21 giugno 2013

Su Italia 7 ho discusso della situazione politica attuale e dell'evoluzione del M5S

Su Italia 7 abbiamo discusso di come sta evolvendo la situazione politica generale e il M5S in particolare (puntata integrale).


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Giornalista: "...torniamo ad occuparci di politica, e lo facciamo con la situazione, tutta interna al M5S...sapete no, al centro l'espulsione della senatrice bolognese Adele Gambaro, l'assemblea ha votato per la sua espulsione e adesso l'ultimo verdetto in sostanza è demandato alla rete, quindi gli attivisti del movimento sono chiamati a giorni ed esprimersi sul web per decidere se la senatrice dovrà essere cacciata oppure no, colpevole secondo appunto il gruppo, lo zoccolo duro del M5S, di avere criticato i toni di Beppe Grillo quando si era espresso riguardo al Parlamento definendola "un'aula maleodorante" e questa critica non è piaciuta.
Di questo oggi parliamo, e di altro, con chi già in passato ha ricevuto l'anatema, la bolla, possiamo chiamarla in questo modo, di Beppe Grillo, Federica Salsi, consigliere comunale, buongiorno e bentrovata.
Allora, ora lei fa parte del Gruppo Misto se non sbaglio?"

Federica Salsi: "Esatto"


Giornalista: "Lei è stata praticamente liquidata non con un'assemblea, con la decisione degli attivisti sul web, ma con un semplice post, no, di Beppe Grillo sul blog?"

Federica Salsi: "Si, prima mi era arrivata, mi era stata anticipata per email la raccomandata dello studio dell'avvocato Montefusco, quello che segue il blog di Grillo, dove appunto mi si invitava a non utilizzare più il logo del M5S per via delle mie esternazioni non molto gradite a Grillo"

Giornalista: "Se la senatrice Adele Gambaro è stata, così, definita colpevole per aver appunto osato criticare il leader, e se è stato il suo un atteggiamento definito grave, forse ancor meno il suo perché lei aveva semplicemente deciso di partecipare a una trasmissione televisiva, Ballarò, ritenendo di essere libera in questo senso no? Di poter andare lì e spiegare no?"

Federica Salsi: "Si, diciamo che la partecipazione alla trasmissione è stata il la nel senso che Grillo non ha gradito questa partecipazione e il giorno dopo mi ha attaccata con un post abbastanza sgradevole; in seguito io ho avuto una visibilità mediatica estremamente elevata e quindi qualsiasi cosa dicessi, qualsiasi critica facessi veniva comunque amplificata dai media nazionali, e quindi questo ha pesato, per cui se io prima facevo delle critiche ma rimanevano chiuse nell'ambito locale, nell'ambito bolognese e quindi avevano un peso relativo, nel momento in cui la mia figura ha avuto una visibilità nazionale quello che dicevo era di carattere nazionale, soprattutto avvicinandosi poi alle elezioni politiche nazionali le critiche erano anche relative al metodo con cui si stava portando il movimento alle elezioni, diventavano ancora più importanti."

Giornalista: "Perché secondo lei questa paura di far andare gli attivisti o comunque i candidati, in questo caso meglio di attivisti, del M5S in televisione? Non so, non gli si concede abbastanza intelligenza da potersi gestire da soli, abbastanza capacità? Cioè secondo lei c'era una paura di fondo che qualcosa potesse sfuggire di mano o no?"

