Gianluigi Luccarelli: "Il diritto alla verità è importante insomma, che i cittadini pretendano dalla politica e dai politici la verità."
Federica Salsi: "E' fondamentale è uno dei motivi per cui c'è stata questa crisi politica negli ultimi decenni, ed è proprio questo il problema, che i cittadini non hanno preteso la verità e purtroppo per quello che vedo io fino adesso continuano comunque a non pretenderla o a volte a non volerla pretendere perché a volte fa male e si fa, come posso dire, è più semplice raccontarsi delle false verità."
Gianluigi Luccarelli: "Di verità ne ha parlato anche Beppe Grillo, Federica Salsi, ex Movimento 5 Stelle, che ha avuto non pochi problemi perché ha osato, possiamo dirlo, ha osato dissentire da alcune di prese di posizione e anche da una modalità di comunicazione violenta no? Quella con il Movimento 5 Stelle ha fatto presa sulla popolazione, sulla gente, su chi era stanco della politica tradizionale e ha parlato come ha detto lo stesso Grillo ai suoi facendo visita ai suoi proprio a Roma, ha parlato alla pancia della gente.
Ora il Fatto Quotidiano, poi riportato anche dal Corriere della Sera, ha trascritto fedelmente il discorso, quasi un verbale il discorso di Grillo, che Grillo ha fatto ai suoi deputati.
Ora il titolo di Aldo Cazzullo del Corriere della Sera: 'non si può fingere per convincere'; dice Grillo 'Napolitano sotto accusa? ma no, è solo una finzione politica, noi parliamo alla pancia della gente siamo populisti veri non dobbiamo mica vergognarci. L'impeachment del Presidente della Repubblica ad esempio è una finzione politica per fare capire da che parte stiamo.'
Ora questo va un po' in contrasto con la clip che abbiamo appena sentito no? Il diritto alla verità è anche un po' il titolo, ci si può mettere vicino anche il titolo di Cazzullo 'Non si può fingere per convincere', perché poi alla fine..."
Federica Salsi: " Alla fine le persone si mostrano per quello che sono. Io capisco che da un punto di vista comunicativo a volte sia necessario fare delle semplificazioni, nel momento in cui si parla ad un pubblico estremamente ampio non sempre non si possono fare degli approfondimenti adeguati, poi se uno vuole approfondisce.
Il problema è che lo slogan non può comunque contenere un messaggio politico sbagliato, non corretto e comunque non può essere un messaggio politico funzionale ad ottenere solo del consenso senza che poi in realtà ci sia una concretezza dietro."
Gianluigi Luccarelli: "Soprattutto non si può così lanciare slogan qualunquisti come si fa al bar perché poi alla fine quando si raccolgono 9 milioni di italiani che ti danno un voto tu hai, mi viene da dire, tu hai una grande responsabilità perché poi il tuo voto va a decidere questioni che riguardano l'interesse nazionale quindi..."
[Un ascoltatore chiede a Federica Salsi cosa pensi di Grillo dopo la vicenda dell'espulsione]
Federica Salsi: "Per quanto riguarda le politiche nazionali credo che le domande andrebbero effettivamente poste a chi si occupa di politica nazionale, i perché e percome alcune spese non vengono tagliate piuttosto che non vengano aumentate, anche perché non è così semplice: uno può dire ‘non compro gli F35’ ma non è che non comprando quelli o riducendo i costi della politica automaticamente si trovano i soldi per coprire i debiti che lo Stato ha contratto.
Cosa penso di Grillo? ma io in realtà penso che lui sia stato, come posso dire, dal punto di vista politico una figura estremamente importante perché è riuscita comunqu, nel momento in cui ha lanciato il Movimento 5 Stelle, ad appassionare alla politica una serie di persone che prima non ci pensavano neanche, quindi ha da una parte un merito che è stato quello di svegliare un po’ le coscienze.
