09 dicembre 2015

Coop Costruzioni: tra cattivi odori e suolo contaminato l'amministrazione sta a guardare

Alla Noce i problemi non sono risolti, continuano i cattivi odori. Se la situazione è migliorata rispetto ad anni fa, non si può di certo dire che sia risolta e ci sono periodi in cui l'aria continua ad essere irrespirabile. L'amministrazione si è concentrata molto su una delle due aziende che lavorano il bitume, la Valli Zabban, ma ha messo nel dimeticatoio lo stabilimento di Coop Costruzioni. Uno stabilimento vecchio, obsoleto, con una serie di problemi di fuoriuscita di fumi e che avrebbe dovuto prima trasferirsi, poi con il nuovo presidente questa ipotesi è stata abbandonata e lo stesso Comune, col fatto che lo stabilimento comunque lavorava poco, lo ha ritenuto non problematico in relazione ai cattivi odori. Non si capisce però come mai vi sia stata una solerte attenzione sullo stabilimento di Valli Zabban tanto che la stessa negli anni è stata costretta a fare numerosi adeguamenti,  stessa solerte attenzione è stata dimostrata nei confronti di Sintexcal alla quale è stato chiuso l'impianto poichè non procedeva agli adeguamenti necessari, ma altrettanta solerzia non è stata messa in Coop Costruzioni che ha una situazione impiantistica analoga a quella di Sintexcal. Ora per Coop costruzioni si apre purtroppo un nuovo capitolo in seguito alla sua messa in liquidazione, rimarrà quindi da capire quale sarà il destino di questo stabilimento. Desta stupore il fatto che la pubblica amministrazione debba ancora saldare 12 milioni di euro a Coop Costruzioni, da una parte gli enti pubblici e lo stato parlano di rilancio dell'economia, bandi per l'assegnazione di fondi alle aziende, jobs act, dall'altra gli stessi enti mandano in crisi le aziende non pagando le forniture evase. No comment.

Ho preparato quindi un'interpellanza per chiedere chiarimenti "in merito allo stabilimento di Coop Costruzioni sito in via Zanardi 372 a Bologna che produce conglomerato bituminoso".
Queste le mie domande:

  • quale sia lo stato dell'impianto;
  • che tipo di controlli delle emissioni siano stati fatti dal 2014 a oggi e che esito abbiano dato, se erano nei limiti o meno;
  • se siano state svolte indagini sul suolo e su eventuali falde;
  • se l'ipotesi di delocalizzazione dell'impianto sia definitivamente naufragata;
  • come intenda procedere l'amministrazione anche in seguito alle esalazioni di odore segnalate dai residenti;

La risposta dell'Assessore all'ambiente Gabellini no fa altro che confermare che le migliorie richieste non sono mai state fatte. 
Ma dalla risposta emerge un dato gravissimo, ovvero il suolo nello stabilimento di Coop Costruzioni risulta contaminato ma la stessa ditta non ha più consentito ulteriori campionamenti.
Quindi stiamo a guardare? Non ho parole.

Di seguito la risposta integrale dell'Assessore:

1) Stato dell'impianto

Si tratta di un impianto per la produzione di conglomerato bituminoso (miscelazione a caldo di bitume ed inerti). Le principali fasi della produzione consistono in:

• arrivo e stoccaggio materie prime (inerti in cumuli – bitume in cisterne fuori terra);
• dosaggio inerti;
• essiccazione inerti (in tamburo rotante);
• miscelazione inerti con bitume (in miscelatore chiuso);
• trasporto del conglomerato bituminoso (in benna aperta) per stoccaggio in silos;
• carico del conglomerato bituminoso su camion.

L'impianto è attualmente autorizzato all'esercizio in base all'Autorizzazione Unica Ambientale PG 282826 del 03/10/2014 rilasciata dal Comune di Bologna.
L'impianto, di vecchia concezione, è stato dotato di aspirazione e trattamento dei fumi nel bruciatore del tamburo di essiccazione inerti; l'aspirazione riguarda i fumi provenienti dalla fase di scarico del conglomerato bituminoso nella benna e nella fase di carico dei camion; tuttavia il trasporto del conglomerato bituminoso appena prodotto verso i silos di stoccaggio avviene ancora in benna aperta con sviluppo di emissioni diffuse maleodoranti in atmosfera.

Si fa presente che nella determinazione dirigenziale n. 2779/2014 della Provincia di Bologna, parte integrante dell'AUA sopracitata (motivazione -pag.3), si dà atto che i documenti integrativi alla domanda di AUA pervenuti in data 12/06/2014 contengono “alcune proposte di miglioramento per la mitigazione degli effluvi odorigeni generati dall'impianto, tali proposte, pur non costituendo modifica sostanziale di impianto, potranno essere realizzate quale implementazione e miglioramento delle opere di segregazione e trattamento delle emissioni diffuse generate dall'attività lavorativa”.