Federica Salsi: "Si, le paure in realtà secondo me sono diverse, non saprei dire quale gioca di più in ordine rispetto ad un'altra: sicuramente c'è una volontà di mantenere assolutamente centrale il blog di Grillo; tutto il traffico delle persone, dei media, di chi comunque è interessato al M5S viene convogliato sul blog, e quindi utilizzare media divesi significa spostare l'attenzione in altri luoghi, luoghi che Grillo e Casaleggio non possono controllare perché loro hanno il controllo della rete attraverso il blog ma televisioni e giornali non li controllano; allo stesso tempo convogliando il traffico sul blog c'è sempre il grosso punto interrogativo del valore economico che ha quest'operazione perché ricordiamoci il blog di Grillo ha delle pubblicità, ha un sistema remunerativo perché nel momento in cui uno decide di fare pubblicità su quel sito paga soldi e quindi più persone accedono al sito, più il valore aumenta più le pubblicità sono visibili e quindi c'è da chiedersi effettivamente se il fatto che il blog che è l'house organ del movimento sia così centrale sia solamente dettato dal fatto che è il luogo istituzionale del Movimento 5 Stelle oppure se non c'è un motivo diverso che potrebbe essere anche quello economico. Ma di questo non si sa nulla perché nel momento in cui è stata chiesta trasparenza su questi conti non è mai stata fatta."

Giornalista: "È un po un paradosso in questo senso cioè il movimento che nasce chiedendo trasparenza anzi richiamando la politica la trasparenza e all'onesta però poi quando al movimento ad essere messo al centro per questioni di trasparenza e di democrazia le cose cambiano."

Federica Salsi: "È un paradosso"

[...]

Federica Salsi: "Sul discorso dei rifiuti mi viene da dire forse è una delle poche cose su cui si riesce a lavorare in maniera effettivamente costruttiva a livello nazionale, molto lentamente perché effettivamente c'è il sistema dell'incenerimento che ormai è ampiamente consolidato però forse è una delle poche cose del programma del Movimento 5 Stelle che si riuscirà, secondo me, a fare un lungo periodo. Sul resto è vero i toni utilizzati ultimamente soprattutto nell'ultimo anno e mezzo da Grillo attraverso il blog sono toni da campagna elettorale che richiamano molto le modalità della Lega dell'inizio. Secondo me c'era una base diversa, un substrato diverso che portava avanti determinate istanze, poi adesso vedendo come vanno le cose con le espulsioni, con questo verticismo probabilmente alcuni metodi
forse un po' possono anche ricordare... Però bisognerebbe fare un'analisi abbastanza approfondita perché in realtà si parte da presupposti diversi."

Giornalista: "I toni cioè Grillo ha detto riferendosi al Parlamento 'è tomba che maleodora'. Boldrini ha detto, la presidente della camera, 'offese le istituzioni'. Non credo che la critica principale sia rivolta ai contenuti del movimento perché possono essere anche condivisibili ma i toni che comunque continuano ad accendersi sempre di più, insomma toni che arrivano anche non dico la violenza fisica ma sono come delle vergate a chi cerca di opporsi."

Federica Salsi: "Si io confesso che questo tipo di linguaggio mi preoccupa, mi preoccupa perché se fino a tre o quattro anni fa quando comunque Grillo dalla piazza  criticava giustamente tutta una serie di problemi italiani, venivano comunque utilizzati dei toni sempre pittoreschi, a volte anche violenti a volte anche duri, però non erano dei toni di attacco personale, di incitamento, come posso dire, a me viene da pensare all'odio; adesso in questo momento tutta la comunicazione, che parte dal blog di Grillo e da Grillo stesso, sta assumendo un tono molto violento, ed è un problema perché continuando ad agitare, a cercare di colpire la pancia, a cercare di colpire l'emotività delle persone, le derive possono essere poi anche pericolose, per cui additare il Parlamento che, per carità, negli ultimi 20 anni ha dimostrato di essere un contenitore non in grado di governare il paese, tenta sempre l'ennesimo attacco, l'ennesima critica non costruttiva, perché non è il problema del Parlamento, il Parlamento in se e per se è un'istituzione democratica; il problema è chi lo sa e come lo usa."

[...]

