Pubblico il comunicato stampa del Comitato per l'alternativa al Passante Nord dove spiega che i fondi del Passante non sono perduti, tutt'altro. A patto che vengano usati per risolvere i problemi di mobilità del nodo autostrada + tangenziale bolognese. Leggi altro sul Passante Nord.
"Bologna li 28/11/15 – Comunicato stampa del Comitato per l’alternativa al Passante Nord
“Assemblea generale ANCE BO 2015 – parte pubblica”
Al presidente Melegari, a fine mandato, è forse toccato l’ingrato compito della difesa ad oltranza del Passante Nord, senza addurre argomenti convincenti a supporto, e la parte di ariete a testa bassa contro gli Amministratori locali, rei di aver finalmente abbandonato posizioni superate sulla pianificazione futura della città.
Veramente un intervento oltre lo stile del Presidente, una sorta di assalto un po’ scomposto alla sgangherata “diligenza del Passante”.
ANCE e Melegari hanno dovuto incassare duri colpi dagli interventi del Sindaco Merola e dell’Assessore Regionale Donini con argomentazioni puntuali circa il cambio di indirizzo di Città Metropolitana e Regione sul Passante e sulla scrittura di un nuovo piano urbanistico e dei trasporti.
ANCE, Melegari ed i residui sostenitori del Passante si sono sentiti bacchettare con gli argomenti del nostro Comitato anche dai loro ex punti di riferimento Istituzionali: il futuro dell’edilizia sarà il recupero di edifici ed aree dismesse e l’azzeramento dell’edificazione del suolo agricolo vergine. Il Passante è superato e si deve lavorare con Autostrade e Ministero per mantenere tutte le risorse finanziarie sul territorio. Risorse che sono di Autostrade per risolvere il nodo di traffico bolognese, comprese quindi anche eventuali alternative e non “fondi europei” per il Passante come riportato velenosamente da certa stampa.
Fuori dal mondo l’intervento del Ministro dell’Ambiente Galletti che, dimenticandosi la funzione del suo dicastero, senza la minima preoccupazione sulla efficienza trasportistica e la distruzione di suolo del progetto preliminare del Passante Nord richiamato da Merola e Donini, senza batter ciglio arriva ad impegnarsi ad un suo veloce parere, qualora richiesto, sull’impatto ambientale del Passante, quasi a minacciare la bocciatura in anticipo delle Alternative oggi in discussione.
A ns avviso una bruttissima parte, quella del Ministro, che già avevamo segnalato in precedenti comunicati stampa.
L’intervento di Autostrade, diversamente dalla disinformazione sulla stampa odierna, non ha bocciato la proposta alternativa, ha ricordato che i soldi sono primariamente per risolvere i problemi di Autostrada A14 e Tangenziale (ed opere viarie collegate), non per altre iniziative, con riferimento al tram.
30 novembre 2015
27 novembre 2015
Emergenza abitativa i numeri della lista per i progetti di transizione abitativa
Torno sul teme dell'emergenza abitativa, siamo ora in commissione per approfondire l'argomento in relazione al Galaxy, ovviamente non si può prescindere dal maxi sgombero dell'Ex Telecom che ha un peso rilevante in tutta la faccenda.
Di seguito la mi interrogazione e la relativa risposta dell'amministrazione.
GRUPPO MISTO - Bologna, 05 ottobre 2015 - Al Direttore Generale del Comune di Bologna
INTERROGAZIONE
La sottoscritta Consigliera Comunale Federica Salsi, chiede:
F.to Federica Salsi
La risposta punto per punto:
Di seguito la mi interrogazione e la relativa risposta dell'amministrazione.
GRUPPO MISTO - Bologna, 05 ottobre 2015 - Al Direttore Generale del Comune di Bologna
INTERROGAZIONE
La sottoscritta Consigliera Comunale Federica Salsi, chiede:
- quante siano le persone e i nuclei famigliari presenti in “lista di attesa emergenza abitativa”
- quante siano le persone e i nuclei famigliari che sono già stati sistemati in alloggi;
- quale fosse la loro residenza o domiciliazione prima di essere in emergenza abitativa (riferito a tutti i soggetti sia in “lista di attesa emergenza abitativa” sia già sistemati);
- se alcuni di loro abbiano occupato abusivamente stabili o se stiano occupando;
- quando sono stati inseriti in graduatoria;
- quali siano i tempi medi di permanenza in graduatoria;
F.to Federica Salsi
La risposta punto per punto:
26 novembre 2015
Fallimento Pentagruppo, comparto Lazzaretto altro cantiere fermo
E' di agosto la notizia del fallimento del Pentagruppo.
Come per le vicende dell'ex Mercato Navile, anche qui ci troviamo in una situazione complicata. Già nel 2013 ci furono problemi in seguito al mancato insediamenti della facoltà di ingegneria. Preparo quindi un'interpellanza "Per chiedere in seguito al fallimento del Patagruppo SPA quali ripercussioni ci saranno per i costruendi comparti di via del Lazzaretto e di Via Corticella e come intenda procedere l'amministrazione". La risposta dell'Assessore Gabellini spiega che "A seguito di fallimenti si avvia una percorso strutturato.
Quando si apre la procedura concorsuale del fallimento viene nominato un curatore fallimentare che, sotto la vigilanza del giudice fallimentare e del comitato dei creditori, ha il compito di amministrare il patrimonio fallimentare con l'obiettivo di mantenerne le componenti positive (il valore). Tra i compiti del curatore vi sono la gestione dell'impresa (nel caso sia stato autorizzato l'esercizio provvisorio) e la vendita dei beni.
Il curatore fallimentare diventa quindi il nuovo interlocutore dell'Amministrazione Comunale.
Una volta espletate le procedure fallimentari per la cessione del patrimonio, il nuovo acquirente delle aree e dei lotti inseriti in piani urbanistici subentra nella convenzione originaria, con i medesimi diritti ed obblighi della società fallita.
Al momento la procedura è aperta ed è stato nominato il curatore fallimentare."
Quadro decisamente desolante. Le pianificazioni urbanistiche passate si sono rivelate un fallimento totale.
Come per le vicende dell'ex Mercato Navile, anche qui ci troviamo in una situazione complicata. Già nel 2013 ci furono problemi in seguito al mancato insediamenti della facoltà di ingegneria. Preparo quindi un'interpellanza "Per chiedere in seguito al fallimento del Patagruppo SPA quali ripercussioni ci saranno per i costruendi comparti di via del Lazzaretto e di Via Corticella e come intenda procedere l'amministrazione". La risposta dell'Assessore Gabellini spiega che "A seguito di fallimenti si avvia una percorso strutturato.
Quando si apre la procedura concorsuale del fallimento viene nominato un curatore fallimentare che, sotto la vigilanza del giudice fallimentare e del comitato dei creditori, ha il compito di amministrare il patrimonio fallimentare con l'obiettivo di mantenerne le componenti positive (il valore). Tra i compiti del curatore vi sono la gestione dell'impresa (nel caso sia stato autorizzato l'esercizio provvisorio) e la vendita dei beni.
Il curatore fallimentare diventa quindi il nuovo interlocutore dell'Amministrazione Comunale.
