20 aprile 2013

Piccioni: come contenerne la proliferazione?


Il Comune di Bologna ha deciso di aderire al piano di controllo provinciale per i piccioni e individuazioni delle azioni attuative in ambito urbano (clicca qui per leggere la delibera di Giunta). In questo piano uno dei metodi per il contenimento dei piccioni è l'utilizzo degli antifecondativi che però desta qualche perplessità non solo per l'efficacia tanto che in Toscana, dove hanno già utilizzato questi sistemi antifecondativi come la nicarbazina li hanno abbandonati.


Questo impiego ”Presenta rischi di contaminazione ambientale e di coinvolgimento di specie non-target (predatori e commensali) e di intossicazione per gli stessi colombi, in quanto l’assunzione del cibo trattato, e quindi il dosaggio del farmaco, non è controllabile. Inoltre, gli effetti antifecondativi decadono più o meno rapidamente, con la conseguenza di dover reiterare continuamente i trattamenti, senza soluzione di continuità”.Inoltre "In paesi come la Francia, l’uso della Nicarbazina è stato abbandonato da più di dieci anni" e la "stessa OMS già nel 1997 ne sconsigliava l’uso (della Nicarbazina) perché poco efficace e molto costosa". Infatti "i contraccettivi (busulfan, ornitrol, nicarbazina, ecc.) non sono raccomandati perché costosi, difficili da dosare, tossici per i colombi e pericolosi per gli ecosistemi (Haag-Wackernagel, 2000) ".

Il Comune di Bologna ha cambiato rotta, nel 2006 infatti non si trova traccia della volontà dell'amministrazione di usare antifecondativi, anzi mette a punto un sistema (qui puoi leggere la determinazione del 2006) basato sulla realizzazione di colombaie, prevedendo le rimozione sistematica delle uova al fine di contenere le nascite, e il controllo dell'assunzione della quantità di cibo. Meno mangiano meno si riproducono i piccioni.
Che fine ha fatto questo piano? Sono state costruite le colombaie?
Come mai ora il Comune è propenso ad utilizzare antifecondativi?

Ho preparato un'interpellanza per chiedere maggiori delucidazioni, ora attendo la risposta.

INTERPELLANZA

Premesso che:

  • in data 12/03/2013 la Giunta ha approvato la delibera 54/2013 avente oggetto “adesione al piano di controllo provinciale per i piccioni e individuazioni delle azioni attuative in ambito urbano”
  • in data 19/12/2006 è stata sottoscritta la Determina Dirigenziale PG 273114/2006 avente oggetto “approvazione della convenzione con l’associazione Lipu per attività sperimentali connesse al controllo della popolazione dei colombi”
Considerato che in suddetta delibera 54/2013:
  • si fa menzione di somministrazione di mangime antifecondativo
  • si fa menzione di un gruppo di lavoro che predisponga un piano operativo al fine di ridurre le criticità igienico sanitarie correlate ai problemi causati dai piccioni
Considerato inoltre che in seddetta Determina Dirigenziale PG 273114/2006:
  • vengono stanziati fondi per lo studio, la progettazione, la realizzazione e la verifica di un impianto “colombaia” da collocare in alcuni siti pubblici della città
  • non vengono presi in considerazione metodi per il controllo della popolazione dei colombi che implichino l’utilizzo di antifecondativi
Chiede in merito alla delibera 54/2013:

  • quale antifecondativo sarà impiegato e con che modalità
  • se vi è il rischio che tale antifecondativo venga involontariamente assunto anche da altre specie animali
  • se vi è rischio per l’uomo poiché è risaputo che alcuni si nutrono con piccioni (che potrebbero avere ingerito l’antifecondativo)
  • per quale motivo ora si pensi di usare antifecondativi, dato che in passato non erano stati presi in considerazione

  • quale programma operativo sia stato realizzato
Chiede in merito alla Determina Dirigenziale PG 273114/2006:
  • quale percorso sia stato effettuato per il contenimento della popolazione dei colombi
  • se la Lipu ha ottemperato agli obblighi di cui all’art. 2 della convenzione tra Comune e Lipu
  • se il Comune di Bologna ha ottemperato agli obblighi di cui all’art. 3 della convenzione tra Comune e Lipu
  • se il Comune ha erogato a Lipu il contributo previsto
  • in caso positivo: come è stato impiegato tale contributo
  • in caso negativo: per quali ragioni non è stato erogato tale contributo

2 commenti :

  1. La Nicarbazina, a differenza degli altri antifecondativi da Lei citati, non è ormonale e non è assolutamente tossica tanto che viene utilizzata sin dagli anni 60negli allevamenti di polli come coccidiostatico. Il guano di questi allevamenti viene ampiamente utilizzato come fertilizzante in agricoltura e non si è mai riscontrato in Italia inquinamento da nicarbazina, perchè la sostanza una volta digerita si scinde, perdendo efficacia.
    L'utilizzo dell'antifecondativo è ben visto dalle maggiori associazioni animaliste mondiali.

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    1. Grazie Dick per le informazioni. Prendo atto che sulla nicarbazina ci sono opinioni discordanti da parte degli animalisti. Infatti la richiesta di chiarimenti per il Comune di Bologna è partita proprio da degli animalisti.

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