12 novembre 2015

Sintexcal: ad un passo dalla soluzione

Dopo 15 anni di lotte del Comitato Ambiente Santa Viola contro i disagi causati da Sintexcal, azienda che produce conglomerati bituminosi, sembra data per certa la chiusura dell'impianto di via Agucchi a Bologna, e naufragherà l'ipotesi dell'ampliamento dell'area produttiva. Ora le parti devono siglare l'accordo integrativo per dare il via all'operazione. Una buona notizia.

In sintesi lo stabilimento chiuso dal 2012 non riaprirà da nessuna parte, l'attuale proprietà dovrà bonificare l'area poi verrà fatto un insediamento residenziale. Entro il mandato, quindi prima delle elezioni di primavera 2016, da un punto di vista burocratico dovrebbe essere tutto pronto, variante al POC compresa.

Di seguito le agenzie di stampa

Dire 13:22 (ER) IMPRESE BOLOGNA. SINTEXCAL, COMITATO: FINALMENTE BUONE NUOVE - CITTA' METROPOLITANA: DA ISTITUZIONI SOLERZIA E CORAGGIO (DIRE) Bologna, 11 nov.
"Finalmente, dopo tanti anni, sembra che abbiamo delle buone notizie". Paolo Veronesi, uno dei residenti del Comitato ambiente di Santa Viola, a Bologna, commenta cosi' l'accordo raggiunto tra Comune e Sintexcal per lo stop definitivo della produzione dell'azienda che, trattando materiali bituminosi, emetteva cattivi odori mal sopportati dai cittadini. Veronesi avrebbe preferito un maggior coinvolgimento del Comitato nell'iter che ha portato all'intesa, "ma a parte questo piccolo neo va
tutto bene, considerando che e' dal 2001- ricorda il residente- che ci siamo costituiti in Comitato. Io avevo aderito per tutelare la salute di mio figlio che andava a scuola e ora va all'Universita'". Si definisce "meno ottimista" un'altra cittadina del comitato, perche' "questa cosa l'ho gia' vissuta qualche anno fa, durante la campagna elettorale precedente. Sembrava tutto fatto, la notizia era anche uscita sui giornali e poi non se n'e' fatto niente". Il riferimento e' al precedente progetto di delocalizzazione, che doveva portare la Sintexcal a Sala Bolognese. L'azienda aveva accettato e "la pratica era pressoche' chiusa", ricorda l'assessore comunale all'Ambiente, Patrizia Gabellini, "ma poi all'ultimo momento cambiarono le condizioni a Sala. Facemmo altri tentativi, non piccoli, per trovare una soluzione alternativa in altri comuni che avessero la disponibilita' di aree o immobili da riusare", ma questa "non fu trovata". Ora la strada che si e' imboccata e' diversa e trova l'apprezzamento di Legambiente: "Siamo soddisfatti della comunicazione" fatta oggi in commissione, "dopo che per anni- dichiara Claudio Corticelli- abbiamo combattuto a fianco del Comitato perche' questa era un'azienda insalubre che dava parecchi problemi".
La civica Federica Salsi, che aveva richiesto la commissione di oggi, invita pero' a "cantar vittoria solo quando l'accordo sara' effettivamente firmato". Peraltro "resta un punto interrogativo sull'ampliamento", aggiunge Salsi, riferendosi al permesso che l'azienda ha ricevuto pochi giorni fa per l'attuale stabilimento: "Sembra una merce di scambio nei confronti dell'azienda", dichiara Salsi. Gabellini, pero', e' convinta che la Sintexcal quel permesso a costruire non lo utilizzera', perche' andra' a buon fine il percorso per l'addio alla produzione su Bologna. Per il resto, quella portata a termine e' stata "una trattativa molto faticosa", assicura l'assessore: "Abbiamo lavorato a tambur battente" e "lo dimostrano le delibere". Detto questo, "nulla vieta che la si possa considerare un'operazione elettorale- e' la risposta di Gabellini alla residente- ma io guardo alla sostanza".     Le amministrazioni "si sono mosse con molta solerzia, una certa dose di coraggio" e di certo "con
correttezza sostanziale e formale", assicura Lorenzo Minganti, consigliere della Citta' metropolitana con delega all'Ambiente: dal 2011 ad oggi le diverse amministrazioni hanno avuto un comportamento "da manuale". Anche per Minganti, infine, grazie all'accordo "diventa sostanzialmente neutro" l'esito del ricorso al Tar (atteso a breve) che la Sintexcal presento' contro l'allora Provincia, che nel 2012 nego' il rinnovo delle autorizzazioni all'azienda.   (Pam/ Dire) 13:22 11-11-15 NNNN



