24 giugno 2013

19 giugno - Il mio NO in Consiglio sul bilancio 2013 del Comune

(manca la prima parte dell'audio; siamo in attesa del video completo, che non è stato ancora caricato sul sito del Comune)


"Grazie Presidente. People Mover e Passante Nord  basterebbero in realtà per me queste due sole cose per dire no a questo bilancio, però in realtà sarebbe troppo facile avvalersi di due indirizzi politici che non condivido per nulla e quindi anche troppo riduttivo. Voglio cercare di spiegare meglio e di integrare questo elenco che non comprende solo indirizzi politici che non condivido e che questa Giunta vuole comunque portare avanti, ma indirizzi politici ad esempio che abbiamo condiviso tutti insieme in quest’aula e che non vengono portati avanti, oppure indirizzi politici che condivido ma che vengono portati avanti in una maniera che mi lascia estremamente perplessa. Parliamo delle tariffe scolastiche per il servizio mensa.
Siamo passati da una tariffa forfettaria ad una tariffa al consumo, un indirizzo politico che io condivido per il quale ho lavorato, ma il percorso che abbiamo fatto per arrivare a questo tipo di tariffa è un percorso che ha lasciato fuori le Commissioni mensa appena istituite e anche i cittadini e questa cosa non l’ho apprezzata, non c’era un’urgenza impellente di passare entro giugno alla nuova tariffazione, ma si è voluto comunque andare avanti lo stesso non aspettando un eventuale Commissione mensa che avrebbe potuto dare un apporto significativo. Siamo passati quindi a questo tipo di tariffazione che in teoria sulla carta dovrebbe essere più equa e dovrebbe premiare un utilizzo puntuale del servizio mensa e quindi andare incontro ai genitori. In realtà poi vengo contattata da alcuni genitori che mi presentano delle tabelle, tabelle con simulazioni anche molto precise, con varie casistiche, dove mi dimostrano che questo nuovo tipo di tariffazione potrà in alcuni casi avere degli aumenti significativi, si va nell’ordine del 5 – 10%, 20 in alcuni casi, dove ci sono anche molte assenze e aumenti anche più significativi. Mi viene da dire che un indirizzo politico, che attuato doveva essere una cosa più equa per i cittadini, in realtà si rivela essere per taluni un indirizzo politico sbagliato e quindi evidentemente c’è stato qualcosa che non ha funzionato nella realizzazione. Un’altra cosa che mi viene in mente estremamente semplice e di facile comprensione da parte di tutti le piste ciclabili. Per fare un esempio lampante basti pensare a quelle che sono state realizzate ultimamente nella zona Palasport, nuove, bellissime, ma in realtà non sono piste ciclabili perché appunto le piste dovrebbero essere tali, sono percorsi ad ostacoli, con curve a gomito, con paletti, con oggetti in mezzo e quindi sì, abbiamo aumentato i numeri di metri disponibili su questo territorio di piste ciclabili, ma queste non sono effettivamente delle piste e questo significa che il Comune ha speso male i soldi dei cittadini. Mi viene poi in mente il discorso del Palasport; sappiamo che c’è ancora un debito da 6 milioni di euro che non si capisce bene come e quando potrà essere recuperato, adesso la gestione del Palasport ha presentato alcune difficoltà, ci sarà un bando che deve essere svolto, io ho fatto un’interrogazione dell’inizio di marzo, a tutt’oggi nonostante le ripetute sollecitazioni non ho ancora ricevuto risposta e quindi non sono in grado di capire se l’attuale gestione è una gestione positiva o negativa per il Comune. Quindi mi risulta anche essere difficile poter esprimere un parere sul bilancio nella misura in cui chiedo informazioni, chiedo approfondimenti e questi non mi vengono comunque dati. Un’altra cosa sono i progetti d’impresa, ne abbiamo parlato poche settimane fa in Consiglio Comunale, sui problemi legati a finanziamenti che il Comune dà a fronte di progetti che i privati presentano, progetti che poi non si capisce bene se e come vengano realizzati, il Comune riscontra violazioni da parte di questi soggetti, chiede indietro i fondi, fondi che poi non si capisce bene se vengono restituiti. Allora c’è una gestione non oculata dei fondi del Comune perché se il Comune si impegna per poter creare e realizzare dei progetti e poi tutto il percorso che mette in piedi fa sì che i fondi vadano a enti privati che non sono poi in grado di mantenere le promesse che hanno fatto evidentemente c’è un problema a monte di gestione di questi fondi da parte dell’ente. Abbiamo parlato, per esempio, del canile, la settimana scorsa, in Commissione. E' stato fatto il nuovo bando, e sorvolo sulle