Una volta espletate le procedure fallimentari per la cessione del patrimonio, il nuovo acquirente delle aree e dei lotti inseriti in piani urbanistici subentra nella convenzione originaria, con i medesimi diritti ed obblighi della società fallita.
Al momento la procedura è aperta ed è stato nominato il curatore fallimentare."
Quadro decisamente desolante. Le pianificazioni urbanistiche passate si sono rivelate un fallimento totale.
Carcere minorile Pratello: al posto dello spettacolo ci sarà un documentario
"Il Progetto annuale di Teatro all’interno dell’Istituto Penale Minorile di Bologna,
attivo dal 1998, coinvolge i giovani detenuti in una proposta di
laboratori di pratiche teatrali finalizzati alla realizzazione di uno
spettacolo, che si sviluppano parallelamente in due ambiti: quello delle
competenze manuali, legate ad attività di produzione di manufatti,
costumi, scene; quello delle competenze espressive e comunicative, in
specifiche attività di scrittura creativa, di trainig vocale e fisico,
di video e di teatro. Lo spettacolo viene di norma replicato per due
settimane, aperto alla cittadinanza tutta, in particolar modo ad un
pubblico giovane (scuole, centri di aggregazione, comunità)".
A Settembre 2015 circola la voce che per motivi di agibilità dei locali, non andrà in scena presso l'Istituto Penale Minorile lo spettacolo realizzato dai ragazzi ivi detenuti. A ottobre parte anche una petizione online la quale segnala che "A novembre del 2015, l'ormai tradizionale spettacolo presso l’Istituto Penale Minorile, che da ben sedici anni viene realizzato, non vedrà la luce, per motivi legati alla agibilità dello spazio. Le porte dell’IPM non saranno aperte ai cittadini e agli studenti di Istituti Superiori e dell’Università, che sempre numerosi hanno assistito alle tante repliche dello spettacolo".
Preparo quindi un'interpellanza per chiedere spiegazioni.
Nella risposta dell'allora Assessore alla cultura Ronchi, mi viene confermato che da primavera i locali del teatro non sono idonei al pubblico spettacolo e per renderli agibili servono interventi strutturali, che non si dice se e quando verranno fatti. Al posto dello spettacolo verrà realizzato un documentario, dove e quando sarà possibile vederlo non si sà.
Duole constatare che problemi di carattere economico (non citati ma i problemi strutturali si risolvono con risorse economiche) ancora una volta siano un impedimento alla realizzazione di progetti di alto valore sociale e culturale.
Di seguito pubblico i testi integrali della mia interpellanza e della relativa risposta.
A Settembre 2015 circola la voce che per motivi di agibilità dei locali, non andrà in scena presso l'Istituto Penale Minorile lo spettacolo realizzato dai ragazzi ivi detenuti. A ottobre parte anche una petizione online la quale segnala che "A novembre del 2015, l'ormai tradizionale spettacolo presso l’Istituto Penale Minorile, che da ben sedici anni viene realizzato, non vedrà la luce, per motivi legati alla agibilità dello spazio. Le porte dell’IPM non saranno aperte ai cittadini e agli studenti di Istituti Superiori e dell’Università, che sempre numerosi hanno assistito alle tante repliche dello spettacolo".
Preparo quindi un'interpellanza per chiedere spiegazioni.
Nella risposta dell'allora Assessore alla cultura Ronchi, mi viene confermato che da primavera i locali del teatro non sono idonei al pubblico spettacolo e per renderli agibili servono interventi strutturali, che non si dice se e quando verranno fatti. Al posto dello spettacolo verrà realizzato un documentario, dove e quando sarà possibile vederlo non si sà.
Duole constatare che problemi di carattere economico (non citati ma i problemi strutturali si risolvono con risorse economiche) ancora una volta siano un impedimento alla realizzazione di progetti di alto valore sociale e culturale.
Di seguito pubblico i testi integrali della mia interpellanza e della relativa risposta.
23 novembre 2015
Piano sosta Corticella tra una marea di critiche
Il piano sosta a Corticella, se nell'intento vuole essere una cosa buona, ovvero impedire che la zona venga usata come parcheggio scambiatore da chi viene da fuori salvaguardando la sosta per i residenti, nei fatti è un gran pasticcio e per giunta annunciato.
Un gran pasticcio perché per evitare che i "forestieri" parcheggino, l'amministrazione decide di mettere a pagamento la sosta con le strisce blu, che saranno invece gratis per i residenti. Intanto trovo molto miope da parte dell'amministrazione impedire di parcheggiare da una parte senza proporre una soluzione dall'altra. Così si sposta solo il problema un po' più in là. Infatti la logica avrebbe voluto che prima si preparassero i parcheggi scambiatori in zona come il Giuriolo, poi metti le strisce blu a pagamento in tutta Corticella, ma gratis per tutti i residenti. Ma è stato fatto tutto a rovescio, infatti il Giuriolo non si sa ancora se e quando sarà pronto (il primo bando è andato deserto, ora è in corso il secondo), ma le strisce blu non vengono fatte in tutta Corticella a macchia di leopardo. Quindi ci saranno residenti di serie A e residenti di serie B. Quelli di serie A abitano nelle strade con le strisce blu e parcheggiano gratis, quelli di serie B abitano nelle strade accanto e non hanno le strisce blu di conseguenza non hanno nemmeno il permesso di parcheggiare gratis, se non trovano posto esattamente sotto casa, posto difficile da trovare dato che i parcheggi scambiatori non sono stati fatti e i "forestieri" si riverseranno a parcheggiare nelle strade senza strisce blu. Alla faccia della tutela della sosta residenziale tanto sbandierata dall'Amministrazione.
Oggi ho chiesto di convocare urgentemente un'udienza conoscitiva in commissione mobilità per approfondire tutte le problematiche emerse e convincere l'amministrazione a rivedere il piano.
Un gran pasticcio perché per evitare che i "forestieri" parcheggino, l'amministrazione decide di mettere a pagamento la sosta con le strisce blu, che saranno invece gratis per i residenti. Intanto trovo molto miope da parte dell'amministrazione impedire di parcheggiare da una parte senza proporre una soluzione dall'altra. Così si sposta solo il problema un po' più in là. Infatti la logica avrebbe voluto che prima si preparassero i parcheggi scambiatori in zona come il Giuriolo, poi metti le strisce blu a pagamento in tutta Corticella, ma gratis per tutti i residenti. Ma è stato fatto tutto a rovescio, infatti il Giuriolo non si sa ancora se e quando sarà pronto (il primo bando è andato deserto, ora è in corso il secondo), ma le strisce blu non vengono fatte in tutta Corticella a macchia di leopardo. Quindi ci saranno residenti di serie A e residenti di serie B. Quelli di serie A abitano nelle strade con le strisce blu e parcheggiano gratis, quelli di serie B abitano nelle strade accanto e non hanno le strisce blu di conseguenza non hanno nemmeno il permesso di parcheggiare gratis, se non trovano posto esattamente sotto casa, posto difficile da trovare dato che i parcheggi scambiatori non sono stati fatti e i "forestieri" si riverseranno a parcheggiare nelle strade senza strisce blu. Alla faccia della tutela della sosta residenziale tanto sbandierata dall'Amministrazione.
Oggi ho chiesto di convocare urgentemente un'udienza conoscitiva in commissione mobilità per approfondire tutte le problematiche emerse e convincere l'amministrazione a rivedere il piano.
