06 novembre 2015

Mense scolastiche: cosa sta succedendo?

Ne abbiamo parlato in commissione scuola, con i genitori, l'azienda e l'amministrazione comunale.

I rappresentanti dei genitori hanno spiegato in maniera esaustiva tutti i vari disservizi.
L'azienda che eroga i pasti ha spiegato come lavorano e dalla presentazione che hanno fatto sembrano molto professionali ma questo cozza con i numerosi disservizi accaduti e documentati.
Infine il Comune ha spiegato il tipo di controlli che sta facendo, in linea di massima ogni giorno sono in una scuola diversa.

A suo tempo fui contraria alla decisione del Comune di dare il servizio di mense in gestione ad un soggetto privato, temevo disservizi  e un impoverimento della qualità. Vedo con rammarico che le mie perplessità ora trovano riscontro.

A mio avviso l'azienda ha solo sulla carta i numeri per gestire i pasti ma ha oggettive difficoltà organizzative. L'impressione che io ho è che ci sia una certa improvvisazione e sembra che non abbiano mai gestito mense scolastiche, considerati gli errori accaduti. Gli spinaci a cubetti congelati che secondo loro devono cuocersi cammin facendo sono imbarazzanti. Come imbarazzante è la vicenda delle porzioni di pesce dove in una scuola un'intera classe è rimasta senza. A questo punto è fondamentale che scuole e genitori continuino a segnalare, come stanno già facendo, tutti i disservizi, in modo che il Comune faccia pressione sull'azienda affinché risolva quanto prima tutti i problemi.


Io sono basita da quello che sta succedendo. L'azienda che ha vinto il bando sembra non essere all'altezza, oppure il bando era scritto male. Entro l'anno farò un'interrogazione ai settori competenti per chiedere quale sia l'andamento delle segnalazioni dei disservizi. Mi auspico che calino sensibilmente, diversamente l'amministrazione comunale dovrà spiegare come intende procedere. Abbiamo lavorato molto in questi anni per migliorare questo servizio, che vederlo ora funzionare così mi fa una rabbia ... 

Di seguito ci sono le agenzie di stampa che riassumono quanto detto in commissione.

Dire 20:10 (ER) SCUOLA BOLOGNA. GENITORI: MOLTA APPRENSIONE PER LA MENSA "ARRIVANO ANCHE VERDURE NON SCONGELATE"; FI: SAGGIO ESPOSTO AI PM (DIRE)
Bologna, 4 nov. - Tra i genitori c'e' "molta apprensione" attorno al servizio di refezione scolastica di Bologna. Lo riferisce Dora Ramazzoti, uno dei genitori all'interno della Commissione mensa cittadina, durante l'udienza conoscitiva di oggi in Comune. "Siamo molto soddisfatti" del capitolato di gara con cui il servizio e' stato affidato a Ribo', aggiunge Ramazzoti, "ma proprio perche' non rimanga lettera morta e' molto importante vigilare, verificare e controllare". In questo senso, i genitori chiedono un "canale diretto" di comunicazione con Ribo', perche' "noi non mordiamo".
Le preoccupazioni sono "qualitative e quantitative", ma "alla base di tutto c'e' una questione di trasparenza e fiducia nei confronti del nuovo gestore", continua Ramazzoti. "Non possiamo accettare azioni che sembrano furbizie", continua la mamma, come ad esempio le "schede tecniche che
appaiono e scompaiono dal sito". Inoltre, nei menu del giorno "si stanno susseguendo molte variazioni dell'ultimo momento dovute a generiche cause organizzative", riferisce Ramazzotti. Poi "permangono i ritardi" nella distribuzione ed appare "molto frequente- continua Ramazzotti- l'uso di
alimenti surgelati e questa e' cosa che avevamo chiesto di limitare", ponendo un tetto al 20% sul totale.
A questo proposito un'altra portavoce dell'Osservatorio, Cinzia Tancini, mostra in commissione alcune foto con verdure arrivate a scuole "neanche completamente scongelate". Episodi che "minano la fiducia dei genitori verso il gestore", attacca Tancini.
Un'insegnante dell'Istituto comprensivo 10, invece, punta il dito contro la "mancanza di informazione" sui cambiamenti apportati nei materiali impiegati per il servizio ristorazione: a scuola,
infatti, viene fatta la raccolta differenziata, "ma rischiamo di fare degli errori non per cattiva volonta' bensi' per la mancanza di informazione".
Tra i consiglieri comunali, il piu' battagliero e' Marco Lisei di Fi che si concentra sugli episodi preoccupanti delle ultime settimane, con tanto di puntina trovata in un pasto. "Sulla sicurezza non si puo' scherzare e mi sarei aspettato un atteggiamento diverso da parte di tutti gli attori coinvolti", afferma il forzista. Si respira invece un "clima corporativo", al punto che "qualcuno ha detto che la puntina ce l'ho messa io", riferisce Lisei, genitore nella scuola in cui si e' verificato l'episodio. In questo senso, appare "saggia" la decisione che il Comune ha preso nell'inviare un esposto alla Procura: per fare chiarezza "e' giusto bussare a tutte le porte". Ritardi e cambi di menu "sono il segno di un'organizzazione in difficolta'", aggiunge Marco Piazza del M5s. La civica Federisca Salsi, infine, segnala una giornata in cui e' capitato che "un'intera classe non aveva il pesce" come secondo: come si legge nella segnalazione fatta dall'insegnante, diffusa da Salsi, dopo la pasta sono arrivati solo i fagioli previsti come contorno. E "non e' la prima volta che rimaniamo senza pesce", scrive l'insegnante. (fonte Dire) 