Federica Salsi: "Per quanto riguarda il discorso della violenza, mi sono avvicinata alla politica perché non credevo che fosse credibile la politica degli ultimi 20 anni e quindi ho deciso di scendere in politica. Toni violenti: a me non risulta che le altre forze politiche inveiscano in maniera, come posso dire, diretta nei confronti comunque dei loro esponenti; io mi riferisco a questo tipo di violenza, la violenza che incita le persone quasi alla fustigazione nella pubblica piazza, e questo è quello che sta avvenendo."

Giornalista: "Sta avvenendo no? Ho letto alcuni post sulla pagina pubblica Facebook della senatrice Adele Gambaro, uno diceva 'i traditori come voi verranno perseguiti dal tribunale del popolo, insomma anche discorsi un po' farneticanti, cioè nel senso...va bene un sentimento di rivolta, di rinnovare la politica italiana, però a mio avviso e da chi come me che raccoglie un po' i fatti e cerca di metterli assieme per avere una visione d'insieme, sembra che la situazione stia degenerando e assumendo toni abbastanza preoccupanti."

Federica Salsi: "Si, anche perché poi chi si ritrova all'indirizzo di queste critiche, chiamiamole critiche ma in realtà sono state non troppo eleganti, si ritrova anche in una situazione di pericolo, di potenziale pericolo; io nel momento in cui  sono stata al centro di tutta la faccenda mi sono ritrovata anche con delle minacce di morte..."

Giornalista: "Minacce pesanti vero?"

Federica Salsi: "Minacce pesanti, a parte tutta una serie di epiteti poco eleganti, ma anche minacce pesanti per cui alla fine casa mia è diventato un obiettivo sensibile, le forze dell'ordine la controllano, periodicamente passano, quindi uno dovrebbe anche pensare alla conseguenza di determinate azioni perché nel momento in cui uno lancia attraverso il web un anatema contro una persona deve anche pensare a quello che succede a quello che scatena dopo, perché c'è una grossa responsabilità...le piazze noi sappiamo benissimo che si agitano e si infiammano con poco e quindi dare il la quando si ha un impero mediatico come quello di Grillo diventa pericoloso."

Giornalista: "Non è un caso l'annuncio e poi l'immediato ritiro di quella che è stata definita la marcia su Roma subito dopo la bocciatura di Rodotà alla Presidenza della Repubblica e anche su questo poi si è aperta una parentesi, attacchi violenti diretti verso la persona di Rodotà perché prima era stato considerato il salvatore, l'ha definito così Grillo, un uomo di 80 anni ma comunque progressista e innovatore eccetera, poi nel momento in cui anche Rodotà si è limitato a sollevare qualche critica dicendo solamente che il web non basta, da lì è diventato un ottuagenario riscoperto che è stato in frigorifero, riscoperto, miracolato eccetera.
Sono tutti, secondo lei, miracolati quelli che entrano nelle grazie del duo Grillo-Casaleggio?"

Federica Salsi: "Mah sono miracolati...si, sono miracolati perché in questo momento il M5S assomiglia di più a una religione piuttosto che a una forza politica; le persone che vi si avvicinano lo fanno perché credono fondamentalmente nella figura di Grillo e quindi hanno un approccio ai limiti del fideismo religioso e quindi chi entra nelle loro grazie è miracolato."

Giornalista: "Addirittura l'altro giorno l'altra deputata che rischia anche lei di essere cacciata, Paola Pinna, si è lasciata andare in un'intervista alla trasmissione Piazza Pulita, dicendo che all'interno del gruppo parlamentare, quindi di Camera e Senato, ci sono due fazioni, i dissidenti e i talebani, cioè quelli più vicini al leader Beppe Grillo e quindi i più integralisti."