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Piano neve 2015/2016: nulla si dice sui parcheggi dei disabili
A febbraio scorso chiedevo spiegazioni alla Giunta sulla neve spazzata dalle strade e depositata anche sui parcheggi per i disabili. Nella sua risposta l'Assessore Malagoli spiegava che nel Piano Neve non prevede le operazioni di pulizia della neve degli spazi auto dedicati ai disabili. Decido quindi di presentare un odg in Consiglio Comunale con trattazione immediata ma viene respinto e mandato in commissione. Dalla commissione emerge che non ci sono risorse economiche per implementare il piano neve, ma l'assessore assicura che attraverso la rete di spalatori volontari gestiti dai quartieri si potrà fare fronte anche a questa necessità. L'Assessore promise di tornare in commissione a settembre per relazionare su quanto pianificato, indipendentemente dal fatto se l'odg verrà approvato o meno in tempo utile per inserirlo nel piano neve, ad oggi infatti è ancora in lista di trattazione in Consiglio Comunale con almeno una sessantina di odg davanti ... non so neanche se riusciamo a trattarlo entro fine mandato.
Ora siamo a fine novembre, a settembre non si è visto nessuno in commissione e il piano neve 2015/2016 è già attivo e nulla si dice sui parcheggi disabili.
Chiederò spiegazioni con un'interpellanza.
Ora siamo a fine novembre, a settembre non si è visto nessuno in commissione e il piano neve 2015/2016 è già attivo e nulla si dice sui parcheggi disabili.
Chiederò spiegazioni con un'interpellanza.
21 novembre 2015
I Bradipi: finalmente il Comune si sveglia!
A fine ottobre la squadra di basket in carrozzina dei Bradipi, dopo aver vinto il campionato nazionale, vince anche la supercoppa. A seguito di questa vittoria mi aspettavo, come in altri casi (ad esempio la promozione in A2 della Fortitudo oppure la promizione in serie A del Bologna oppure l'argento nella boxe) un momento di riconoscimento da parte del Sindaco. Ma niente, tutto tace. Allora preparo una domanda di attualità per capire cosa intenda fare l'amministrazione. La seduta, come spesso capita purtroppo, è disertata da Sindaco e Assessori, cosa grave dato che la seduta è dedicata prorio alle domande che i Consiglieri rivolgono alla Giunta e al Sindaco, quindi non ottengo alcuna risposta. Da regolamento dovrebbe arrivarmi entro tre giorni in forma scritta. Passano i giorni, e solo dopo ripetuti solleciti, ieri mi viene inviata la risposta. Quasi un mese per scrivere tre righe per dire che il primo dicembre la squadra verrà premiata, da chi non si sa, dove non si sa, a che ora nemmeno. A voler essere malizionsi vien da dire che se non avessi fatto alcun pressing probabilmente questa supercoppa sarebbe passata inosservata dall'amministrazione. Attendiamo maggiorni informazioni sulla cerimonia.
20 novembre 2015
Carta di identità elettronica: servizio sospeso a causa dei costi di manutenzione
Il Comune di Bologna annuncia la sospensione del servizio di erogazione delle carte di identità elettroniche, servizio che non è effettivamente mai decollato, forse un po' per il costo al cittadino della carta (€ 25 a fronte dei 5 per la carta tradizionale) , forse perché il cittadino non ne ha mai capito la reale utilità, forse perché l'unico posto dove poterla fare era Palazzo D'Accursio, il cuore di Bologna e per chi viene dalla periferia significa impiegare almeno due ore, molto più comodo invece andare all'anagrafe di quartiere.
Nella sua informativa il Comune spiega che "L'Amministrazione ha deciso di chiudere definitivamente il servizio dopo le numerose sospensioni causate dalla rottura dei macchinari per la produzione delle carte. Questo avviene in un contesto in cui lo Stato dopo il lancio della sperimentazione, ben 13 anni fa, non ha più investito nel servizio che aveva invece l'obiettivo in pochi anni di di sostituire completamente il documento cartaceo. Ciò non è mai successo e in realtà moltissimi Comuni non hanno mai neppure cominciato a rilasciarle. [...] I Comuni si sono trovati di fronte a spese non previste, solo in parte coperte dal Ministero e a tempi troppo lunghi di lavorazione. [...] La strumentazione è ormai obsoleta, i pezzi di ricambio difficili da reperire, i costi di un'eventuale sostituzione sono elevati e non pare strategico fare un investimento su un servizio che la maggior parte dei Comuni o non ha mai attivato o sta dismettendo. Questo e alcuni malfunzionamenti del sistema provocano dei “blocchi” più o meno lunghi del servizio causando ulteriori aumenti dei tempi di lavorazione, oltre a un disservizio per i cittadini".
Il quadro descritto dal Comune è avvilente, rimangono da capire i motivi per cui lo Stato lancia un servizio e poi lo abbandona a se stesso, è effettivamente così costoso tanto da non essere economicamente sostenibile dalle casse pubbliche?
Nella sua informativa il Comune spiega che "L'Amministrazione ha deciso di chiudere definitivamente il servizio dopo le numerose sospensioni causate dalla rottura dei macchinari per la produzione delle carte. Questo avviene in un contesto in cui lo Stato dopo il lancio della sperimentazione, ben 13 anni fa, non ha più investito nel servizio che aveva invece l'obiettivo in pochi anni di di sostituire completamente il documento cartaceo. Ciò non è mai successo e in realtà moltissimi Comuni non hanno mai neppure cominciato a rilasciarle. [...] I Comuni si sono trovati di fronte a spese non previste, solo in parte coperte dal Ministero e a tempi troppo lunghi di lavorazione. [...] La strumentazione è ormai obsoleta, i pezzi di ricambio difficili da reperire, i costi di un'eventuale sostituzione sono elevati e non pare strategico fare un investimento su un servizio che la maggior parte dei Comuni o non ha mai attivato o sta dismettendo. Questo e alcuni malfunzionamenti del sistema provocano dei “blocchi” più o meno lunghi del servizio causando ulteriori aumenti dei tempi di lavorazione, oltre a un disservizio per i cittadini".
Il quadro descritto dal Comune è avvilente, rimangono da capire i motivi per cui lo Stato lancia un servizio e poi lo abbandona a se stesso, è effettivamente così costoso tanto da non essere economicamente sostenibile dalle casse pubbliche?