Sulle mancate porzioni di pesce il Comune mi spiega che " in data  22 ottobre abbiamo effettuato un' indagine  per approfondire quanto riportato nella segnalazione.
Ad un'intera classe, in data 19 ottobre, è stata sostituita la pietanza prevista in menù, platessa al pomodoro, con del tonno poiché le porzioni consegnate  dal Centro Pasti non erano sufficienti a soddisfare tutte le classi.
La sostituzione, consegnata a scuola alle ore 13,30, è stata distribuita ai bambini quando erano già rientrati nella propria classe. Quanto accaduto ci è stato confermato, personalmente, dall'insegnante e dal personale Ribò addetto alla distribuzione. In un' ulteriore indagine abbiamo  chiesto spiegazioni in merito direttamente al  Centro Produzione Pasti. Abbiamo verificato che le cause del problema sono da individuare nella tipologia di preparazione proposta. La platessa al pomodoro crea qualche
problema nella distribuzione. E' un pesce molto delicato e sottile; nel porzionarlo si sbriciola facilmente,  per cui se ne perdono molte porzioni [quindi mi chiedo questa che tipo di esperienza abbia se fa errori di questo tipo]. Analoghe problematiche sono state riscontrate in altre scuole e sottoposte all'attenzione del Gestore, affinchè non si verifichino più. Il nostro intervento a scuola, in ogni modo, ci ha permesso di puntualizzare le corrette modalità di gestione di inconvenienti dovuti a "porzioni scarse o non sufficienti" che devono essere rilevati nel più breve tempo possibile e garantire una tempestiva e puntuale soluzione affinché  i bambini  possano pranzare serenamente nei luoghi e nei tempi stabiliti". 


