Con la speranza che questa dichiarazione venga ascoltata e accolta dal Governo (?)
SCUOLA DELL'INFANZIA: DICHIARAZIONE CONGIUNTA SINDACO, PD, SEL, M5S, BO2016, GRUPPO MISTO, CGIL, CISL, UIL E USB
"In data odierna il Comune di Bologna
rappresentato dal Sindaco Virginio Merola, i gruppi consiliari Partito
Democratico, Con Amelia per Bologna con Vendola, Bologna Riformista e
Democratica, Movimento 5 Stelle, Bologna 2016, Gruppo Misto,
rappresentati rispettivamente da Francesco Critelli, Mirco Pieralisi;
Pasquale Caviano, Massimo Bugani, Stefano Aldrovandi, Salsi Federica, le
parti sociali CGIL, CISL, UIL e USB, rappresentate rispettivamente da
Danilo Gruppi; Alessandro Alberani, Luciano Roncarelli, Vilma Fabbiani
si sono incontrati per affrontare questioni relative al bilancio 2013,
sul quale pesa un taglio di risorse statali stimato complessivamente in
30,4 milioni di euro, che si somma ai 120 milioni di tagli del biennio
2011 e 2012.
Nel 2013 i fondi statali
scompariranno completamente e ciò pone l'onere di finanziare i servizi
fondamentali erogati a livello locale sui cittadini, le famiglie e le
imprese del territorio.
Si tratta di una situazione resa
ancora più grave dal fatto che il Comune di Bologna storicamente investe
molte risorse nella scuola dell'infanzia.
In Italia è lo Stato a garantire il
60% dell'offerta totale, i comuni il 9%. A Bologna è l'Amministrazione
Comunale a garantire con le sue scuole il 60% dell'offerta complessiva,
mentre le scuole statali offrono poco più del 18% dei posti disponibili.
Un analogo impegno diretto da parte di un Comune sulla scuola
dell'infanzia non ha eguali in Emilia-Romagna, dove, lo Stato garantisce
il 46% dell'offerta e la scuola comunale rappresenta solo il 20% del
totale. La situazione è resa ancora più complessa da una domanda che le
previsioni demografiche descrivono in continuo aumento, che mette a
rischio la possibilità per tutte le bambine e i bambini di Bologna di
frequentare la scuola dell'infanzia.
E' necessario e non rinviabile un
impegno straordinario dello Stato, che porti da subito a un progressivo
riequilibrio tra la gestione comunale e quella statale e che si faccia
carico di un aumento dell'offerta utile a evitare il fenomeno delle
liste d'attesa. In alternativa lo Stato finanzi con risorse aggiuntive
il Comune, perché possa proseguire il suo impegno. A questo scopo
l'Amministrazione ha chiesto alla Regione Emilia-Romagna l'attivazione
di un tavolo interistituzionale tra Comune, Regione e Ministero.
Le parti unitariamente convengono che
sia necessario svolgere una decisa azione congiunta nei confronti del
Governo e del Parlamento, a partire dalla richiesta di un incontro con i
parlamentari eletti sul territorio".
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