19 novembre 2015
Valli Zabban: cosa è stato fatto, quali i prossimi passi
In seguito all'udienza conoscitiva che avevo chiesto in Commissione Ambiente per avere aggiornamenti sulla vicenda di Valli Zabban, l'azienda si era resa disponibile ad accoglierci in un sopralluogo. Insieme ad altri colleghi abbiamo visitato tutto lo stabilimento, ci sono state mostrate le modifiche apportate nel corso degli anni e spiegato come funziona il ciclo produttivo. Ho segnalato che i residenti (tra cui io) continuano a sentire cattivi odori cosa che ha meravigliato il direttore dello stabilimento. Devo onestamente dire che dopo avere visto l'impianto, se la puzza non l'avessi sentita con il mio naso, sarebbe sembrato strano anche a me. Ma non dobbiamo sottovalutare il fatto che lì accanto c'è l'impianto di conglomerati bituminosi di Coop Costruzioni che sta lavorando, e a cui che l'amministrazione da tempo ha smesso di pensare, nonostante sia obsoleto e non abbiano alcuna intenzione di adeguarlo, oggi meno che mai dato che l'azienda è in liquidazione coatta. Non si capisce come mai la Provincia chiuse l'impianto di Sintexcal proprio in virtù della sua obsolescenza e della mancata volontà dell'azienda di adeguarlo, e per quello di Coop Costruzioni che versa nelle medesime condizioni non sia stata adottato il medesimo provvedimento, semplicemente l'amministrazione continua a ribadire che ha calato la produzione. Certo è che se quel poco che
Sintexcal: il TAR da ragione alla Città Metropolitana
E dopo i passi avanti della scorsa settimana in commissione Ambiente, che avevo richiesto per avere aggiornamenti sulla situazione, dove l'Assessore ci ha informato che lo stabilimento di Sintexcal, chiuso dal 2012, non riaprirà da nessuna parte, l'attuale proprietà dovrà bonificare l'area poi verrà fatto un insediamento residenziale, è di oggi la buone notizia che il TAR ha dato ragione alla Città Metropolitana respingendo il "ricorso della Sintexcal con il quale l'azienda di Bologna chiedeva
l'annullamento del provvedimento con cui la allora Provincia, il 15
ottobre 2012, respingeva la richiesta di rinnovo dell'autorizzazione
rilasciata nel 2008 per mancanza di un progetto credibile che
realizzasse opere di captazione, convogliamento e trattamento di tutte
le emissioni in fuoriuscita dall'impianto". Questo è quanto annuncia la Città Metropolitana e che continua a spiegare "A seguito delle numerosissime segnalazioni di cittadini che
lamentavano forti e persistenti odori di bitume sull'area circostante,
densamente abitata, erano infatti intervenute ARPA e AUSL che in una
nota congiunta del gennaio 2012 avevano attestato "una situazione di
pericolosità grave ed immediata". Pertanto, nel gennaio 2012 la
Provincia aveva disposto la sospensione immediata a fronte
dell'autorizzazione. Tale provvedimento è stato oggetto di un primo
ricorso poi respinto dal Tar Bologna nel gennaio del 2015 che si è
pronunciato nel merito.
#CoalizioneCivica #ElezioniAmministrative Bologna 2016
#ElezioniAmministrative Bologna 2016
il 20 novembre nasce l’Associazione #CoalizioneCivica per #Bologna.
Chi
vuole essere tra i promotori dell’Associazione può recarsi, Venerdì 20
novembre dalle h 15 alle h 19, in via Marzabotto n.2 per sottoscrivere
l’adesione.
18 novembre 2015
People Mover: avanti tutta verso la catastrofe
Giovedì scorso 12/11/2015 si è svolta la commissione sul People Mover, dove abbiamo trattato una serie di mozioni per sospendere l'opera in autotutela a causa dei processi in corso che vedono rinviate a giudizio numerose persone per turbativa d'asta, ci sono indagini della Corte dei Conti, una situazione per nulla chiara che potrebbe comportare il blocco del cantiere da parte della magistratura.
Questo di seguito è il mio intervento in commissione.
In sintesi ribadisco che mi si è impedito di chiamare in commissione il Comitato No People Mover a presentare la soluzione alternativa con SFM, di fatto procastinando in continuazione questa mia richiesta, ora ci si ritrova con i cantieri alle porte come se il solo paventare soluzioni alternative avesse potuto "compromettere" l'iter per la realizzazione del People Mover.
A suo tempo, a marzo 2015, in sede di approvazione di bilancio, il PD bocciò una mia mozione per sospendere l'opera proprio in virtù delle indagini in corso, ora in commissione, a distanza di 8 mesi siamo nuovamente a parlare della sospensione e questa volta sono tutte le forze politiche a chiederlo ... a parte il PD.
Sempre il PD per bocca del suo Assessore Colombo, ad una mia domanda di attualità di giugno 2015 dove chiedevo se non ritenesse azzardato procedere con un'opera al centro di indagini e processi, mi dice che i contratti vanno onorati. E pazienza se poggiano su "carte false".
Tornando a marzo 2015, sempre nel tentativo di capire la gravità della situazione, chiesi un parere al
Questo di seguito è il mio intervento in commissione.
In sintesi ribadisco che mi si è impedito di chiamare in commissione il Comitato No People Mover a presentare la soluzione alternativa con SFM, di fatto procastinando in continuazione questa mia richiesta, ora ci si ritrova con i cantieri alle porte come se il solo paventare soluzioni alternative avesse potuto "compromettere" l'iter per la realizzazione del People Mover.
A suo tempo, a marzo 2015, in sede di approvazione di bilancio, il PD bocciò una mia mozione per sospendere l'opera proprio in virtù delle indagini in corso, ora in commissione, a distanza di 8 mesi siamo nuovamente a parlare della sospensione e questa volta sono tutte le forze politiche a chiederlo ... a parte il PD.
Sempre il PD per bocca del suo Assessore Colombo, ad una mia domanda di attualità di giugno 2015 dove chiedevo se non ritenesse azzardato procedere con un'opera al centro di indagini e processi, mi dice che i contratti vanno onorati. E pazienza se poggiano su "carte false".
Tornando a marzo 2015, sempre nel tentativo di capire la gravità della situazione, chiesi un parere al
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Il mio intervento sulla carta europea per i diritti delle donne nello sport
16/11/2015 Il Consiglio comunale ha approvato un ordine del giorno sulla Carta europea dei diritti delle donne nello sport,
presentato dalla consigliera Benassi e firmato dai consiglieri
Critelli, Lama, Ferri, Mazzanti, Barcelò, Mignani, Lembi, Melega, Turci,
Errani (PD), Bugani (M5S), Salsi(GrMisto), Carella (FI).
Il mio intervento in aula:
"Grazie Presidente. Sarò velocissima. Ringrazio la collega Benassi per la proposta di ordine del giorno, che ho sottoscritto perché ne condivido la natura. Condivido anche quando si dice che nel nostro Paese manca la cultura sportiva ed effettivamente nell’ordine del giorno mi fa pensare a una realtà assolutamente bolognese e quotidiana quando dice “per favorire l’equa partecipazione di donne e di uomini negli organismi dirigenziali sportivi”. Noi abbiamo una città che solo da due anni ha una sezione al liceo sportivo, un’unica sezione e spesso tantissimi ragazzini rimangono fuori (ci sarebbe un numero di iscritti sufficiente addirittura a fare tre classi, ma purtroppo ce n’è una sola),
per cui il mio auspicio è che questo ordine del giorno vada oltre, come impegno da parte del Sindaco, all’adesione della Carta europea, ma che si impegni effettivamente, come è stato fatto quando si parlato del liceo musicale – mi ricordo che qui in Consiglio comunale abbiamo approfondito molto l’argomento e il Sindaco si è fatto promotore di questa richiesta presso il Ministero e anche per cercare dei sostenitori, dei partner economici, che potessero dare una mano all’apertura di questa sezione – affinché uno dei primi passi per dare effettivo corso a questo impegno che stiamo votando con questo ordine del giorno sia proprio quello di cercare di far sì che la nostra città non abbia solo una sezione in un liceo sportivo, ma che possa nei prossimi anni offrire alla città un’offerta più ampia se si vuole garantire negli organismi dirigenziali e sportivi un’equa partecipazione di donne e di uomini. Grazie."