Dire 20:09 (ER) SCUOLA BOLOGNA. RIBÒ LANCIA TOUR-TRASPARENZA IN CENTRI PASTO - "SICUREZZA PRIORITARIA"; "VERDURE CONGELATE? FALSO, ERANO COTTE" (DIRE)
Bologna, 4 nov. - "La sicurezza dei nostri bambini, che sono gli adulti di domani, per noi e' la cosa piu' preziosa in assoluto alla quale teniamo con grande attenzione e concretezza".
Parola di Giulia Fortunato, responsabile dei rapporti con i media di Ribo', l'ati formata da Gemeaz-Elior e Camst per la gestione della ristorazione scolastica a Bologna.
"Nei vari casi che sono occorsi, tra i quali anche la questione della puntina- afferma Fortunato, oggi in commissione- non e' mai risultato nessun tipo di responsabilita' imputabile al ciclo produttivo". Proprio per capire bene cosa sia successo, "apprezziamo molto" che il Comune abbia deciso di inviare un esposto alla Procura, commenta Fortunato, "perche' e' nell'interesse di tutti fare luce sui casi che si sono succeduti". Intanto, da quando e' iniziata la scuola "i prelievi sulle materie prime sono stati 15 con otto visite ispettive in 34 giorni di ristorazione", riferisce la rappresentante di Ribo', a fronte dei 676.800 pasti prodotti per una media di 18.900 al giorno (il 16% destinati a "diete particolari", con un'incidenza del 71% di richieste di tipo religioso). Nell'approntare questi menu si tiene conto anche del "minimo rischio", aggiunge Fortunato: in riferimento alle lische delle trote e ai residui nel pollo biologico, ad esempio, "si e' deciso immediatamente di sostituire, di concerto con
l'istituzione comunale perche' non decidiamo niente da soli, di sostituire queste due pietanze".
Questo sapendo che il capitolato di gara predisposto dal Comune e' "molto sfidante" e Bologna "rappresenta un caso di eccellenza nazionale", sottolinea Fortunato: per fare un esempio, "il 90,29% di biologico e' tre volte la media nazionale".
La portavoce di Ribo', poi, risponde anche alle foto con la verdura che, a detta dei genitori della Commissione cittadina mensa, e' arrivata a scuola non ancora scongelata: "Questa verdura era
cotta e si presenta cotta cubettata, cosi' come lo e' quando si presenta congelata". Questo in virtu di una "modalita' di cottura per cui non si altera la conformazione estetica", aggiunge Fortunato.
Per quanto riguarda i ritardi nella distribuzione, "sicuramente all'inizio e' innegabile che si siano state delle difficolta'- ammette Fortunato- che stiamo superando" e infatti oggi sui ritardi "siamo prossimi
allo zero". Tra i provvedimenti, sono stati aggiunti "due camion per ogni centro pasti e si stanno implementando le lavorazioni in cucina", riferisce Fortunato. A questo proposito, "e' indubbio che lavorazioni articolate e complesse che si avvicinino alla tradizione del territorio- afferma la
rappresentante dell'ati- comportino un maggior dispendio di energie e di tempo. Anche perche' il capitolato e' cosi vincolante che", a differenza di come accade in altre zone d'Italia, "le preparazioni il giorno prima a Bologna non si possono fare". Sul fronte della "massima trasparenza", poi, Fortunato sottolinea che da gennaio sara' attivo un nuovo portale che, tra le altre cose, dara' conto anche della "tracciabilita'" della distribuzione: in altre parole, "i genitori sapranno in tempo reale quand'e' che viene scaricato il pasto a scuola". Ad ogni modo, "organizzeremo presto un tour nei centri pasto e invitiamo tutti i consiglieri e la stampa- annuncia Fortunato- per prendere coscienza de visu di quanto avviene".
Anche l'assessore Marilena Pillati, pur avendo comunicato l'invio dell'esposto alla Procura, invita a non fare "allarmismi" sul funzionamento delle mense. "Sono sicura che ogni giorno tutti gli attori coinvolti fanno al meglio proprio lavoro", dichiara l'assessore. "Sulle segnalazioni interveniamo tempestivamente", assicura la dirigente Miriam Pepe. Sui ritardi, ad esempio, "abbiamo report
giornalieri" e "chiediamo immediatamente spiegazioni al gestore", precisa Pepe. Anche per quanto riguarda i cambi di menu, questi "ci devono essere comunicati- spiega Pepe- e sappiamo esattamente tutte le volte che il menu viene cambiato, anche in minima parte". Inoltre, "controlliamo periodicamente gli standard sul surgelato", afferma la dirigente. A settembre, ad esempio, per le verdure l'uso dei prodotti surgelati si e' attestato sul 9,27% come media cittadina. Il centro pasti del Fossolo si e' fermato al 3,97% mentre Casteldebole ed Erbosa sono al 14%, ma dipende anche dai menu del mese. Pepe, infine, rende noto che finora il Comune ha applicato quasi 3.000 euro di penali a Ribo', tra i ritardi (200 euro ad episodio) ed altri inconvenienti. Per quanto riguarda l'informativa inviata dall'Ausl alla Procura, infine, Emilia Guberti (direttrice dell'unita' operativa Igiene, alimenti e
nutrizione) sottolinea che si e' trattato di un "atto dovuto", per mettere "a conoscenza dell'autorita' giudiziaria" degli approfondimenti svolti sui casi di oggetti estranei rinvenuti nei pasti. Detto questo, "i nostri controlli si svolgono a prescindere dai singoli episodi", aggiunge Guberti. (fonte Dire)



2 commenti :

  1. Il Comune NON E' socio di minoranza .... dal testo si capisce così. E' stato fatto un bando e Ribò è una ATI tra CAMST e Elior

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    1. Si Alessandro ha ragione ora il Comune ha dato in gestione il servizio. Quando scrissi il post di gennaio che ho linkato in quella frase c'era molta confusione, solo a febbraio quando la giunta deliberò fu chiaro che volevano dare in gestione il servizio. Comunque correggo per maggiore chiarezza, grazie della segnalazione

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