Federica Salsi: "Si è cosi è cosi, alla fine in realtà c'è secondo me anche un terzo gruppo che sono, come posso dire, i disorientati, che non hanno ancora ben capito secondo me dove sono capitati [...] Ci sono persone che hanno una loro testa, la utilizzano e quindi si sono sempre resi conto, fin dall'inizio, che alcune cose non erano corrette, questo non vuol dire non condividere un progetto politico, non condividere le idee che propone, però significa essere consapevoli dei limiti che ci sono e cercare di lavorare per cambiarli; il problema qual è? Che chi cerca di lavorare per cercare di cambiare queste cose viene sistematicamente buttato fuori e quindi è un grosso problema.
E' arrivato un sms che parlava appunto di tradimenti...in realtà non è un discorso di tradimenti, oppure dire le cose ci andavano bene e adesso non ci vanno più bene, ci sono cose...io fin dal 2008, nel momento in cui è stato fondato da Grillo il M5S, ho posto delle critiche sempre in maniera pubblica, sempre ai diretti interessati; quando al Teatro Smeraldo lui diede l'annuncio di questo movimento, io fui firmataria, tra tutta un'altra serie di altre presone, di un documento in cui si chiedeva di non andare avanti in maniera unilaterale nella costituzione del movimento perché il problema era proprio quello, doveva essere una cosa creata insieme; noi ci siamo trovati invece con il logo già pronto, il non-statuto già pronto, con tutto già fatto."

Giornalista: "Secondo lei che ruolo ha giocato, forse se ne parla poco anche nei talk show quando si fanno degli incontri di questo tipo, il ruolo della Casaleggio Associati?"

Federica Salsi: "Il ruolo della Casaleggio Associati è un ruolo fondamentale..."

Giornalista: "Sembra che tutto sia nato così per caso dal basso come si vuole fare credere, insomma dai vari meetup locali però..."

Federica Salsi: "Andiamo a vedere come sono nati i meetup."
[...]

Giornalista: "Federica Salsi mi diceva che voleva rispondere ad un sms che era arrivato e che richiamava l'attenzione a un suo presunto accordo che lei ha firmato con Grillo. E' vero?"

Federica Salsi: "Allora, quello che noi abbiamo sottoscritto nel momento in cui ci siamo candidati come consiglieri comunali, era un impegno a dichiarare che non avremmo svolto più di un mandato elettorale, perché con il M5S due mandati e poi basta, avere il casellario penale immacolato e di non essere mai iscritti ai partiti: questo è quello che noi abbiamo dovuto sottoscrivere, non c'erano impegni di altro tipo, e il programma ovviamente elettorale che noi abbiamo scritto con i cittadini e fa parte della documentazione che abbiamo depositato come lista civica."

Giornalista: "Era specificato di partecipare o non partecipare in TV piuttosto che..."

Federica Salsi: "Non c'era nessuna indicazione, anzi durante la campagna elettorale del 2011 per le comunali, Grillo a Bologna in un'assemblea di fronte a 70 o 80 persone disse 'andate nei talk show', fu proprio molto preciso 'vi chiameranno nei talk show voi andate decisi, non preoccupatevi, il movimento deve essere conosciuto quindi andate'...talk show, non televisione in senso generico: talk show; di fronte a me, io ero seduta qua e Grillo era li."

Giornalista: "Quindi qualcosa è cambiato insomma, può essere che a un certo punto abbiano pensato che la cosa potesse sfuggire di mano? Cioè che il controllo centrale potesse..."

Federica Salsi: "Certo, finché il movimento aveva bisogno di farsi conoscere allora dicevano cercate e andate. Nel momento in cui..."

Giornalista: "...sono cominciate le prime, forse, critiche, i primi lampi di..."

Federica Salsi: "Si ma anche nel momento in cui alcune persone hanno acquisito, da un punto di vista politico una certa importanza, penso al consigliere regionale Giovanni Favia, hanno acquisito importanza politica e allo stesso tempo visibilità mediatica, questo non andava più bene, non andava più bene perché c'erano due problemi di questo tipo: uno, quella persona avrebbe potuto acquisire una capacità di leadership che poteva entrare in concorrenza con Grillo e quindi non andava bene, dall'altra parte il problema era se questa persona acquisisce visibilità su media che non sono la rete, se poi ha un suo seguito come la controlliamo?"