Dall'altra penso che sia uno strumento nelle mani di un manager, Casaleggio, che ha l'azienda di marketing e che attraverso quest'azienda di marketing è riuscito a creare una forza politica e a piazzare i suoi uomini in Parlamento, quindi di fatto dal punto di vista politico Grillo è il testimonial di un partito azienda.
Quindi quello che lui dice è semplicemente funzionale... "
Gianluigi Luccarelli: "Quello che sto per dire solleverà critiche accese però rimanda a un altro esempio sullo scenario politico, perché più o meno, con le dovute sicuramente differenze eccetera, però con le dovute differenze anche l'entrata in politica di Berlusconi è stato il tutto movimentato e supportato da una grande strategia di marketing e di slogan.”
Federica Salsi: "Però c'è una differenza fondamentale a monte: mentre di Berlusconi e del suo partito si sapeva che veniva da un ambiente aziendale, quindi che aveva improntato la sua politica...in questo caso l'editore di riferimento è rimasto sotto traccia per almeno 5 anni e poi quando è venuto fuori si è capito esattamente come funzionava,; allora un conto è: voti Berlusconi e sai cosa stai votando perché comunque lo sai che un partito azienda.
Il Movimento 5 Stelle si è presentato come una novità assoluta, come un sistema democratico, in realtà dietro c'è un'azienda di marketing che è quella che puoi prende le decisioni, pubblica contenuti. È ancora più grave perché c'è secondo me a monte un inganno."
Gianluigi Luccarelli: "Ecco invece le similitudini, le somiglianze invece, se non sulla nascita poi nel corso d'opera, nel senso che riguardo proprio ai dissidenti lei come Favia o altri come la Gambaro che hanno provato, non a offendere ma comunque a cercare di criticare, nel senso più positivo del termine, cioè cercare di vederla diversamente, di dare un altro punto di vista, sono stati, uso questo termine manganellati mediaticamente.
Nel momento in cui uno ha provato a dire che non era d'accordo sia lei che Favia avete ricevuto anche minacce pesanti insomma, per cercare di riportare il dissidente nei ranghi e questo avviene, l'abbiamo visto anche all'interno del Pdl, voglio dire il capo carismatico nel momento in cui trova qualche testa che non la pensa così, cerca un po’ di...visto che si parla di democrazia, contrasta decisamente."
[Un ascoltatore contesta a Federica Salsi di "sputare nel piatto dove ha mangiato" e le chiede se intende avere un futuro politico.]
Federica salsi: "Io vorrei innanzitutto spiegare una cosa, spesso mi sento dire ‘sputi nel piatto dove mangi’; io non mangio nel piatto della politica o nel piatto del Movimento 5 Stelle, io ho un lavoro presso un'azienda privata, continuo ad avere questo lavoro perché se un domani il sindaco Merola si dimette io mi ritrovo...il piatto tra virgolette dove mangio un altro ed è quello da tanti anni e per fortuna che ce l’ho. Da questo punto di vista ho anche una certa libertà di azione non dovendo per forza campare di politica, posto che un consigliere comunale riesca a campare di politica.
Le critiche: io mi rendo conto che le persone, la maggior parte delle persone mi hanno conosciuta nel momento in cui gli Grillo mi ha sbattuta in prima pagina dopo il post, quello del talk show.
In realtà io le critiche le ho sempre fatte: nel momento in cui c'erano delle questioni che non mi convincevano, o comunque sulle quali avrei voluto un confronto, le ho sempre fatto pubblicamente, mettendoci la faccia e ai diretti interessati parlando con Grillo e con Casaleggio nelle occasioni in cui ci si incontrava, per cui è improprio dire ‘ti hanno buttato fuori, hai cominciato a toglierti i sassi dalle scarpe’. Io in realtà ho sempre detto quello che pensavo fin dall'inizio.
Pensiero unico: io vorrei specificare una cosa: io ho sempre posto delle critiche al metodo non a quelli che erano i contenuti fino a quando i contenuti bene o male erano pochi;
adesso che sei arrivato in Parlamento i contenuti sono tanti, su molti non ci si è mai confrontati, diventa problematico perché ad esempio l'abbiamo visto col reato di clandestinità, ci sono posizioni estremamente contrapposte.”
