A fine
maggio Panorama
pubblica un articolo che pone l'attenzione su come il Comune di Bologna
eroghi contributi economici ad aziende che ne fanno un uso "poco
ortodosso", tanto che il Comune stesso ne ha chiesto la restituzione. Ma,
sempre lo stesso Comune, continua ad erogare contributi allo stesso soggetto
per altre iniziative. Come è possibile tutto questo?
Preparo quindi una
domanda di attualità per chiedere delucidazioni. La
risposta dell’Assessore apre ulteriori scenari infatti non è normale che
l'Amministrazione si prodighi tanto per erogare dei fondi per la realizzazione
di progetti e poi puntualmente questi fondi vengano ritirati. Qui
un analisi più dettagliata della risposta che ho ricevuto. Ho preparato
quindi un’interpellanza (leggila cliccando qui) per capire quali sono i progetti che queste aziende
presentano e che il Comune decide di finanziare. E per capire quali siano le
violazioni che il Comune ha riscontrato da parte di questi soggetti. La risposta dell'Assessore (clicca qui per leggerla) delinea un quadro grave e preoccupante. Le violazioni riscontrate sono molteplici, ad esempio lo stesso bene risultava essere finanziato più volte dal Comune, dato che erano aziende diverse a chiederne il finanziamento. Oppure la produzione di documenti non veritieri sulle spese di gestione. Inoltre come può il Comune elargire così facilmente fondi pubblici a progetti veramente fantasiosi come "merchandising per locali di musica dal vivo" oppure "guide multimediali su supporto usa e getta"?
Stay tuned...
Leggi anche:
Mercoledì, 26 giugno 2013 - 10:15:00
di
Antonio Amorosi
"Bologna - Uno dei progetti finanziati nel caso Vitruvio prevede “l’utilizzo
di una macchina per la risonanza magnetica al fine di analizzare e
rendere più incisivo il linguaggio della politica”.Novità sul caso
esploso qualche settimana fa. Le società allo scoperto. Le società
finanziate dal Comune tra cui una che “misura i sentimenti”, intestate a
collaboratori di Vitruvio e che sembrano fare capo sempre ad unica
persona, sono al centro del caso. La risposta dell'assessore Monti,
attività produttive, alla consigliera Federica Salsi svela nuovi
inquietanti retroscena e conferma le accuse. I PARTICOLARI E I DOCUMENTI"
Giovedì, 27 giugno 2013 - 02:19:00
di
Antonio Amorosi
"Se per molti imprenditori pende sulla testa una tassazione che può arrivare anche al 70% per altri, come a Bologna, a pagare sono sempre le tasche dei contribuenti. I “buchi” e i rischi d’impresa si coprono con bandi e fondi pubblici. Tanto nessuno controlla. Una nuova forma di business plan? Per chi è furbo si. E' il caso Vitruvio"
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