28 giugno 2013

Uffici giudiziari: che progetti ha il comune?

L'attuale sede del Tribunale di Bologna presso Palazzo Legnani Pizzardi ha destato non poche proteste da parte di coloro che vi lavorano, tanto da ritenerla inadeguata.
Tempo fa discutemmo un Ordine del Giorno del Consigliere Marco Lisei (vedi documento) per valutare la realizzazione di una cittadella giudiziaria, opzione caldeggiata anche dalla Procura stessa che ai tempi di Guazzaloca bocciò la proposta di trasferimento degli uffici giudiziari all'ex Maternità. L'odg rilevava l'alto costo della struttura, la viabilità della zona fortemente danneggiata, la difficoltà della movimentazione dei detenuti e invitava la Giunta a muoversi con tempestività per individuare possibili soluzioni alternative a tale ubicazione. L'odg fu bocciato dalla maggiornaza nonostante le precedenti dichiarazioni della Vicesindaco Giannini in sede di commissione il 16 gennaio 2012 che asserì “l’esigenza di afforntare il problema anche nel medio lungo periodo” e che “è comunque più conveniente restare nei locali del comune” e nonostante le dichiarazioni dell'Assssore Gabellini che durante la discussione di quella proposta asserì in sede di commissione il 28 marzo 2012 che “l'Amministrazione comunale ha la consapevolezza dei problemi” e che “si hanno a disposizione circa 9 anni per affrontare la questione”.
L'amministrazione quindi come procede?
A settembre 2012 fa un primo avviso pubblico di manifestazione d’interesse per la ricerca di un immobile in locazione da destinare ad uffici giudiziari o altri usi istituzionali. La superficie richiesta è di circa mq. 4.500. Questo primo avviso andò a vuoto. Ma come mai l'amministrazione ha bisogno di una superficie di mq. 4.500 quando il Presidente del Tribunale, con una precedente nota di luglio, segnala che ha bisogno di una superficie di mq. 7.500?

Ora l'amministrazione torna alla carica con un secondo avviso pubblico di manifestazione d’interesse. La superficie richiesta questa volta è da circa mq. 6.500 a mq. 7.500. Cosa sia cambiato non si sa, come mai questa volta c'è bisogno di un'area più grande? E' vero che questa superficie corrisponde a quella chiesta a suo tempo dal Presidente del Tribunale, ma se al'epoca l'amministrazione ha ritenuto di dover cercare un'area più piccola, perchè questa volta decide di "accontentarlo"?
Una cosa curiosa è che l'avviso in questione creca un immobile che "coincide con l'identikit dell'Ex Maternità, struttura prima rifiutata dal Comune per lo stesso scopo".
Un'altra cosa curiosa è che sempre in zona vi è un palazzo di proprietà della Provincia vuoto, l'Ospedale dei Bastardini. Questo edificio risponde ai requisiti dell'avviso, ma l'avviso è rivolto a soggetti privati e non a enti pubblici, quindi la Provincia non può partecipare. 



Questa operazione evidenzia alcune incongruenze. Da una parte l'aministrazione dichiara che non è economica la locazione di uffici presso privati, ma si adopera per cercarne ulteriori. Da una parte ha piena consapevolezza del problema e dichiara l’esigenza di afforntarlo nel lungo periodo, ma si adopera per mettere una pezza all'attuale situazione.
Dov'è la razio in tutto questo?

Questa è la domanda di attualità che ho posto oggi in Consiglio Comunale:

Premesso che:
  • il comune ha emesso un avviso di manifestazione d’interesse per la ricerca di un immobile in locazione da destinare ad uffici giudiziari o altri usi istituzionali

Considerato che:
  • la vicesindaco dichiarò in sede di commissione il 16 gennaio 2012 in merito agli uffici giudiziari “l’esigenza di afforntare il problema anche nel medio lungo periodo” e che “è comunque più conveniente restare nei locali del comune”
  • l’assessore Gabellini in sede di commissione il 28 marzo 2012 in merito agli uffici giudiziari dichiarò che “lAmministrazione comunale ha la consapevolezza dei problemi” e rileva che “si hanno a disposizione circa 9 anni per affrontare la questione”

Chiede:
  • Per quale motivo l’amministrazione manifesta interesse per la locazione di uffici presso privati quando aveva dichiarato la non economicità di questa pratica
  • Se ritiene questa una soluzione per il medio e lungo periodo al problema degli uffici giudiziari
  • Quale sia la durata della locazione che l’amministrazione ipotizza

In sintesi questa potrebbe non essere una soluzione definitiva e stanno valutando cosa fare per riorganizzare gli uffici giudiziari nel lungo periodo.

Mio commento: non c'è nulla di più definitivo di ciò che è provvisorio.
Per capire se prendono in considerazione o meno l'Ospedale dei bastardini ho preparato in'iterpellanza. La risposta dovrebbe arrivare il 15 gg. 

Ulteriori approfondimenti qui

Martedì, 25 giugno 2013 - 10:40:00
di Antonio Amorosi
"Riemerge il caso sospetto sul trasferimento del Palazzo di Giustizia di Bologna, Palazzo Pizzardi, un edificio inadeguato a contenere tutti gli addetti. Si ripetono strane coincidenze. Come quelle sull'affitto dato dal Comune di Bologna al patron di Datalogic, Romano Volta, proprietario dello stabile. Un nuovo documento in esclusiva ad Affaritaliani potrebbe svelare particolari importanti. Qualche anno fa dure polemiche tra amministratori, magistrati e addetti ai lavori tennero col fiato sospeso il capoluogo emiliano"
"Cofferati ... il 21 marzo del 2005, decide di bocciare il progetto Ex Maternità perché l'area è piccola" "Il giorno dopo, il 22 marzo 2005, l'imprenditore di Datalogic Romano Volta acquista Palazzo Pizzardi. La responsabile del procedimento, la dirigente Raffaela Bruni, conferma a La Repubblica che “l'Ex Maternità era piccola, solo 8 mila metri per massimo 200 persone”"
"Pochi mesi dopo, a Novembre, il Comune assegna l'affitto a Romano Volta e non con una gara pubblica," 
"La Procura così apre un'indagine per vederci chiaro. Intanto anche l'Ex Maternità viene acquistata da Romano Volta (nel 2011). Ma ecco la novità. Oggi il Comune guidato dall'attuale sindaco Merola, nella giunta con Cofferati nel novembre 2006, con un atto sempre di Raffaela Bruni, emana un avviso pubblico. Il Comune vuole affittare 6500-7500 metri quadrati da destinare agli uffici giudiziari di Bologna spendendo 850 mila euro. Li cerca, per collocare “almeno 220 persone” e in un'area così' circoscritta del centro storico (da via Ugo Bassi a San Felice fino Strada Maggiore e Viale Vicini ) da coincidere perfettamente con l'identikit dell'Ex Maternità, struttura prima rifiutata dal Comune per lo stesso scopo." 

Nessun commento :

Posta un commento