Agli atti di ARPA non risultano comunicazioni da parte dell'azienda in merito alla realizzazione di tali migliorie.


2) Controlli alle emissioni

In data 21/05/2014 sono stati eseguiti campionamenti alla emissione E1- impianto bitume.
Sono stati ricercati i parametri: Composti Organici Totali, Ossidi di azoto (espressi come NO2), Ossidi di zolfo (espressi come SO2), monossido di carbonio e concentrazione di odore.
I risultati, riportati nella tabella seguente, risultano conformi ai limiti autorizzati.

3) Indagini sul suolo e su eventuali falde

ARPA ha eseguito nel 2012, nell'ambito di una indagine preliminare, campionamenti di suolo nell'area di proprietà della Coop Costruzioni, che non hanno evidenziato superamenti delle Concentrazioni Soglia di Contaminazione (CSC) per uso verde pubblico, privato e residenziale - Tab. 1 Col. A All. 5 Parte IV
D.Lgs. 152/06 ssmmii (cfr rapporti di prova allegati).
Per quanto riguarda le acque sotterranee, nell'ambito di attività connesse al procedimento di sito contaminato della ditta Valli Zabban, in febbraio 2014, ARPA ha eseguito un campionamento in zona immediatamente esterna al sito (15-20 metri dal confine), in area di proprietà Coop Costruzioni, che ha evidenziato la presenza di composti organoalogenati in concentrazioni superiori alle CSC. (cfr RdP n.201406340 del 11/03/2014).

Nel giugno 2015 è stata effettuata una campagna di monitoraggio delle acque sotterranee in aree esterne al sito Valli Zabban (via del Traghetto-area pubblica ed area Cave Pederzoli) che hanno evidenziato, per i composti organoalogenati, valori dello stesso ordine di grandezza dei limiti. Non è stato possibile eseguire un ulteriore campionamento nel piezometro ubicato in area Coop Costruzioni per indisponibilità da parte della Ditta.


4) Ipotesi di delocalizzazione dell'impianto

Non ci sembra esistano, in questo momento, le condizioni per una delocalizzazione. Peraltro non sono mai stati effettivamente avviati percorsi che andassero in questa direzione.
Lo stabilimento è compreso in ambito consolidato di qualificazione diffusa specializzato - Ambito n. 105 La Noce specializzato - disciplinato dall'articolo 63 del Rue vigente che non esclude l'attività in questione.
La relativa disciplina d'ambito consente ordinariamente interventi di nuova costruzione per ampliamento una tantum sul lotto di una volumetria pari al 10% del volume totale esistente per gli edifici e singole unità immobiliari con attività produttive riconducibili agli usi industriali e artigianali (2), ai servizi economici e amministrativi (3), ai servizi commerciali e artigianato di servizio (4) e ai servizi ricreativi (6).

5) come intenda procedere l'amministrazione anche in seguito alle esalazioni di odore segnalate dai residenti

Chiederemo ad ARPA e AUSL di fare, come sempre, le verifiche necessarie, anche in relazione alle segnalazioni che riceveranno in merito all'effettiva attività dell'azienda.



1 commento :

  1. In italia non vogliamo gli inceneritori...ma servono e puzzano, non vogliamo le centrali Biogas ma servono e puzzano, non vogliamo gli impianti di ASFALTO STRADALE ma vogliamo le strade senza buche... so per certo che la COOP COSTRUZIONI ha richiesto negli Anni passati di de-localizzare l'impianto, ma si sono formati dei comitati di protesta!!
    L'impianto è nella periferia di Bologna è vecchio ed è costantemente monitorato, sono state investite tante risorse per metterlo a norma, quindi non è FUORI NORMA, ma, non e ben visto dai cittadini che si nascondo dietro un nuvolone di VAPORE ACQUEO e un raro odore (puzza) di Bitume per non ammettere il vero problema!! le loro abitazioni vicino a tali impianti valgono poco!!!
    Il terreno (risanabile) e le falde... tutte chiacchiere affidate ai giornali che riportano le proteste dei cittadini che non vogliono neanche i bidoni del rusco vicino alle proprie abitazioni, ci vogliono dati reali e concreti!! la falda è inquinata? si - no - forse... tutte chiacchiere.
    L'impianto SERVE A TUTTI, ad oggi ha asfaltato tutta Bologna compresa via Zanardi e le vie della Noce.
    Dobbiamo essere tutti costruttivi e connessi con la realtà! non dite che l'impianto e la Cooperativa sono privati! ha solo fatto del bene per Bologna ha mantenuto famiglie per 80 anni, e oggi che è in liquidazione nessun proprietario "losco e cattivo" ci ha guadagnato a discapito della salute altrui.

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