Gianluigi Luccarelli: "E nel discorso di Grillo ha detto ‘sappiamo che sarebbe stato giusto però quel post è servito perché abbiamo visto che stavamo perdendo parecchi voti e quel post è servito per cercare di contenere l'emorragia di voti’."
Federica Salsi:"Nel post lui ha scritto ‘se avessimo proposto in campagna elettorale l'abolizione del reato di clandestinità avremmo preso percentuali da prefisso telefonico’. Io quando ho letto quelle parole onestamente pensavo che prima si fosse toccato il fondo ma in realtà c'è ancora da raschiare parecchio"
Gianluigi Luccarelli: "C'è una base destroide? La base del Movimento 5 Stelle è abbastanza destroide, estremista?"
Federica salsi: "La base del Movimento 5 Stelle è estremamente eterogenea nel senso che...c'è un libro che si chiama ‘Il partito di Grillo’ che l'ha scritto la Gualmini, edito da Il Mulino, che è molto interessante perché in realtà spiega esattamente dove proviene l'elettorato di Grillo, io avevo un sentore parlando effettivamente con le persone; c'è stato effettivamente un cambio di rotta.
Fino al 2011 quando la sinistra era in profonda crisi Grillo, diceva cose di sinistra e ha aggregato persone tendenzialmente proveniente da quell'area. Nel momento in cui a fine del 2011, inizio del 2012, sono iniziate tutte le crisi delle destre, la Lega i lingotti d'oro e compagnia cantante, a cominciato a dire cose di destra per cui si sono avvicinati tantissimi elettori provenienti da quell’area.
Quindi abbiamo nella base due correnti: quelli affezionati fin dall'inizio che hanno la provenienza di sinistra, quelli dell’ultima ora e del grande successo elettorale invece provengono dalla destra e il problema qual è, che in Parlamento avendo Grillo candidato le persone che erano già state candidate precedentemente nelle liste, sono tutte persone che si sono avvicinate tendenzialmente all'inizio del movimento, quando ancora c'era, come posso dire, una vicinanza alle idee un po’ più di sinistra; quindi ci si trova con un elettorato principalmente di destra, ma degli esponenti che secondo me come idee sono un po’ più verso sinistra, volendo semplificare, poi la realtà è molto più trasversale."
Gianluigi Luccarelli: "Quello che sorprende, quello che secondo me fa paura dal punto di vista mediatico è che chi cerca di dissentire, l'abbiamo visto anche in Parlamento con una senatrice che ha dato la fiducia al governo in contrasto con le decisioni del gruppo, è stata all'interno dell'aula minacciata modo violento da un collega, minacce pesanti, sulle quali è intervenuto il presidente del Consiglio cercando di calmare i toni. Queste sono cose gravi perché..."
Federica Salsi: "Ma infatti il problema è proprio questo, che Grillo utilizza in piazza dei toni da piazza toni molto accesi vivaci con parolacce, il problema qual è..."
Gianluigi Luccarelli: "E' quasi una sorta di ipnosi la cadenza, il modo..."
Federica Salsi: "Esattamente, solo che questi toni sono i toni che possono essere utilizzati fuori in piazza, per cercare di parlare con un pubblico...non sono i toni che possono essere usati in Parlamento, i toni che possono essere usati comunque all'interno delle istituzioni; cioè ci sono due ruoli diversi, un ruolo è quello della propaganda che utilizza determinati toni, poi c'è un ruolo istituzionale e quello va gestito in una maniera diversa, va gestito comunque nel rispetto delle parti, non si può di certo pensare di cominciare ad inveire offendere come fa Grillo da un palco."
