03 giugno 2013

Il balletto dei finanziamenti del Comune di Bologna

Venerdì ho fatto una domanda di attualità alll’Assessore Monti in merito allo studio dei sentimenti dei bolognesi. La sua risposta è stata a dir poco deludente, ha eluso in parte le domande aprendo in realtà una serie di inquietanti interrogativi. Nel minuto che avevo a disposizione per la replica non ho potuto fare un’analisi dettagliata della risposta ricevuta, se non ribadire che c’è qualcosa che non funziona nell’erogazione di questi contributi. Emerge infatti un balletto di fondi erogati a quattro aziende vicine tra loro, che poi vengono revocati (in diversi casi il Comune sta procedendo alla riscossione coattiva) per poi essere ri-erogati alle medesime aziende dalla Regione Emila Romagna. Il perchè siano stati revocati non mi è stato spiegato, nonostante lo avessi esplicitamente chiesto. Come non è chiaro come sia possibile che la Regione eroghi fondi alle medesime aziende che a Bologna se li sono visti togliere. Comune e Regione non si parlano? Oppure quelle aziende avevano bisogno di quei fondi ma, non potendo più il Comune erogarli per via delle violazioni riscontrate, è intervenuta in “soccorso” la Regione?
Poi c’è la frase dell’Assessore dove: “Si precisa inoltre che nel corso dell'ultima campagna elettorale l'allora candidato Sindaco Virginio Merola non partecipò ad alcuna iniziativa promossa da MoodWatcher”. A quale pro l'Assessore faccia questa affermazione non si sa.  Merola partecipò ad un'iniziativa con Bernardi, "una passeggiata domenicale gratuita offerta da Arci Bologna, in collaborazione con Vitruvio per conoscere le storie di grandi personaggi che hanno prodotto cultura nella nostra città". Queste le foto e video che lo testimoniano.
Considerata la fragilità della risposta dell’Assessore, ho preparato un’interpellanza per
chiedere in merito a tutte le aziende coinvole, quali siano i progetti con i quali hanno vinto i fondi, a quanto ammontano questi fondi, quanti ne devono restituire e soprattutto perchè li devono restiture. Poi per capire meglio se è una “prassi abituale” quella del Comune di chiedere indietro i soldi che da, ho chiesto anche “A quali altri soggetti partecipanti ai medesimi bandi, che hanno visto vincitori dei contributi erogati Artbit, Qui Bologna e Tv Brain, sono stati revocati o non erogati o hanno rinunciato ai fondi vinti”

Qui di seguito altri dettagli sulla risposta dell’Assessore:

Matilda scarl
Ho chiesto “come è possibile che un’azienda intestata ad un pubblico amministratore possa usufruire di contributi pubblici?“ erogati dal medesimo ente che amministra.
Risposta non pervenuta. Da un punto di vista etico trovo la cosa estremamente discutibile e inopportuna. Da un punto di vista normativo infatti non è possibile, salvo fare una società cooperativa. E guarda caso Matilda è proprio una cooperativa, ma che coincidenza!

Moodwatcher
L’Assessore spiega: “Tra i selezionati dell'edizione 2011 risulta la società Moodwatcher di Silvia Mucci. Società che non risulta mai avere avuto come socio il sig. Gabriele Bernardi”
Ma io ho sempre e solo detto che una serie di aziende sono riconducibili a Bernardi e tanto che il sig Bernardi risulta tra gli ideatori del progetto Moodwatcher http://moodwatcher.it/



Poi l’Assessore continua dicendo che:
Le tre società risultano avere sede presso l'incubatore dell'Università di Bologna Alma Cube. Non ci risulta che il sig. Gabriele Bernardi sia socio di tali aziende, non è però possibile per l'Amministrazione escludere che Gabriele Bernardi e l'associazione Vitruvio negli anni abbiano intrapreso collaborazioni di vario genere con esse.”
L’impressione che ho dalle parole dell’Assessore è che più cerca di confutare gli articoli di stampa e le domande poste, più conferma che articoli e domande hanno fatto centro. Il Sig Bernardi, presidente di Vitruvio, avente sede nella stanza di Artbit, Qui Bologna e Tv Brain e Moodwatcher … non sarà socio di queste aziende, ma sicuramente hanno legami molto stretti.

Infatti nell’articolo di Panorama è scritto:
Ma il comune, dopo alcuni controlli che bloccano altri 150 mila euro, ne chiede la restituzione per gravi violazioni: computer di una società trovati nella sede di un’altra, giro di fatture tra loro e attestazioni che il comune ritiene «non veritiere». Le tre società e Vitruvio hanno sede nella stessa stanza presso l’università con numeri di fax e telefono identici.”
Tutto questo non è stato smentito, ma “timidamente” confermato dall’Assessore nella sua risposta nel momento in cui asserisce “ non è però possibile per l'Amministrazione escludere che Gabriele Bernardi e l'associazione Vitruvio negli anni abbiano intrapreso collaborazioni di vario genere con esse”. Ovviamente quali siano queste attestazioni non veritiere non è dato saperlo.

Bologna City Branding
Ho chiesto: “Il comune promuove il progetto “Bologna City Branding” e realizzato da Urban Center. Come è possibile che tra i realizzatori vi sia “Moodwatcher” riconducibile sempre a Bernardi?”
Assessore: “Il contratto è stato firmato da Silvia Mucci, titolare della società Moodwatcher e da Urban Center, per un compenso di 5.000 euro, coperto da un contributo straordinario elargito nel 2012 dalla Camera di Commercio di Bologna ad Urban center all'interno del progetto Bologna City Branding. “
Quindi l’Assessore ha confermato che da Urban Center sono stati dati 5.000 euro a Moodwatcher con il placet del Comune di Bologna. Evidentemente al Comune sta bene così!




Nessun commento :

Posta un commento