Giornalista: "E questo ci rimanda al discorso che avevamo toccato prima della pubblicità, cioè come sono nati i meetup? Cioè il ruolo della Casaleggio Associati dietro..."

Federica Salsi: "Il ruolo della Casaleggio Associati è fondamentale: io uno degli errori che ho fatto e non mi vergogno a dirlo, è stato quello di sottovalutare il ruolo di Casaleggio; io ho sempre pensato che ci fosse un comico, Grillo, con un professionista della comunicazione al suo servizio per aiutarlo a veicolare i suoi contenuti; in realtà è sempre stato il contrario, ovvero un comico prestato ad un'azienda di marketing come testimonial. 
Ed è nato proprio tutto da un progetto di Casaleggio; Casaleggio nel momento in cui ha proposto a Grillo di mettere in piedi il blog aveva già un progetto politico in testa, tanto è vero che i meetup non sono nati in maniera spontanea: il primo è stato aperto a Milano da un dipendente della Casaleggio Associati, e al primo incontro fisico tra le persone c'era presente Gianroberto Casaleggio, Davide Casaleggio, questo dipendente della Casaleggio, per cui io mi chiedo quanto di spontaneo ci fosse in tutto questo? Per carità tutto legittimo nel senso che uno può avere un progetto politico da portare avanti, però me lo spieghi, me lo dici: 'guardate vogliamo mettere in piedi questa cosa, stiamo testando, stiamo provando questa piattaforma, vediamo come funziona e c'è Casaleggio che porta avanti da un punto di vista organizzativo questa cosa'. In realtà il frontman è sempre stato Grillo che ha sempre dichiarato come un'iniziativa assolutamente nata dal basso, di questi meetup che si riuniscono spontaneamente, in realtà, se i secondi meetup sono nati in maniera spontanea, il primo, la genesi di tutto quanto, che ha dato il la, era una strategia pianificata a monte da un'azienda che, ripeto, fa comunicazione su internet in maniera massiccia e manipolatrice attraverso gli influencer...c'è scritto sul sito internet, c'è un post con scritto 'influencer' e quello che fanno in rete cioè influenzano l'opinione pubblica, quindi..."

Giornalista: "Ci possono essere secondo lei, che ne so, degli infiltrati anche nel blog, che possono comunque alimentare o scatenare dei linciaggi mediatici chiamiamoli così, comunque concentrare attacchi su una persona, delegittimare..."

Federica Salsi: "Si sicuramente, perchè fa parte della strategia utilizzata dall'agenzia di marketing pilotare il consenso per dirigere una discussione in un senso piuttosto che in un altro. Allora se Grillo e questo post riceve diverse critiche sotto nei commenti, dopo un po' incominciano le persone che delegittimano i commenti critici che sono stati fatti sopra in modo da spostare di nuovo l'opinione su quello che è [...] del blog insomma."

Giornalista: "Ecco, tutto iniziò con il famigerato fuorionda di Giovanni Favia che sosteneva che nel movimento non c'era democrazia; alla fine però queste epurazioni queste espulsioni in sostanza confermano quello che lui ha detto, anche se non sapeva di essere ripreso o comunque magari si è lasciato andare eccetera..."

Federica Salsi: "Io all'epoca mi ricordo che rimasi perplessa da quello che disse Favia perchè io avevo conoscenza di quella che era la realtà locale di Bologna, dove in una certa misura noi avevamo sempre operato in maniera molto indipendente, il programma l'avevamo scritto con i cittadini, le regole ce le eravamo costruite in maniera molto partecipata e democratica come il programma.
In realtà Favia all'epoca probabilmente aveva una visione più ampia di quello che era il movimento proprio per il ruolo che aveva e quindi aveva probabilmente già capito tutta una serie di cose..."

Giornalista: "Era considerata la punta di diamante in sostanza, comunque era molto vicino a Grillo comunque un riferimento insomma."