Gianluigi Luccarelli: "Anche perché lo ricordiamo, tutti i parlamentari indipendentemente dal partito politico nel quale sono inseriti, non hanno vincolo di mandato, ma questo per un motivo ben preciso, perché devono essere liberi, perché quando sono lì non decidono per il partito, per il bene del partito, decidono per il paese , quindi se una decisione presa in coscienza vale il bene del paese ma è in contrasto con il partito, il parlamentare deve essere libero di decidere secondo coscienza"
Federica Salsi: "Senza il terrore di essere cacciato o linciato mediaticamente"
Gianluigi Luccarelli: "Linciato mediaticamente o addirittura linciato nel vero senso della parola, perché insomma con i toni che si sentono..."
[Un ascoltatore contesta il "linciaggio mediatico" che il M5S ha subito dalla stampa e dai dissidenti e chiede di nuovo quale sarà il futuro politico di Federica Salsi.
Gianluigi Luccarelli fa notare che la spocchia con cui si esprimono di certo non aiuta.]
Federica Salsi: "L'ascoltatore per me ha detto ‘se andrà nel Pd come gli altri’, io vorrei sapere quali sono gli altri che sono usciti dal Movimento 5 Stelle ed entrati nel Pd, perché a me onestamente non mi risulta che ci sia nessuno che ha fatto un'operazione di questo tipo.
Il mio futuro politico è una domanda estremamente ricorrente...essendo eletto senza vincolo di mandato, se uno si riconosce in un’altra forza politica, per quanto possa essere, come posso dire, criticabile per il fatto di cambiare casacca uno è libero di farlo.
Il mio futuro politico io onestamente non lo so, è una domanda che mi viene fatta spesso: non è detto che io debba per forza avere un futuro...non è detto che io debba per forza avere un futuro politico, nel senso che quando io mi sono candidata e ho deciso di prestare questo servizio alla città, l'ho fatto pensando comunque che fosse un servizio a tempo determinato perché ritengo che uno non debba campare politica vita natural durante.
Alla prossima tornata elettorale onestamente non ho la più pallida idea se mi ricandiderò, con chi, se non mi ricandiderò, ci sono due anni e mezzo di tempo valuterò cosa fare.
Onestamente mi sento di escludere di entrare in una qualunque forza politica di quelle attuali perché non ci sono entrata prima, non le riconoscevo come degli interlocutori adeguati, quindi non li riconosco adesso.
Volevo dire invece una cosa sul discorso della stampa: ci sono due problemi secondo me legati al rapporto di Grillo con la stampa: l'attacco che il Movimento 5 Stelle ha ricevuto l’ha ricevuto nella stessa misura secondo me in cui lo ricevono anche le altre forze politiche.
Bisognerebbe guardare un po' la stampa in generale, leggere tutti i vari giornali poi ci si rende conto che ogni giornale prende di mira probabilmente il partito di turno.
Sicuramente c'è stata, appena entrato in Parlamento o comunque in campagna elettorale, una grossa attenzione della stampa nei confronti del Movimento 5 Stelle, perché è un soggetto nuovo, ma anche dettato dal fatto che non si conosceva nessuno, che nessuno sapeva chi erano i candidati del Movimento 5 Stelle, l'unico interlocutore era Grillo e la stampa voleva conoscere queste persone; che c'è stato un accanimento è vero, ma un accanimento dettato dalla negazione delle persone..."
Gianluigi Luccarelli: "E’ normale, chi fa il mestiere di giornalista vuole, cerca di raccogliere informazioni per raccontarle; io quando passavano in televisione i colleghi che cercavano di intervistare i neoeletti in Parlamento e chiedevano informazioni riguardo al programma, la risposta quasi fosse un mantra era ‘andate a vedere sul blog’.
Sul blog? No tu mi racconti perché nel momento in cui ti metti a disposizione mi spieghi, devi avere un minimo di dialettica politica, un minimo"
Federica Salsi: "Poi voglio dire, se dall'altra parte le persone intervistate danno delle risposte e fanno degli scivoloni o fanno delle brutte figure non è accanimento della stampa, cioè lì bisogna essere in grado di dare una risposta. se una risposta brutta ti fa fare brutta figura non è colpa della stampa"
Gianluigi Luccarelli: "Se dici delle scemenze non è colpa mia, la radio via digitale in televisione o per radio ma sei tu che dici delle puttanate...ognuno si assume la responsabilità di quello che dice. Poi magari qualche puttanata l’avrò detta pure io sicuramente me ne scuso."
