Dopo le esperienze della scorsa estate, l'amministrazione sta mettendo a punto un Regolamento comunale per la disciplina delle attività rumorose temporanee.
Basti ricordare i fatti di Villa Angeletti, Rassegne musicali estive: a volte disturbano o il ricorso al TAR dei comitati di cittadini, Movida si ... Movida no ..., che ha sospeso la delibera della giunta che disciplinava le attività
estive, chiedendo di abbassare i decibel dei concerti all'aperto.
Il primo passo dell'amministrazione è stato mettere a punto un reglamento: O.D.G.
N. 301: APPROVAZIONE DEL REGOLAMENTO PER L'OCCUPAZIONE DI SUOLO
PUBBLICO PER SPAZI DI RISTORO ALL'APERTO ANNESSI A LOCALI DI PUBBLICO
ESERCIZIO DI SOMMINISTRAZIONE - PG. N. 223063/2012
Ora si tratta di "gestire" il rumore.
Questa è la presentazione del nuovo regolamento alla quale abbiamo assistito in commissione il 17 aprile 2013. E' un passo avanti necessario. Negli anni passati ci sono stati altri tentativi, poi naufragati, di regolamentare questo aspetto. Il grosso problema è coniugare le esigenze al riposo dei residenti nelle zone adiacenti le zone rumorose e dell'altra le esigenze degli promotori delle iniziative che servono ad arricchire l'offerta culturale della nostra città, e a vivere il territorio in maniera positiva, sottraendoload esempio al degrado e alla microcriminalità.
Questa l'agenzia di stampa che riassume quanto emerso in Commissione:
GABELLINI PENSA A DIVERSIFICARE ZONE
DELLA CITTA' E GLI ORARI (DIRE)
Bologna, 17 apr. - Marcia indietro del Comune di Bologna sul "Regolamento comunale per la disciplina delle attivita' rumorose temporanee": la Giunta di Palazzo D'Accursio, infatti, sta valutando la possibilita' di modificare l'articolo che, nella bozza originaria, vieterebbe qualsiasi attivita' di intrattenimento musicale nei dehors. Due le possibili correzioni, che alleggerirebbero l'impatto del regolamento introducendo da un lato una distinzione territoriale e dall'altro una diversificazione di orario per l'applicazione della norma. Lo ha spiegato l'assessore all'Ambiente, Patrizia Gabellini, intervenendo oggi in commissione dopo gli incontri effettuati nei Quartieri per discutere la bozza di Regolamento. Quella di escludere "ovunque e comunque l'attivita' musicale nei dehors" e' una scelta "drastica", ammette Gabellini, ricordando pero' che la decisione nasce dal fatto che gia' il chiacchiericcio di chi si ferma in queste strutture supera i 65 decibel. In questo contesto, dagli incontri nei Quartieri sono emerse sul tema "due posizioni diversissime e che non hanno niente a che fare con gli schieramenti" politici, riferisce l'assessore.
Nelle zone a piu' alta insentita' di "movida", come quella universitaria o il Pratello, continua Gabellini, il divieto sostanzialmente e' apprezzato e anzi c'e' la "forte preoccupazione" che possa essere eliminato. Nella aree della citta' dove "non c'e' vita", invece, "sono preoccupatissimi che il venir meno di queste attrazioni possa diventare un problema". Il Regolamento, dunque, "dovra' distinguere le situazioni, afferma l'assessore: ancora "non so come", ma "qualche idea ce l'ho" e il punto dovra' essere affrontato "nelle sedi opportune e con la dovuta calma".
Bologna, 17 apr. - Marcia indietro del Comune di Bologna sul "Regolamento comunale per la disciplina delle attivita' rumorose temporanee": la Giunta di Palazzo D'Accursio, infatti, sta valutando la possibilita' di modificare l'articolo che, nella bozza originaria, vieterebbe qualsiasi attivita' di intrattenimento musicale nei dehors. Due le possibili correzioni, che alleggerirebbero l'impatto del regolamento introducendo da un lato una distinzione territoriale e dall'altro una diversificazione di orario per l'applicazione della norma. Lo ha spiegato l'assessore all'Ambiente, Patrizia Gabellini, intervenendo oggi in commissione dopo gli incontri effettuati nei Quartieri per discutere la bozza di Regolamento. Quella di escludere "ovunque e comunque l'attivita' musicale nei dehors" e' una scelta "drastica", ammette Gabellini, ricordando pero' che la decisione nasce dal fatto che gia' il chiacchiericcio di chi si ferma in queste strutture supera i 65 decibel. In questo contesto, dagli incontri nei Quartieri sono emerse sul tema "due posizioni diversissime e che non hanno niente a che fare con gli schieramenti" politici, riferisce l'assessore.
Nelle zone a piu' alta insentita' di "movida", come quella universitaria o il Pratello, continua Gabellini, il divieto sostanzialmente e' apprezzato e anzi c'e' la "forte preoccupazione" che possa essere eliminato. Nella aree della citta' dove "non c'e' vita", invece, "sono preoccupatissimi che il venir meno di queste attrazioni possa diventare un problema". Il Regolamento, dunque, "dovra' distinguere le situazioni, afferma l'assessore: ancora "non so come", ma "qualche idea ce l'ho" e il punto dovra' essere affrontato "nelle sedi opportune e con la dovuta calma".