Federica Salsi: "Tra l'altro la cosa buffa, in realtà poi è drammatica, nel momento in cui si è andati alle regionali nel 2010, Favia era consigliere comunale, Grillo all'epoca non si preoccupò di proporlo come candidato presidente per la regione Emilia Romagna e tutti furono d'accordo e andò bene agli attivisti la proposta di Grillo.
Adesso quando si candidò con Ingroia, le stesse persone che all'epoca accettavano il fatto che mentre lui aveva un mandato in corso si candidava per un altro, lo hanno duramente criticato per questa sua scelta; per cui che cosa è cambiato?  Prima era nelle grazie di Grillo e quindi hanno sostenuto questa proposta di Grillo nonostante avesse lui un mandato in corso. Quando Favia non è stato più nelle grazie di Grillo allora non andava più bene il fatto che fosse consigliere regionale e allo stesso tempo candidato alle politiche e quindi è stato duramente attaccato. Ed è lo stesso 'due pesi due misure' che è stato utilizzato con la Gabanelli, con Rodotà, cioè finche sei nelle grazie del capo...appena ti disallinei o provi a criticare automaticamente cambia l'opinione pubblica."

Giornalista: "Anche perchè noi sembra che stiamo parlando di persone che abbiano commesso chissà quale reato e detto chissà quali amenità, però dentro non ci sono ne offese personali, ne calunnie, c'è solo chi dice 'secondo me forse questa cosa potrebbe essere gestita diversamente' oppure, che ne so, definire l'aula del Parlamento una tomba maleodorante e non vedo quale differenza, se non quella consegnata alla storia del discorso di Mussolini del bivacco 'potevo trasformare quest'aula sorda e grigia in un bivacco di manipoli', ovviamente mantenendo le debite diversità, però nei toni accesi, nei toni violenti; stiamo parlando di persone che semplicemente hanno alzato la mano per criticare per apportare una critica costruttiva."

Federica Salsi: "A me viene in mente, mi è venuto proprio un flash, quando ci fu qualche anno fa il congresso del PD e la Serracchiani fece quell'intervento durissimo contro Franceschini e tutto il PD. Lei non è che è stata cacciata, è stata applaudita e sulla base delle critiche che lei ha portato avanti comunque è nata una discussione molto ampia all'interno del PD; questo all'interno del M5S purtroppo non è stato possibile. Chi si è permesso molto meno a livello di critica nei confronti del movimento e dei suoi leader, è stato prima linciato e in seguito cacciato."

[...]

Giornalista: "...inizialmente l'invettiva grillina era divertente, o comunque abbastanza divertente; poi pian piano ha assunto toni sempre più accesi, sempre più violenti che si sono poi estesi anche agli attivisti in questo caso, anche ai parlamentari, non tutti per fortuna, una certe spocchiosità e arroganza nel modo di porsi con la stampa, soprattutto quella italiana. Perché secondo lei? Non è controproducente?"

Federica Salsi: "Io credo che sia estremamente controproducente, anche perchè si è visto nel momento in cui il M5S ha avuto con i parlamentari una visibilità nazionale: il fatto di non essere mai andati in televisione, non avere mai rilasciato interviste, l'essere sempre stati, come posso dire, segregati, ha fatto si che si scatenasse la caccia al grillino e questo ha avuto l'effetto esattamente contrario per cui mentre si cercava, non lo so, di capire cosa stava succedendo e di conoscere queste persone, che è legittimo, dopo alla fine qualsiasi cosa venisse detta o fatta anche un'occhiata di traverso veniva riportata dalla stampa; in questo secondo me la stampa ha avuto una grossa responsabilità perchè poteva scegliere se fare passare dei contenuti di un tipo piuttosto che di un altro e si è innescato un gioco perverso. Da nessuna notizia si è passato a prendiamo quello che capita e lo spiattelliamo sulla stampa. Qualsiasi commento su facebook, mi piace, qualsiasi cosa diventa una notizia."