[Un ascoltatore contesta il comportamento di tutti i partiti tranne il M5S]
Federica Salsi: "L'ascoltatore ha fatto tutto un elenco di cose di errori che fanno gli altri partiti dicendo che la stampa non sottolinea queste cose. Mi chiedo l'ascoltatore da dove le ha imparate, le ha lette solo sul blog di Grillo queste critiche?
Perché io onestamente che il blog è un anno che non lo leggo, le leggo sui giornali e mi sembra che emergano."
Gianluigi Luccarelli: "Se Grillo dice che l'impeachment lanciato dal palco di non so quale città, abbiamo già dato mandato nostro studio legale; a parte che questa non è la procedura, l'impeachment lo fa il Parlamento e non lo fa lo studio legale del Movimento 5 Stelle."
Federica Salsi: "Sappiamo che Grillo e i legali hanno un rapporto un po’ come dire megalomane. Ma perché le persone non le sanno queste cose il problema è proprio questo, le persone non sanno quali sono le esatte procedure, quindi Grillo può permettersi di sparare delle cose, come posso dire, sopra le righe, che non sono neanche reali e non possono neanche essere realizzate perché tanto le persone fondamentalmente non lo sanno, e quindi utilizza una modalità..."
Gianluigi Luccarelli: "Lui dice ‘siamo populisti veri’"
Federica Salsi: "E’ stato onesto paradossalmente, cioè paradossalmente è stato in questo caso estremamente onesto"
Gianluigi Luccarelli: "Smentisce un po' in sostanza anche le telefonate che abbiamo ricevuto, di chi continua con i paraocchi a dire abbiamo ragione noi.
Ora io torno a dire: nessuno, compresi i presenti, ha la scienza infusa, per cui si auspicherebbe, soprattutto da chi ricopre un ruolo istituzionale e comunque rappresenta degli elettori e quindi si trova il Parlamento, un atteggiamento più conciliante, questo per evitare anche da parte della stampa...è normale che se io cerco di fare una domanda, e l'unica risposta è ‘con la stampa italiana con voi non parliamo, perché voi siete stati dalla parte del potere eccetera’, è ovvio che la stampa attacca in questo senso, critica, è normale.
Continuiamo: ha più ricevuto delle minacce degli attacchi in questi mesi insomma?"
Federica Salsi: "Io nel momento in cui mi espongo da un punto di vista mediatico, parlando del Movimento 5 Stelle, sempre.
La cosa secondo me curiosa ma dovrei dire drammatica è che se io guardo sulla mia bacheca Facebook o sul mio blog, nel momento in cui parlo di cose attinenti al Comune di Bologna, attinenti al mio mandato, magari facendo anche accuse pesantissime come quelle emerse negli ultimi due giorni, i commenti stanno a zero e le visualizzazioni stanno a pochissime unità.
Se dici ‘i piedi di Grillo puzzano’ sotto ci sono 200 commenti nell'arco di due ore, quindi è proprio una qualità dell’utente che...era un modo per spiegare le eccessive semplificazione e nel momento in cui si parla alla pancia tutti sono pronti a esprimere le proprie opinioni ad attaccare o sostenere."