Il mio intervento in aula:
"Grazie Presidente. Sarò velocissima. Ringrazio la collega Benassi per la proposta di ordine del giorno, che ho sottoscritto perché ne condivido la natura. Condivido anche quando si dice che nel nostro Paese manca la cultura sportiva ed effettivamente nell’ordine del giorno mi fa pensare a una realtà assolutamente bolognese e quotidiana quando dice “per favorire l’equa partecipazione di donne e di uomini negli organismi dirigenziali sportivi”. Noi abbiamo una città che solo da due anni ha una sezione al liceo sportivo, un’unica sezione e spesso tantissimi ragazzini rimangono fuori (ci sarebbe un numero di iscritti sufficiente addirittura a fare tre classi, ma purtroppo ce n’è una sola),
per cui il mio auspicio è che questo ordine del giorno vada oltre, come impegno da parte del Sindaco, all’adesione della Carta europea, ma che si impegni effettivamente, come è stato fatto quando si parlato del liceo musicale – mi ricordo che qui in Consiglio comunale abbiamo approfondito molto l’argomento e il Sindaco si è fatto promotore di questa richiesta presso il Ministero e anche per cercare dei sostenitori, dei partner economici, che potessero dare una mano all’apertura di questa sezione – affinché uno dei primi passi per dare effettivo corso a questo impegno che stiamo votando con questo ordine del giorno sia proprio quello di cercare di far sì che la nostra città non abbia solo una sezione in un liceo sportivo, ma che possa nei prossimi anni offrire alla città un’offerta più ampia se si vuole garantire negli organismi dirigenziali e sportivi un’equa partecipazione di donne e di uomini. Grazie."
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Il mio intervento in aula sull'OdG sull'emergenza abitativa e occupazioni
09/11/2015 "Grazie, Presidente. Io devo dire che leggo l'ordine del giorno del Partito Democratico e mi sembra che sia stato scritto per certi versi in
un altro Comune perché quando dice: “approva le iniziative messe in
campo dall'Amministrazione circa le politiche di accoglienza e quelle di
contrasto all'occupazione abusiva di immobili” mi viene da dire: “di
quali politiche stiamo parlando?” Prima il collega Petrella richiamava
all'attenzione il fatto che le persone sgomberate dall'ex Telecom
avevano comunque trovato un tetto: è vero, verissimo, però prima queste
persone un tetto non ce l'avevano. Sono state lasciate da questa
Amministrazione a occupare per quasi un anno uno stabile in maniera del
tutto illegale con dentro minori, con dentro persone in grave difficoltà
e quindi mi viene da dire: “dov'erano all'epoca le splendide iniziative
messe in campo dall'Amministrazione comunale che vengono approvate?” o
si specifica da quel momento in poi o, se deve essere una lode
all'operato dell'Amministrazione dall'inizio di mandato, secondo me
questa frase è quantomeno impropria.
Rimango per certi versi sconcertata dal doppio significato che ha l'ordine del giorno. Da una parte si
Rimango per certi versi sconcertata dal doppio significato che ha l'ordine del giorno. Da una parte si
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People Mover e penali in caso di sospensione temporanea o revoca dell'appalto
Secondo l'Assessore Colombo dire addio al People Mover costerebbe almeno 18 milioni di euro, ma è proprio così? Con una domanda di attualità ho chiesto ancora una volta spiegazioni.
Da notizie di stampa, l'Assessore Frascaroli spiega che è saggio portare a termine il People Mover per evitare di incappare in multe o penali milionarie.
Chiedo quale sia l'opinione del Sindaco in merito ad eventuali penali da pagare e chiedo a quanto ammonterebbero se oggi di decidesse di sospendere la realizzazione dell'opera.
La mia domanda di attualità:
"Grazie, Presidente. Io torno sempre a chiedere la solita domanda sulle eventuali penali che ci sarebbero da pagare sul People Mover nel caso in cui l'opera venisse sospesa. Ne abbiamo parlato ieri in Commissione e anche ieri in Commissione la risposta non è stata una risposta alla domanda nel senso che si parlava di sospensione in autotutela, non di recesso unilaterale dal contratto, ma di una sospensione in autotutela legata al fatto che ci sono delle indagini in corso. La domanda era legata
Da notizie di stampa, l'Assessore Frascaroli spiega che è saggio portare a termine il People Mover per evitare di incappare in multe o penali milionarie.
Chiedo quale sia l'opinione del Sindaco in merito ad eventuali penali da pagare e chiedo a quanto ammonterebbero se oggi di decidesse di sospendere la realizzazione dell'opera.
La mia domanda di attualità:
"Grazie, Presidente. Io torno sempre a chiedere la solita domanda sulle eventuali penali che ci sarebbero da pagare sul People Mover nel caso in cui l'opera venisse sospesa. Ne abbiamo parlato ieri in Commissione e anche ieri in Commissione la risposta non è stata una risposta alla domanda nel senso che si parlava di sospensione in autotutela, non di recesso unilaterale dal contratto, ma di una sospensione in autotutela legata al fatto che ci sono delle indagini in corso. La domanda era legata
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13 novembre 2015
Comune e Questura: interconnessione banche dati come (non) funziona
Contro ogni aspettativa, il consiglio comunale ha approvato la mia proposta di migliorare l'accesso alle banche dati comunali da parte delle Questura, al fine rendere più agevoli le indagini.
Questa mia proposta nasce da un fatto accaduto ormai quasi due anni fa: lo storico bar Otello nel cuore di Bologna fu posto sotto sequestro. Purtroppo le difficoltà di interconnessione tra le varie banche dati e i vari corpi di polizia risulta essere un ostacolo alle indagini, e un altro esempio è stato quando i Vigili di Bologna fermarono un ricercato senza individuarlo.
Dicevo contro ogni aspettativa perché dopo la commissione in cui trattammo la mia proposta con un'udienza conoscitiva, l'orientamento dell'amministrazione era contrario perché asseriva che il collegamento già esisteva. Ma le spiegazioni e le risposte approssimative datemi in commissione non mi convincono e procedo con ulteriori approfondimenti, che a rigor di logica sarebbero dovuti essere stati portati da parte dell'amministrazione direttamente in udienza conoscitiva come avevo richiesto.
Da un'interrogazione (inserire link a documento 1) apprendo che un collegamento esiste, in modo diretto tramite password. Da una seconda interrogazione (inserire link a documento 2) emerge che solo la Divisione Polizia Amm.va e Sociale (Uff. Armi e Uff. Passaporti) ha accesso diretto alla banca dati del SUAP (Sportello Unico per le Attività Produttive), accesso che consentirebbe invece ai reparti investigativi come Digos e Mobile e Anticrimine un immediato incrocio di dati tra i soggetti destinatari di licenze rilasciate ed eventuali indagini a loro carico. Quindi il collegamento c'è ma a metà, presso la Questura sono installati PC proprietà comunale a seguito di convenzione del 2002. Da questa convenzione (inserire link a documento 3), ottenuta con una terza interrogazione, il Comune si impegna a "garantire gli aggiornamenti e le manutenzioni necessarie per mantenere le attrezzature ed i collegamenti in perfetto stato di efficienza". Nel "progetto tecnico informatico", ottenuto con una quarta richiesta, emerge che, e non poteva essere altrimenti dato che risale al 2002, la tecnologia è datata, in oltre 10 anni ha fatto passi da gigante, quindi è il caso di rimetterci mano e un conto è che vi sia il collegamento, altro è che il servizio sia ancora manutenuto e aggiornato.