Giornalista: "Questo avrebbero dovuto saperlo però."

Federica Salsi: "Avrebbero dovuto saperlo però qui si va a monte, nel momento in cui tu acquisisci una visibilità nazionale e una importanza politica nazionale, come devi comportarti, anche perchè qualsiasi cosa tu dici o fai diventa di dominio pubblico."

Giornalista: "Certo, anche perché io credo sempre nel rispetto tra le persone, soprattutto quando si parla di un rappresentante del popolo italiano, in questo caso un parlamentare; ovviamente questo è un discorso trasversale, M5S, PD, PDL, Lega e altri partiti, soprattutto quando si parla con la stampa che è il mezzo di comunicazione tra quello che succede a palazzo e i cittadini, anche qui sicuramente arriveranno sicuramente migliaia di critiche dei grillini perché la stampa è corrotta, la stampa manipola...però vabbè non tutta la stampa è così...prendiamo chi cerca di fare onestamente il proprio lavoro e quindi di raccontare i fatti come sono, io vado li ad intervistare per la prima volta, ad esempio, il deputato di turno il senatore grillino, chiedendo cosa intendono fare, e la risposta è, come ho sentito in varie interviste, 'andate a leggerlo sul blog'. 
E' una risposta sinceramente del piffero...non è vado a leggerlo sul blog; tu mi rispondi, poi mi potrai criticare, Salsi mi corregga se sbaglio, se la domanda è stupida o meno, però una risposta credo che sia dovuta."

Federica Salsi: "Certo, anche perchè nel momento in cui un parlamentare, un consigliere viene letto, adesso a prescindere dal fatto che a livello nazionale non ci siano le preferenze e non sempre uno riesce a scegliere i suoi rappresentanti, però non ha eletto Grillo, non ha eletto il movimento, sono elette le persone che andranno a rappresentare i cittadini nelle istituzioni ed è giusto che queste persone poi si confrontino."

Giornalista: "Sgarbi in un'intervista aveva sollevato...aveva dato questa analisi del M5S, del fenomeno 5 stelle, perché il 25%, come ricordava anche una delle telefonate, non è assolutamente poco. Anche il M5S è in sostanza un partito di non eletti, perché tutti i voti sono stati catalizzati e sono stati dati guardando Beppe Grillo che è l'unico a non essere in parlamento, poi di riflesso sono ricaduti nelle liste perché questa è la legge che ci ritroviamo, però il faro è Beppe Grillo."

Federica Salsi: "Il faro è Grillo, il faro è Grillo e infatti le persone hanno votato M5S in base alla credibilità che ha Grillo; quando poi sono stati eletti in Parlamento, dopo si è visto il risultato delle amministrative: la leadership di Grillo, la capacità la credibilità di Grillo è stata messa in discussione perchè i parlamentari in Parlamento purtroppo non sono riusciti a dimostrare il valore al di sopra delle aspettative che avevano annunciato e a livello locale, quando hanno potuto scegliere, gli elettori, i loro rappresentanti, non hanno premiato il M5S. Questo cosa significa? Che la credibilità di Grillo non è stata più sufficiente a garantire che quelle persone che metttevano la faccia, illustri sconosciuti, fossero effettivamente meritevoli di voto."

Giornalista: "Secondo lei si aspettavano un successo così grande? Forse anche questo può avere inciso nella difficoltà di gestione di 164 e rotti parlamentari." 

Federica Salsi: "Grillo e Casaleggio non si aspettavano assolutamente un successo di questo tipo e hanno avuto un consenso che non sono stati in grado di gestire. Per questo poi hanno fatto di tutto per cercare di rimanere all'opposizione, perché non avrebbero avuto la capacità, proprio perchè essendo la prima esperienza, per poter fare qualcosa di diverso dall'opposizione, e non hanno saputo gestire questo potere che hanno avuto, questo potere politico. Il problema qual è, che questo potere che hanno avuto, questa percentuale così alta che hanno avuto, l'hanno avuta non tanto per meriti propri del movimento e delle persone, ma l'hanno avuta per i demeriti della classe politica nazionale che gliel'ha servita su un piatto d'argento, molti voti di protesta, molte persone hanno votato M5S senza avere un'idea precisa di quello che stavano votando, semplicemente PD e PDL erano invotabili."