Gianluigi Luccarelli: "C'è qualcosa che richiama anche un po' una setta, lei lo disse in passato"
Federica Salsi: "Ieri è stata una cosa curiosa, perché in realtà c'erano delle persone che commentavano sulla bacheca Facebook e dicevano ‘tu hai violato le regole andando in televisione’, in realtà è una balla perché non c'era nessuna regola all'epoca"
Gianluigi Luccarelli: "Perchè all'inizio Grillo diceva ‘andate nei talk show parlate diffondete spargete il verbo’"
Federica Salsi: "Esattamente. In realtà io non ho violato nessuna regola: io ho commesso un peccato andando in televisione, è proprio questo, del commettere il peccato, e quindi in questo senso c'e un rapporto quasi fideistico"
Gianluigi Luccarelli: "Ora è anche vero che lei è brava, riesce a sostenere un confronto, stare bene in televisione dialetticamente...potrebbe essere giusto il divieto di andare in televisione per certi soggetti che, che magari voglio dire…no?"
Federica Salsi: "Sì, diciamo che non tutti bucano il video"
Gianluigi Luccarelli: "Quindi secondo me forse andava specificato meglio il divieto..."
Federica Salsi: "No, andavano preparate meglio le persone a monte, nel momento in cui uno riveste un ruolo pubblico, è giusto che si confronti pubblicamente e deve essere in grado di sostenere un confronto pubblico; se non è bravo può essere anche la persona più brava e onesta del mondo ma fa fare brutta figura all'intero movimento, oppure anche a se stesso, non è neanche dignitoso per lui."
[Un ascoltatore sostiene che è vero l'opposto, che fino a che nessuno del movimento parlava il consenso era alto, mentre è calato appena i giornalisti hanno iniziato a fare parlare gli esponenti del movimento.]
Federica Salsi: "Io vorrei dare una medaglia all'ascoltatore precedente perché finalmente ha detto ‘voglio entrare nel merito’, perché tutti dicono ‘non voglio entrare nel merito ma’... e cominciano a pontificare, quindi lui almeno è voluto entrare nel merito.
Sì è vero che se parlava solamente Grillo il Movimento 5 Stelle acquistava consenso ed è il motivo per cui voleva parlare Grillo, perché sapeva che sarebbe andata in quella maniera.
Passava il pensiero unico di Grillo. La televisione comunque parlavano sempre…la stampa, i giornali, parlavano sempre dei messaggi che Grillo lanciava attraverso il blog, era tutto concentrato sulla sua figura e sul suo messaggio.
Ovviamente dopo nel momento in cui non è più stato possibile continuare in questi termini, perché insomma le esigenze erano diverse e anche Grillo e Casaleggio si sono resi conto che non potevano continuare ad essere solo loro a parlare, hanno lasciato come dire le maglie un po’ più larghe alle persone che sono state elette, fermo restando che alcuni di loro sono stati chiamati alla Casaleggio Associati per fare un corso di comunicazione perché sennò non sapevano poi come gestire la comunicazione...fanno la scuola di televisione adesso non so come l'abbiano chiamata.
Per carità ma va bene, nel senso che il problema è proprio questo; al di là del fatto che le persone possono essere presentabili o meno, bisogna anche imparare a gestire la comunicazione: se non l'hai mai fatto ritrovarsi in una televisione nazionale a confronto con altri soggetti può diventare complicato se non sai come gestirti, cadi nei tranelli, rispondi magari a delle domande e ti inciampi, è fondamentale imparare. il problema è che adesso si sta facendo catechesi, invece che formazione, nel momento in cui secondo me vengono fatti questi corsi perché poi quando parlano sembrano fatti tutti con lo stampino"
Gianluigi Luccarelli: "E' questo che si rileva, cioè quello che traspare non è l'espressione di un pensiero personale ma è la ripetizione di slogan che Grillo lancia dal suo tour, dai palchi delle città in cui si trova. Voglio dire, anche il contraddittorio ‘voi siete dalla parte del potere, la stampa è al servizio dei partiti tradizionali’ però alla fine rimane ben poco.
Sempre nel discorso ci sono anche dei passaggi insomma interessanti, dove la confessione di Grillo ai suoi ha lasciato un po’ sgomenti, li ha spiazzati.
Secondo lei, crede che questo possa spiazzare anche l'elettorato, oppure no, oppure come abbiamo sentito si nega anche l'evidenza in questo caso?"