Dire 12:45 (ER) IMPRESE BOLOGNA. SINTEXCAL NON RIAPRIRÀ, AL SUO POSTO CASE
INTESA IERI, GABELLINI: A POSTO TUTTI I TASSELLI DI LUNGA VICENDA (DIRE)
Bologna, 11 nov. - Salvo sorprese, sembra arrivato il momento in cui poter scrivere la parola "fine" su una vicenda che si trascina da anni: la Sintexcal, azienda che produceva materiali bituminosi in zona Santa Viola, con la conseguente emissione di odori molto poco amati dai residenti, non riaprira' i battenti a Bologna. Un accordo raggiunto ieri, infatti, prevede che l'azienda valorizzi l'area, che potra' essere trasformata con destinazione principalmente residenziale, rinunciando a riprendere l'attivita' produttiva e questo indipendentemente dall'esito del contenzioso legale ancora in corso con l'ex Provincia (che, nel 2012, non aveva rinnovato le autorizzazioni). Sono le informazioni "probabilmente conclusive" fornite oggi dall'assessore all'Ambiente del Comune di Bologna, Patrizia Gabellini, in commissione. "Ci siamo incontrati ieri con i vertici dell'azienda, accompagnati sia
dai progettisti che dagli avvocati- riferisce l'assessore- ed e' stata accettata la nostra proposta di non riaprire lo stabilimento e trasformare l'area, aggiustando il progetto gia' predisposto molti anni fa quando sembrava fattibile lo spostamento dell'azienda a Sala Bolognese". Ipotesi poi tramontata e a tutt'oggi non in campo, precisa l'assessore: l'azienda, in sostanza, rinuncia alla produzione sul territorio bolognese concentrandosi sul nuovo stabilimento di Ferrara. Il vecchio progetto e' stato "migliorato" tenendo conto del fatto che nel frattempo "si e' accentuata l'attenzione agli aspetti ambientali", spiega sempre Gabellini. Per la valorizzazione dell'area saranno utilizzati gli stessi indici
definiti per un'operazione simile finalizzata alla delocalizzazione della Gironi: "Tenendo conto del contesto", afferma Gabellini, le due situazioni si possono considerare come "assimilabili". Le aree della Gironi e della Sintexcal entreranno a far parte di un Piano operativo comunale (Poc) "a tema", continua Gabellini: dedicato, cioe', a siti lasciati liberi da industrie malsane. Nell'incontro di ieri, a questo proposito, si e' gia' convenuto che la Sintexcal "presentera' tutti i documenti necessari per entrare in questo piano operativo", riferisce l'assessore. Intanto, il quartiere Reno "e' in trattativa" per definire meglio cosa ne sara' dell'area, spiega Gabellini: bisognera' fare i calcoli per quantificare le dotazioni e poi esaminare le richieste gia' avanzate dal quartiere. Tutto questo sapendo che dal vicino
fiume Reno "bisognera' allontanarsi", avverte l'assessore. Del resto, anche "l'idea che avevamo del parco Lungoreno attrezzato va rivista" rispetto a quando fu elaborato il Psc, perche' oggi le piene allagano porzioni piu' ampie di prima: rientra in questo anche "il ragionaento diverso che si sta
facendo per le vasche di laminazione, intese ormai come aree asciutte che si riescono a praticare, ovviamente senza attrezzature, ma che nel caso di piena fanno da cassa di espansione per evitare danni". Ci sono anche casi di "aree che pensavamo di acquisire e e ci stiamo ripensando", aggiunge
l'assessore. Tornando al caso specifico della Sintexcal, anche qui "si restringe in maniera consistente la parte effettivamente edificabile", riferisce Gabellini, perche' "la parte esondabile va lasciata libera". C'e' poi il tema della bonifica, che sara' in capo a chi comprera' l'area per attuare l'intervento: la caratterizzazione del suolo non e' ancora stata fatta, ma sara' necessario eseguirla. In tutto questo, c'e' un iter parallelo che sembra andare in contraddizione con l'accordo raggiunto ieri. Pochi giorni fa, infatti, il Comune ha rilasciato un permesso edilizio che consentirebbe alla Sintexcal di ampliare del 10% l'attuale stabilimento. L'azienda "ne aveva il diritto" e dunque "non abbiamo potuto negare il
permesso a costruire", spiega Gabellini, confidando comunque che questo documento restera' lettera morta perche' andra' avanti la trasformazione dell'area: il permesso a costruire, del resto, "diventa effettivo solo nel momento in cui viene ritirato e vengono pagati gli oneri". Gabellini scommette che non succedera', grazie all'intesa gia' raggiunta con la Sintexcal. In questo modo, tra l'altro, "dovrebbe anche chiudersi, qualsiasi sia la sentenza che sara' emessa, il ricorso al Tar che l'azienda- ricorda Gabellini- presento' sulla decisione, presa a suo tempo dalla Provincia, di non rinnovare l'autorizzazione a continuare l'attivita'". La sentenza dovrebbe arrivare a breve, ma ieri "si e' convenuto che qualunque sia- afferma l'assessore- questa non mettera' in discussione l'accordo". In conclusione, "sembrano essere andati a posto tutti i tasselli di una storia molto lunga", commenta l'assessore: certo, "l'accordo di programma che stiamo mettendo a punto voglio vederlo firmato, ma mi sembra di poter dire, per come sono andate avanti le cose in questo lungo tempo, che forse la situazione l'abbiamo chiusa con questo mandato". (Pam/ Dire) 12:45 11-11-15 NNNN

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