Un altro aspetto emerso dal confronto
nei Quartieri e' quello sui diversi momenti che caratterizzano
l'attivita' dei dehors, ovvero quello dell'happy our e poi il resto
della serata. Normalmente l'happy hour "finisca in orario
diurno" e si puo' pensare che la musica possa esserci, dichiara
Gabellini, "entro i limiti" di decibel "e in certe
fasce orarie che sono quelle diurne: sono ragionamenti che stiamo
facendo". A sollecitare l'assessore sul punto riguardante i
dehors era stato Daniele Carella (Pdl), definendo "draconiano"
il divieto assoluto di musica. Lo stesso Carella, inoltre, sottolinea
che in base al Regolamento "diventa fuori norma anche la normale
attivita' di Hera", che in pratica "dovrebbe smettere di
raccogliere il rusco". Gabellini nella sua
replica non cita direttamente Hera, ma ricorda che il Regolamento si
basa su una delibera regionale per la quale "si possono
accettare dei picchi" di rumore che superino i 55 decibel,
introducendo per l'appunto regole che riguardano la durata
dell'esposizione e il numero dei giorni cosi' da tutelare udito e
riposo. Sempre rispondendo ai dubbi del Pdl, l'assessore precisa che
l'articolo sotto i riflettori, forse "non sufficientemente
chiaro", riguarda i dehors "che hanno avuto la
concessione": di conseguenza, strutture montate in occasione di
una festa e che "assomigliano" ai dehors rientrano nella
tabella 2 del Regolamento, che disciplina le manifestazioni
temporanee.
Di certo c'e' che "e' molto importante arrivare ad un Regolamento sulle attivita' temporanee", afferma l'assessore comunale alla Cultura, Alberto Ronchi, perche' l'andare avanti con le deroghe "impediva di costruire una programmazione intelligente, capace di far diventare l'estate un punto di riferimento culturale e turistico della citta'". Per farlo "servono certezze", aggiunge Ronchi, anche per velocizzare la costruzione del programma estivo: per il futuro l'assessore punta a chiuderlo "entro marzo", in modo da "costruire anche dei pacchetti con le associazioni di categoria, che ci stanno". Le regole "certe", inoltre, servono anche ad aiutare il Comune a "selezionare" gli operatori. Per molti "la cultura e' come la nazionale di calcio, si improvvisa- afferma l'assessore- perche' si pensa sia facile". Invece ci si ritrova in esperienze "traumatiche" come quella dell'anno scorso con Villa Angeletti, con un imprenditore che "ha fatto tutto il contrario" di quanto concordato con il Comune, fino alla chiusura anticipata del programma. Al contrario, fa notare Ronchi, "in vicolo Bolognetti, dove c'erano molti problemi, da quando sono arrivati operatori bravi i problemi sono molto diminuiti". Un altro punto delicato e' quello di via Mascarella: in passato si arrivava a 40 serate "e oggi le portiamo a 20", ricorda Ronchi, con la "mediazione" di autorizzare "due concerti veri". Infine, Ronchi non esclude che in futuro il Regolamento possa essere modificato: "Non sono le tavole di Mose'", dunque "pensiamoci insieme". Tornando all'iter per l'approvazione del documento, i Quartieri dovranno inviare un parere scritto entro il 23 aprile, poi il Regolamento tornera' in commissione l'8 maggio prima di approdare in Consiglio.
(Pam/ Dire) 14:35 17-04-13 NNNN
Di certo c'e' che "e' molto importante arrivare ad un Regolamento sulle attivita' temporanee", afferma l'assessore comunale alla Cultura, Alberto Ronchi, perche' l'andare avanti con le deroghe "impediva di costruire una programmazione intelligente, capace di far diventare l'estate un punto di riferimento culturale e turistico della citta'". Per farlo "servono certezze", aggiunge Ronchi, anche per velocizzare la costruzione del programma estivo: per il futuro l'assessore punta a chiuderlo "entro marzo", in modo da "costruire anche dei pacchetti con le associazioni di categoria, che ci stanno". Le regole "certe", inoltre, servono anche ad aiutare il Comune a "selezionare" gli operatori. Per molti "la cultura e' come la nazionale di calcio, si improvvisa- afferma l'assessore- perche' si pensa sia facile". Invece ci si ritrova in esperienze "traumatiche" come quella dell'anno scorso con Villa Angeletti, con un imprenditore che "ha fatto tutto il contrario" di quanto concordato con il Comune, fino alla chiusura anticipata del programma. Al contrario, fa notare Ronchi, "in vicolo Bolognetti, dove c'erano molti problemi, da quando sono arrivati operatori bravi i problemi sono molto diminuiti". Un altro punto delicato e' quello di via Mascarella: in passato si arrivava a 40 serate "e oggi le portiamo a 20", ricorda Ronchi, con la "mediazione" di autorizzare "due concerti veri". Infine, Ronchi non esclude che in futuro il Regolamento possa essere modificato: "Non sono le tavole di Mose'", dunque "pensiamoci insieme". Tornando all'iter per l'approvazione del documento, i Quartieri dovranno inviare un parere scritto entro il 23 aprile, poi il Regolamento tornera' in commissione l'8 maggio prima di approdare in Consiglio.
(Pam/ Dire) 14:35 17-04-13 NNNN
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