Federica Salsi: "Io credo che l'elettorato di Grillo sia composto in una percentuale molto bassa da delle persone che credono fermamente e ciecamente in questo movimento e credo che siano un cinque o sei per cento, non credo che vadano oltre il sette o otto per cento; le elezioni del Trentino, per quanto il Trentino sia una regione molto particolare, hanno comunque un significato importante, cioè l'elettorato affezionato al Movimento 5 Stelle è poco, per cui sicuramente secondo me le parole di Grillo avranno una grossa eco per quanto riguarda le persone che lo hanno votato come voto di protesta, non perché credono fermamente in questa forza politica, ma perché dicono ‘proviamo a cambiare’, quindi c'è un elettorato mobile estremamente ampio che secondo me in seguito a queste dichiarazioni qualche dubbio se lo pone e magari dice ma vai a quel paese; l'elettorato quello fidelizzato, quello sicuramente difenderà a spada tratta, però io credo che sia una percentuale minima rispetto al potenziale di voti che una forza politica può ottenere"
Gianluigi Luccarelli: "Se Grillo volesse fare pace con lei e volesse richiamarla all'interno del movimento?"
Federica Salsi: "No, questa è una domanda che anche questa mi viene fatta tante volte; quello che è successo tra me e il Movimento 5 Stelle o tra me e Grillo non è una scaramuccia personale e quindi Grillo può anche venire a chiedermi scusa e a stringermi la mano; per carità, sono bene accette, se riconosce di aver sbagliato non è che gli chiudo la porta in faccia e gli dico ‘brutto stronzo vattene via’, assolutamente, da un punto di vista personale è un gesto che apprezzerai.
Ma da un punto di vista politico non sta in piedi questa cosa, non sta in piedi perché per quanto uno possa scusarsi...sarebbe non lo so poi magari potrebbero essere anche sincere...cioè è proprio sbagliato il concetto del Movimento 5 Stelle, è un partito azienda gestito da un'azienda di marketing con persone dentro che non si sono fatte scrupolo di mentire, di essere codarda nei miei confronti, alla stampa dire ‘lavoreremo per ricucire, per rimettere insieme il gruppo consigliare’ e contemporaneamente facevano dei giri di mail per buttarmi fuori, per togliermi le chiavi dell'ufficio e cambiare le serrature, io con questa gente non voglio averci a che fare.
Le scuse di Grillo sono ininfluenti rispetto al metodo che viene utilizzato; siccome io ho sempre contestato il metodo, o cambia il metodo e allora se ne può riparlare, ma diversamente io preferisco stare da sola"
Gianluigi Luccarelli: "Quindi la leggenda che tutto nasce per caso, invece tutto è stato pianificato dai meetup"
Federica Salsi: "Tutto è stato pianificato partendo dai meetup, io questo non lo sapevo, l'ho imparato qualche mese fa e ho fatto anche un lungo post dove spiegavo tutti i meccanismi.
I meetup, quando Grillo li lancio, in realtà erano già stati aperti, pianificati da Casaleggio, tant'è vero che il primo meetup di Milano, il Milano 1, fu aperto da un dipendente della Casaleggio Associati e al primo incontro c'erano Casaleggio Gianroberto, Casaleggio Davide e c'era un altro dipendente che era quello che aveva aperto formalmente il meetup.
Per cui in realtà quello che agli occhi del pubblico sembra essere un movimento nato spontaneamente, in realtà ha una regia a monte, ha una pianificazione a monte, una regia a monte pianificata da un'azienda di marketing ripeto, cioè non c'è nulla di lasciato alla spontaneità e al caso"
Federica Salsi: "mi spiace aver parlato solo del Movimento 5 Stelle, a volte mi piacerebbe parlare delle cose inerenti al mio mandato, sennò tutte le volte 'tu vai solo in televisione per parlare male' e c'è questo bollino...si si l'articolo di ieri non poteva non essere commentato."
E' giunto il momento di costituire una nuova sigla politica
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