Ovviamente tutto questo delirio si potrebbe evitare con una normativa nazionale di riferimento che definisca in maniera chiara ed inequivocabile come queste interconnessioni devono essere fatte, ma siamo in attesa di decreto .... e nel frattempo ogni ente si arrabatta come può, come ad esempio è successo anche per la faccenda delle sale slot (leggi anche altro sul tema).
Di seguito l'ordine del giorno approvato.
Questa mia proposta nasce da un fatto accaduto ormai quasi due anni fa: lo storico bar Otello nel cuore di Bologna fu posto sotto sequestro. Purtroppo le difficoltà di interconnessione tra le varie banche dati e i vari corpi di polizia risulta essere un ostacolo alle indagini, e un altro esempio è stato quando i Vigili di Bologna fermarono un ricercato senza individuarlo.
Dicevo contro ogni aspettativa perché dopo la commissione in cui trattammo la mia proposta con un'udienza conoscitiva, l'orientamento dell'amministrazione era contrario perché asseriva che il collegamento già esisteva. Ma le spiegazioni e le risposte approssimative datemi in commissione non mi convincono e procedo con ulteriori approfondimenti, che a rigor di logica sarebbero dovuti essere stati portati da parte dell'amministrazione direttamente in udienza conoscitiva come avevo richiesto.
Da un'interrogazione (inserire link a documento 1) apprendo che un collegamento esiste, in modo diretto tramite password. Da una seconda interrogazione (inserire link a documento 2) emerge che solo la Divisione Polizia Amm.va e Sociale (Uff. Armi e Uff. Passaporti) ha accesso diretto alla banca dati del SUAP (Sportello Unico per le Attività Produttive), accesso che consentirebbe invece ai reparti investigativi come Digos e Mobile e Anticrimine un immediato incrocio di dati tra i soggetti destinatari di licenze rilasciate ed eventuali indagini a loro carico. Quindi il collegamento c'è ma a metà, presso la Questura sono installati PC proprietà comunale a seguito di convenzione del 2002. Da questa convenzione (inserire link a documento 3), ottenuta con una terza interrogazione, il Comune si impegna a "garantire gli aggiornamenti e le manutenzioni necessarie per mantenere le attrezzature ed i collegamenti in perfetto stato di efficienza". Nel "progetto tecnico informatico", ottenuto con una quarta richiesta, emerge che, e non poteva essere altrimenti dato che risale al 2002, la tecnologia è datata, in oltre 10 anni ha fatto passi da gigante, quindi è il caso di rimetterci mano e un conto è che vi sia il collegamento, altro è che il servizio sia ancora manutenuto e aggiornato.
Ovviamente tutto questo delirio si potrebbe evitare con una normativa nazionale di riferimento che definisca in maniera chiara ed inequivocabile come queste interconnessioni devono essere fatte, ma siamo in attesa di decreto .... e nel frattempo ogni ente si arrabatta come può, come ad esempio è successo anche per la faccenda delle sale slot (leggi anche altro sul tema).
Di seguito l'ordine del giorno approvato.
Emergenza abitativa: non si ha la dimensione del problema
In più di un'occasione ho avuto modo di dire che l'amministrazione di Bologna non ha contezza della reale misura dell'emergenza abitativa e che i centri sociali hanno sostituito l'ente (che è stato a guardare dalla finestra in tutti i sensi) in questa carenza, lo hanno fatto a modo loro, utilizzando le occupazioni, ma non hanno lasciato la gente in mezzo alla strada. La conferma del fatto che l'ente non ha la più pallida delle dimensioni del problema la da anche la risposta ad una mia interrogazione dove chiedevo "quanti sono gli immobili occupati a Bologna", senza specificare se fossero pubblici o privati. Se devi preparare un piano per l'emergenza abitativa hai bisogno di sapere quanti vivono in una situazione emergenziale come l'occupazione. Bene, nella risposta l'amministrazione fa riferimento solo agli immobili di proprietà pubblica, il resto sembra che non esista.
Gli alloggi ACER occupati sono 31, dentro vi sono 92 persone di cui 55 adulti e 37 minori. Di queste persone, 11 avevano fatto richiesta per un alloggio pubblico ma sono rimaste escluse dalla graduatoria perché non hanno raggiunto il punteggio utile.
Alla luce di queste informazioni si aprono altri interrogativi. Innanzitutto la maggior parte di
Gli alloggi ACER occupati sono 31, dentro vi sono 92 persone di cui 55 adulti e 37 minori. Di queste persone, 11 avevano fatto richiesta per un alloggio pubblico ma sono rimaste escluse dalla graduatoria perché non hanno raggiunto il punteggio utile.
Alla luce di queste informazioni si aprono altri interrogativi. Innanzitutto la maggior parte di
12 novembre 2015
Sintexcal: ad un passo dalla soluzione
Dopo 15 anni di lotte del Comitato Ambiente Santa Viola contro i disagi causati da Sintexcal, azienda che produce conglomerati bituminosi, sembra data per certa la chiusura dell'impianto di via
Agucchi a Bologna, e naufragherà l'ipotesi dell'ampliamento dell'area
produttiva. Ora le parti devono siglare l'accordo integrativo per dare
il via all'operazione. Una buona notizia.
In sintesi lo stabilimento chiuso dal 2012 non riaprirà da nessuna parte, l'attuale proprietà dovrà bonificare l'area poi verrà fatto un insediamento residenziale. Entro il mandato, quindi prima delle elezioni di primavera 2016, da un punto di vista burocratico dovrebbe essere tutto pronto, variante al POC compresa.
Di seguito le agenzie di stampa
In sintesi lo stabilimento chiuso dal 2012 non riaprirà da nessuna parte, l'attuale proprietà dovrà bonificare l'area poi verrà fatto un insediamento residenziale. Entro il mandato, quindi prima delle elezioni di primavera 2016, da un punto di vista burocratico dovrebbe essere tutto pronto, variante al POC compresa.
Di seguito le agenzie di stampa
11 novembre 2015
Nodo di Rastignano: è la volta buona?
Dopo 30 anni che se ne parla, sembra che parta per davvero entro l'anno il cantiere.
Passante Nord: la sterzata del PD è solo campagna elettorale?
Nell'arco di 24 ore il PD è passato da una posizione nettamente favorevole al Passante Nord ad una contraria. Sono stati effettivamente folgorati sulla via di Damasco o hanno capito che elettoralmente non paga portare avanti quest'opera? Millantano che toglierà il traffico dalla Tangenziale di Bologna, cosa che Autostrade stessa sostiene avverrà in maniera marginale, e comunque se anche partissero ora i cantieri ci vorranno almeno una decina di anni per vederlo costruito e il problema del traffico è ora. Quindi elettoralmente paga di più parlare di allargamento della tangenziale, allargamento che non tiene conto che in diversi punti la tangenziale "accarezza" gli insediamenti urbani, che allargare dei ponti e cavalcavia costa, e che gli svincoli sarebbero tutti da rivedere. Tutto questo per avere una corsia in più e a caro prezzo.