modalità con cui si è svolto il bando, per cui meriterebbero degli approfondimenti più seri che in Commissione non sono emersi perché le risposte non sono state date. Io chiesi come mai un indirizzo approvato dall'intero Consiglio comunale, che era quello di acquistare gli alimenti per gli animali attraverso un bando esterno, attraverso una gara esterna, in realtà sia stato disatteso e gli alimenti per gli animali vengono acquistati direttamente dal gestore del canile. In Commissione purtroppo la risposta che ho ricevuto è stata una risposta estremamente fumosa. Mi è stato detto: abbiamo valutato che è meglio così. Sulla base di che cosa, però, non si sa. Io non mi accontento di valutazioni di questo tipo: riteniamo che sia meglio così. Avete fatto uno studio? Avete chiesto preventivi? Sono stati fatti dei raffronti su quello che penderebbe il gestore e quello che eventualmente spenderebbe il Comune mettendo a gara la fornitura? No, non sono stati fatti e quindi anche qui mi risulta un po' difficile. Un indirizzo che era stato approvato all'unanimità in questo Consiglio comunale, disatteso, e non c'è nemmeno una motivazione valida per cui mi si dica: è più conveniente fare acquistare il cibo dal gestore del canile. Scuola, referendum finanziamenti. L'Amministrazione - questo lo spiegai già a suo tempo, ha di fatto blindato per quattro anni i finanziamenti alle scuole private paritarie. Li ha blindati con una convenzione che arriverà direttamente alla fine di questo mandato, sapendo che ci sarebbe stato un referendum e, io aggiungo, ha blindato i finanziamenti temendo l'esito del referendum. E' una gestione oculata del denaro pubblico? Non credo, non credo assolutamente. E' una gestione oculata quella che stiamo facendo sulle scuole? Tutta la diatriba che c'è sulla nuova futura ASP io lo chiamo "un salto nel vuoto" perché in realtà assomiglia più a un "non sappiamo che pesci pigliare, proviamo in una certa maniera" piuttosto che ad una scelta fatta e studiata e pianificata in maniera consapevole. Abbiamo sentito dire di tutto sulle ASP: prima dovevamo fare l'"aspona", poi le due "aspine" poi, non so, forse arriva l'"aspetta" mi viene da dire, perché purtroppo non trovo un percorso che sia coerente e che sia fatto in maniera approfondita e con la cognizione di causa di quello che si vuole andare a fare. Piuttosto mi sembra che si stia andando avanti un po' per tentoni, sulla base di quelle che sono poi le proteste delle persone che saranno coinvolte in questo tipo di cambiamenti, allora si cerca, in base al malumore, di correggere un po' il tiro, senza che ci sia in realtà un'idea precisa di che cosa fare. Abbiamo parlato, sempre in Consiglio comunale, di recente, del nuovo bando sull'illuminazione pubblica, un bando che porterà il Comune a spendere una cifra più elevata rispetto a quello che veniva speso prima, una cifra più elevata con la promessa di avere un impianto di illuminazione  tecnologicamente più avanzato e con la promessa che il canone che il Comune andrà a pagare sarà un canone che si andrà a ridurre nel tempo nella misura in cui il Comune stesso sostituirà le lampade attuali con quelle a risparmio energetico. C'è però un problema, un problema che io ho già sollevato in Commissione, che è questo: il Comune può mettere tranquillamente a bilancio la spesa per la sostituzione dei bulbi dell'illuminazione, il problema però qual è? Noi abbiamo un bilancio che è una coperta corta che tiriamo da una parte e tiriamo dall'altra e puntualmente ci sono problemi legati a spese improvvise: o c'è il terremoto, o c'è la neve, adesso, non so, arriveranno le esondazioni, per cui ci si ritrova sempre a dover recuperare soldi per far fronte a delle emergenze.  E se poi quei soldi che abbiamo messo a disposizione per migliorare la nostra illuminazione non potranno più essere utilizzati, ci ritroveremo ad avere un'illuminazione fatiscente, una retta altissima da pagare per la convenzione che abbiamo fatto e saremo "becchi e bastonati". Piano sosta: anche qui si apre un'altra voragine. Nel momento in cui è stata fatta la fusione ATC-FER per dare origine a TPER, dalla parte dei banchi dell'opposizione sono state sollevate più volte rimostranze, dubbi, perplessità; si è cercato in tutti i modi di spiegare all'Amministrazione quali potevano essere i potenziali pericoli che potevano nascere da questo tipo di fusione. Purtroppo molte cose che sono state prospettate si sono poi verificate, abbiamo visto tutta una serie di problemi che si sono realizzati. Quindi come si può dare fiducia nel momento in cui, nonostante uno