Giornalista: "E' vero che lei dopo essere stata diffidata dall'usare il nome e il logo del M5S e quindi essere stata in sostanza espulsa, in Consiglio Comunale è stata lasciata sola nel banco, insomma è stata isolata."

Federica Salsi: "Sì sono stata isolata, è stata una scena molto triste e anche molto violenta. Si stavano discutendo due ordini del giorno proposti da colleghi consiglieri, uno di solidarietà nei miei confronti e uno di condanna dei toni violenti che avevo subìto e nel momento in cui c'era questa votazione i miei due colleghi si sono alzati e sono andati via; poi la cosa buffa è che hanno votato favorevolmente alla condanna dei toni violenti ma nello stesso tempo mi voltavano le spalle quindi voglio dire..."
Giornalista: "Quindi hanno confermato insomma l'espulsione...erano d'accordo con l'espulsione. La Gambaro per caso l'ha sentita? "

Federica Salsi: "Alla Gambaro io ho mandato un paio di ...ci conosciamo perchè lavoravamo sul territorio, è di Bologna, quindi non posso dire che ci frequentassimo abitualmente però era una persona presente attiva sul territorio, si è sempre data da fare in maniera silenziosa ma pragmatica e pratica. Le ho mandato un paio di sms di solidarietà perchè quello che le stava succedendo ricordava molto quello che avevo subito io però non ci siamo sentite."

Giornalista: "Secondo lei quale potrà essere da adesso in avanti il futuro del M5S, cioè come potrà mutare ancora?"

Federica Salsi: "Mutare secondo me non muta, può solo implodere..."

Giornalista: "Ah ok, quindi lei vede un'implosione?"

Federica Salsi: "Io guardando anche il post che ha fatto ieri su Civati, voglio dire, definito un cane da riporto...a prescindere da quello che viene detto in quel post, è proprio la comunicazione che ne viene fatta, è un tipo di comunicazione secondo me lesiva per il movimento, perchè si continua sempre e solo ad accendere alcuni toni che secondo me sono sostenuti solo da una minima parte di integralisti; se il movimento volesse veramente evolvere, Grillo e Casaleggio dovrebbero cambiare completamente la gestione del movimento e il tipo di comunicazione. Finchè fanno quel tipo di post loro fanno allontanare tutti gli elettori che gli hanno dato un voto di protesta..."

Giornalista: "Secondo lei si vogliono circondare solo di fedelissimi, cioè di pasdaran come sono stati definiti pronti a combattere a tutti i costi..."

Federica Salsi: "Si, l'impressione che ne ho è questa, poi che sia questo il loro intento non lo so però guardando quello che succede, si."

[telefonate di ascoltatori]

Giornalista: "Salsi un'ultima battuta anche su queste telefonate?"

Federica Salsi: "Mah mi sembra un paradosso trovarmi adesso a difendere Grillo; allora in realtà lui quando, riferendomi al comizio del 2011 in piazza, lui non diede del busone a Vendola, lui salutò la piazza dicendo 'at salut buson' perchè lui ogni volta che andava in una città salutava la piazza in maniera...poi il caso ha voluto, sicuramente dal punto di vista politico non è stata una gran genialata, che dopo sullo stesso palco a distanza di poche ore salisse Vendola, per cui la questione è stata in quella maniera strumentalizzata e ci siamo tutti distaccati spiegando però che non era un'offesa diretta a Vendola ma era un modo di Grillo di salutare la piazza...purtroppo continua a venire fuori questa cosa in maniera in questo caso molto strumentale. Riguardando il video si capisce benissimo come sono andate le cose."

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