indeterminato potrebbe ... è che non vuole!!! e dopo sarebbero meno quelle da assumere nel patto di stabilità a tempo determinato... siamo stanchi di tutte queste falsità!!!

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