ponga dei dubbi, ci si rende conto che la Giunta va avanti lo stesso? Tristemente viene da dire: avevamo ragione. Un altro punto interrogativo sempre sul modus operandi che a me lascia sempre molto perplessa: abbiamo votato per rimettere in piedi un Centro di accoglienza notturno perché l'attuale non è più utilizzabile. Perfetto, ottimo indirizzo politico, ma un indirizzo politico che noi abbiamo votato al buio non sapendo esattamente qual è il progetto politico poi che nascerà, a parte un'infarinatura della serie: sarà ubicato là, pensiamo che sia fatto così. In Commissione ci è stato candidamente detto: il progetto preciso del Centro notturno lo sapremo nel momento in cui verrà fatto il bando. Allora non si può pensare di destinare dei soldi per la realizzazione di un progetto che è solamente un'idea, chiedendo completa fiducia all'Amministrazione, per poi scoprire, nel momento in cui viene fatto il bando, come verrà fatto. Io penso al bando che è stato fatto per la fornitura per il Piano neve quando ci siamo ritrovati con un bando che era conveniente fino a quattro nevicate, ma poi non era stato calcolato che se avesse nevicato tanto, non veniva considerato un prezzo in base alla quantità consumata, ma un prezzo semplicemente orario. Ora tutti sanno che più aumenta la quantità, più si può chiedere uno sconto. Noi, invece, molto ingenuamente mi viene da dire, avevamo un contratto che, fatte tot ore, che facessimo dieci o che ne facessimo cinquanta di ore extra capitolato, spendevamo sempre uguale e quindi ci siamo ritrovati a sostenere una cifra estremamente significativa. L'IMU, la TARES sono altre tasse, altri temi che abbiamo affrontato e che stiamo affrontando in questo Consiglio comunale, che porteranno comunque ad un aumento della pressione fiscale nei confronti dei residenti del Comune di Bologna che io ritengo iniqua. Non perché le tasse mi piacciono, non mi piacciono in sé e per sé. Io ritengo che una tassa non sia giusta o ingiusta, ma sia equa o non equa. Bisogna, come posso dire, verificare all'interno di un panorama molto più ampio. Quello che io posso dire è che queste due tasse, per come sono state gestite all'interno di questo contesto, nel Comune di Bologna, non sono state gestite in maniera equa. Nel momento in cui abbiamo discusso l'IMU rimasi esterrefatta da alcuni indirizzi dove questa Giunta voleva comunque far pagare una percentuale aggiuntiva alle persone che risiedono loro malgrado in case di cura in maniera temporanea nonostante fossero proprietarie di appartamenti. Già solo questo secondo me è un approccio iniquo per cercare di ottenere il pagamento di quella tassa. Sui T-Days potrei andare avanti all'inverosimile. Io sono assolutamente favorevole a una pedonalizzazione del centro; è positivo, è fondamentale valorizzarlo, è fondamentale renderlo accessibile, è fondamentale renderlo fruibile, bello. E' il nostro "giardino" il centro di Bologna, è il "giardino" della città. Il problema, però, è che i T-Days, per come sono stati strutturati, con una sorta di mobilità spezzatino che ogni qualche giorno cambia a seconda che sia sabato, domenica, lunedì eccetera, diventano una cosa difficilmente fruibile. Chi è abituato a prendere l'autobus si trova comunque spiazzato perché ogni volta deve ricordarsi se è sabato o se è lunedì, a seconda del giorno e dell'orario, se è festivo o feriale, e deve ricordarsi se un autobus o meno gira. Questo credo, fra l'altro, che giochi ad estremo sfavore proprio anche dell'intera città perché se io penso ad un turista che viene qua e vuole visitare un museo, deve capire, a seconda del giorno, se può utilizzare o meno l'autobus, i piedi, il taxi o se deve rassegnarsi e cercare di capire come fare. Per cui io credo che non basti avere delle buone idee, non basti approvare delle buone idee per dire: sì, stiamo facendo bene. Anzi, credo che magari uno può avere anche delle idee che possono essere discutibili, ma se la realizzazione in realtà si dimostra essere una realizzazione valida per la città, allora, a questo punto, mi viene da dire: è una buona cosa. Invece noi ci ritroviamo purtroppo di fronte a slogan, ad idee che possono essere condivisibili ma che nella realizzazione, in realtà, spesso e volentieri lasciano, ahimè, tristemente a desiderare. E bisognerebbe ricordarsi che queste realizzazioni hanno un costo per la collettività, sono soldi dei cittadini che andrebbero, come posso dire, spesi e trattati con estrema accuratezza proprio perché stiamo gestendo risorse che altri ci affidano."

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