22 dicembre 2015

Sequestro ex caserma Masini: ennesimo fallimento di questa amministrazione

Io non sono una grande amante delle occupazioni, ne comprendo le motivazioni ma ritengo che ora a Bologna si possa e si debba ragionare e agire in maniera diversa. Le occupazioni segnalano una esigenza che non trova risposte. Se sono occupazioni ad uso abitativo di solito rispondono all'esigenza di alloggi per fasce deboli, alloggi che la pubblica amministrazione non ha da mettere a disposizione. Se sono occupazioni a carattere politico, dove vengono organizzate iniziative culturali o sociali come quella del collettivo Atlandide o di Labas, rivendicano la necessità di spazi collettivi dove poter creare queste iniziative. All'inizio dicevo che si deve agire in maniera diversa intendendo che possono essere fatti accordi con i proprietari degli stabili per un uso temporaneo, fintanto che qualcuno non ha la possibilità di fare degli investimenti per una vera e propria riqualifica, riqualifica che non può non prendere in considerazione il fatto di destinare parte delle aree ad un uso pubblico. Le occupazioni possono essere superate come ha fatto Plamimetrie Cuturali o l'associazione 20 Pietre che ha sistemato lo spazio vuoto dell'ex Aci in via Marzabotto, senza occupare, semplicemente chiedendo.

Oggi è stata posta sotto sequestro l'ex caserma Masini, occupata da tre anni da Labas, era una cosa annunciata e seguirà uno sgombero. In quell'area è prevista una riqualificazione, che detta così sembra una cosa intelligente, ma come sempre è il foglio del come che lascia a desiderare. Questo è quanto si legge sul sito del Comune di Bologna "Per la ex caserma Masini in via Orfeo si prevede il recupero dei fabbricati di pregio, la demolizione e ricostruzione degli altri, senza aumento di volume rispetto all'esistente. All'interno degli edifici potranno essere ospitati un albergo, una trentina di alloggi, attività commerciali e ristorative". Alloggi pubblici? Spazi pubblici? non pervenuto. La miopia dell'amministrazione nella redazione del POC è disarmante. Perchè non destinare una parte dell'area per usi pubblici? Come possono prevalere sempre le logiche di mercato, logiche fallimentari e l'ex Dima lo dimostra.
Condivido la posizione di Coalizione Civica quando dice che "E’ evidente come sia in atto un accanimento verso tutte le forme di auto-organizzazione sociale che suppliscono all’intervento pubblico per mitigare la povertà e l’esclusione e per dare forme concrete a modelli di alternativi di produzione e consumo". Se i bisogni espressi attraverso le occupazioni non vengono compresi da chi amministra, è impensabile risolvere i problemi con il solo uso delle forze dell'ordine. E' un fallimento annunciato.


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