A questo punto sollecito vivamente in presidente PD della Commissione Comunale Mobilità affinché convochi con estrema urgenza la mia udienza conoscitiva per approfondire il progetto di potenziamento in sede della tangenziale attraverso la costruzione di un viadotto (che poco elegantemente il nostro Assessore Colombo ha definito una "suggestione progettuale"). Invece che allargare, che tra l'altro richiede espropri, si lavora in altezza raddoppiando la sede stradale, non solo aggiungendo una corsia per senso di marcia.
Di seguito c'è la mia richiesta di udienza conoscitiva del 2 novembre 2015.
A questo punto sollecito vivamente in presidente PD della Commissione Comunale Mobilità affinché convochi con estrema urgenza la mia udienza conoscitiva per approfondire il progetto di potenziamento in sede della tangenziale attraverso la costruzione di un viadotto (che poco elegantemente il nostro Assessore Colombo ha definito una "suggestione progettuale"). Invece che allargare, che tra l'altro richiede espropri, si lavora in altezza raddoppiando la sede stradale, non solo aggiungendo una corsia per senso di marcia.
Di seguito c'è la mia richiesta di udienza conoscitiva del 2 novembre 2015.
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06 novembre 2015
Bagni Pubblici: la farsa continua
Ascom tira le orecchie al Comune di Bologna per la scarsità di bagni pubblici. Come darle torto. Ad oggi le toilette sono sulle spalle degli esercizi pubblici ma "la richiesta e' sempre in aumento a causa della diminuzione degli interventi pubblici in questo particolare settore, i bagni non possono essere un nostro problema ma dell'amministrazione. Il rispetto di tutte le parti in causa e' doveroso".
Questa amministrazione, in quasi 5 anni, non è stata capace di produrre dei risultati nonostante gli indirizzi politici chiari e inequivocabili votati in Consiglio a inizio mandato, indirizzi che davano mandato al Sindaco di aumentare l'offerta di bagni pubblici sul territorio comunale. Quando li costruisce lo fa con soldi donati da terzi, salvo poi incassare le critiche dei residenti come in Via del Guasto e Largo Respighi. E quando li mette a bando, vanno deserti come in Piazza Verdi. No comment.
Questa amministrazione, in quasi 5 anni, non è stata capace di produrre dei risultati nonostante gli indirizzi politici chiari e inequivocabili votati in Consiglio a inizio mandato, indirizzi che davano mandato al Sindaco di aumentare l'offerta di bagni pubblici sul territorio comunale. Quando li costruisce lo fa con soldi donati da terzi, salvo poi incassare le critiche dei residenti come in Via del Guasto e Largo Respighi. E quando li mette a bando, vanno deserti come in Piazza Verdi. No comment.
Mense scolastiche: cosa sta succedendo?
Ne abbiamo parlato in commissione scuola, con i genitori, l'azienda e l'amministrazione comunale.
I rappresentanti dei genitori hanno spiegato in maniera esaustiva tutti i vari disservizi.
L'azienda che eroga i pasti ha spiegato come lavorano e dalla presentazione che hanno fatto sembrano molto professionali ma questo cozza con i numerosi disservizi accaduti e documentati.
Infine il Comune ha spiegato il tipo di controlli che sta facendo, in linea di massima ogni giorno sono in una scuola diversa.
A suo tempo fui contraria alla decisione del Comune di dare il servizio di mense in gestione ad un soggetto privato, temevo disservizi e un impoverimento della qualità. Vedo con rammarico che le mie perplessità ora trovano riscontro.
A mio avviso l'azienda ha solo sulla carta i numeri per gestire i pasti ma ha oggettive difficoltà organizzative. L'impressione che io ho è che ci sia una certa improvvisazione e sembra che non abbiano mai gestito mense scolastiche, considerati gli errori accaduti. Gli spinaci a cubetti congelati che secondo loro devono cuocersi cammin facendo sono imbarazzanti. Come imbarazzante è la vicenda delle porzioni di pesce dove in una scuola un'intera classe è rimasta senza. A questo punto è fondamentale che scuole e genitori continuino a segnalare, come stanno già facendo, tutti i disservizi, in modo che il Comune faccia pressione sull'azienda affinché risolva quanto prima tutti i problemi.
I rappresentanti dei genitori hanno spiegato in maniera esaustiva tutti i vari disservizi.
L'azienda che eroga i pasti ha spiegato come lavorano e dalla presentazione che hanno fatto sembrano molto professionali ma questo cozza con i numerosi disservizi accaduti e documentati.
Infine il Comune ha spiegato il tipo di controlli che sta facendo, in linea di massima ogni giorno sono in una scuola diversa.
A suo tempo fui contraria alla decisione del Comune di dare il servizio di mense in gestione ad un soggetto privato, temevo disservizi e un impoverimento della qualità. Vedo con rammarico che le mie perplessità ora trovano riscontro.
A mio avviso l'azienda ha solo sulla carta i numeri per gestire i pasti ma ha oggettive difficoltà organizzative. L'impressione che io ho è che ci sia una certa improvvisazione e sembra che non abbiano mai gestito mense scolastiche, considerati gli errori accaduti. Gli spinaci a cubetti congelati che secondo loro devono cuocersi cammin facendo sono imbarazzanti. Come imbarazzante è la vicenda delle porzioni di pesce dove in una scuola un'intera classe è rimasta senza. A questo punto è fondamentale che scuole e genitori continuino a segnalare, come stanno già facendo, tutti i disservizi, in modo che il Comune faccia pressione sull'azienda affinché risolva quanto prima tutti i problemi.
05 novembre 2015
Vietare la pubblicità del gioco d'azzardo: è questa la direzione
Un mese fa avevo chiesto spiegazioni all'amministrazione in merito ad una pubblicità di una sala slot ubicata in una zona sensibile (tra scuole di ogni ordine e grado, oratorio e biblioteca). L'Assessore alla Legalità mi aveva risposto che il Comune può vietare le pubblicità delle sale slot sui mezzi del trasporto pubblico, ma non può farlo sul suolo pubblico, serve una normativa nazionale. Bene, a livello nazionale i deputati di Alternativa Libera ci stanno lavorando, su questi temi (e non solo) ho sempre trovato in loro dei validi alleati, e "“Questa mattina la Commissione Finanze della Camera ha iniziato ad affrontare la discussione sulla nuova disciplina del gioco d’azzardo e tutte
le forze politiche hanno concordato con l’iniziativa portata avanti dai
deputati di Alternativa Libera che punta a vietarne la pubblicità, in modo da inserire tale previsione nel testo base.
Nel 2014 approvammo una mozione in Consiglio Comunale che conteneva un invito al Governo a definire regole affinché i messaggi pubblicitari del gioco d'azzardo evidenzino chiaramente il rischio di dipendenza, con questa proposta di legge di Alternativa Libera si va addiruttura oltre.
Inoltre il relatore di
maggioranza si è detto completamente d’accordo con la nostra proposta di
dare ai Sindaci ampi poteri su questo tema e sanzioni molto ampie
contro chi viola le regole”.
Lo afferma il vicepresidente della Commissione Lavoro della Camera, Walter Rizzetto, che ha scritto la proposta di legge sul gioco d’azzardo insieme al suo collega di Alternativa Libera, membro della commissione Finanze, Sebastiano Barbanti."
Nel 2014 approvammo una mozione in Consiglio Comunale che conteneva un invito al Governo a definire regole affinché i messaggi pubblicitari del gioco d'azzardo evidenzino chiaramente il rischio di dipendenza, con questa proposta di legge di Alternativa Libera si va addiruttura oltre.
Piazza dell'Unità: come cambierà?
Di seguito le slide del progetto definitivo presentato in commissione
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ll mistero delle "case avanzate" scomparse
Case avanzate per biciclette in via Riva di Reno Bologna |
Oggi mi arriva la risposta scritta, che spiega sì il "disguido" ma la motivazione della cancellazione mi lascia sconcertata. Intanto non è stato un errore della ditta esecutrice e i costi della rimozione sono a carico di Tper (soldi pubblici). E non è un problema di codice della strada che non è chiaro al riguardo. Il Comune a febbraio 2015 da il via libera alla realizzazione delle case avanzate per biciclette. I lavori del Crealis (il cantierone) sono a carico di TPER, sono stati appaltati prima e non prevedevano le case avanzate. Il buon senso vorrebbe, in un'ottica di collaborazione tra enti pubblici) che dato che vi è un cantiere aperto si approfitta e si fanno anche le case avanzate, cosa che il comune infatti aveva fatto. Quindi non si capisce perché avesse dato disposizioni di non farle (disposizioni che si sono perse stando alla risposta dell'Assessore ma che io con malizia dico forse non essere mai state date). C'è stato un disguido? le strisce il Comune avrebbe dovuto farle dopo la chiusura del cantiere del Crealis? sono state fatte prima? Tanto erano da fare, amen. La presa di posizione di Tper che ha voluto in tutti i modi eliminarle è incomprensibile. E la marcia indietro dell'Assessore, di solito sempre molto determinato, mi stupisce, come mi stupisce sentilo addurre il disorientamento e la non adeguata informazione dell'utenza in una città dove le case avanzate esistono già.
In sintesi:
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04 novembre 2015
Il mio intervento in aula sull'OdG di solidarietà all'assessore Frascaroli
Lunedì in Consiglio Comunale abbiamo discusso una mozione di solidarietà all'Assessore Frascaroli. In seguito ad alcune sue dichiarazioni in merito alle occupazioni abusive, la Digos ha acquisito il video dell'intervista contenente le dichiarazioni. Il mio voto è stato di astensione, di seguito nel video c'è il mio intervento in aula dove spiego le mie motivazioni e la relativa trascrizione.
"Volevo chiedere un’ulteriore spiegazione ai colleghi presentatori e sottoscrittori dell’ordine del giorno in merito agli attacchi ricevuti dall’Assessore Frascaroli nell’espressione del suo pensiero. Ho dato un’occhiata a quando è uscito sul giornale che la DIGOS aveva chiesto il video dell’intervista dell’Assessore e nonostante ci siano state polemiche su questo fatto non mi risulta che l’Assessore Frascaroli, al di là di critiche anche accese, sia stata per certi versi attaccata più del dovuto. È una mia personale opinione, ma può darsi che mi sia sfuggita qualcosa.
"Volevo chiedere un’ulteriore spiegazione ai colleghi presentatori e sottoscrittori dell’ordine del giorno in merito agli attacchi ricevuti dall’Assessore Frascaroli nell’espressione del suo pensiero. Ho dato un’occhiata a quando è uscito sul giornale che la DIGOS aveva chiesto il video dell’intervista dell’Assessore e nonostante ci siano state polemiche su questo fatto non mi risulta che l’Assessore Frascaroli, al di là di critiche anche accese, sia stata per certi versi attaccata più del dovuto. È una mia personale opinione, ma può darsi che mi sia sfuggita qualcosa.
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La mia domanda di attualità sugli errori di progettazione e realizzazione delle piste ciclabili
Da notizie di stampa si apprende:
Di seguito il testo del mio intervento in aula, poi la risposta dell'Assessore e infine la mia replica:
- dei lavori di ripristino della tangenziale delle biciclette, necessari a quanto pare perchè i lavori non sono stati eseguiti a regola d'arte
- delle problematiche di progettazione e realizzazione della pista ciclabile in San Donato, che portano addirittura al taglio di numerosi alberi
- quale sia la loro opinione sui fatti accaduti
- il motivo per cui i lavori della tangenziale delle biciclette non siano stati fatti a regola d'arte
- il motivo per cui vi siano errori di progettazione e realizzazione nella pista ciclabile di San Donato
Di seguito il testo del mio intervento in aula, poi la risposta dell'Assessore e infine la mia replica:
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La mia domanda di attualità sulla rimozione della segnaletica ciclabile
Finalmente il Cantierone sta vedendo la luce, ma sembra di essere in un paese surreale. Fatta la segnaletica orizzontale ciclabile in via Rizzoli all'incrocio con Ugo Bassi e Indipendenza, dopo nemmeno 48 ore è già stata cancellata. Da una parte le strisce avevano suscitato non poche polemiche, molti non ne comprendevano il senso, ma non credo che siano state queste polemiche a far tornare sui suoi passi l'amministrazione. Quindi in sede di Question Time chiedo chiarimenti all'Assessore Colombo che mi annuncia che mi darà risposta scritta ... che sto ancora aspettando! Di seguito c'è il mio intervento integrale in aula.
Questo è il mio intervento in aula:
"Riceverò risposta scritta perché come mi ha spiegato l’Assessore Colombo la risposta non è pronta.
Questo è il mio intervento in aula:
"Riceverò risposta scritta perché come mi ha spiegato l’Assessore Colombo la risposta non è pronta.
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Cittadinanza onoraria al PM Nino Di Matteo: penultima tappa
Il percorso per arrivare a conferire la cittadinanza onoraria al PM Nino di Matteo è stato lungo e periglioso, ma alla fine ce l'abbiamo fatta e lunedì prossimo in Consiglio Comunale ci sarà la cerimonia ufficiale.
Questa di seguito è la mia dichiarazione di voto in aula.
"Grazie, Presidente. Io sono per certi versi contenta che siamo riusciti ad arrivare alla fine di questo percorso che porterà al conferimento. Rilevo anch'io come purtroppo alcune cose importanti vengano strumentalizzate e all'interno di questi percorsi vengano inserite cose che effettivamente potrebbero tranquillamente essere lasciate da parte perché si sta parlando di due cose diverse. Il riferimento ovviamente è al conferimento della cittadinanza onoraria all'interno del quale è stato inserito un richiamo alla Resistenza, che non vuol dire che io non riconosca gli alti valori della Resistenza, ma semplicemente mi sembra strumentale inserirli all'interno di un conferimento di cittadinanza onoraria ad un PM. Detto questo, il mio voto sarà favorevole in quanto sono stata una dei sostenitori di questa richiesta di cittadinanza onoraria. Confido, auspico che ci sia maggiore sensibilità da parte del PD in futuro per evitare di inserire frasi che possono per certi versi dividere la maggioranza e l'opposizione su temi sui quali in realtà siamo tutti unanimi ovvero la lotta alla mafia."
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