05 novembre 2015

Vietare la pubblicità del gioco d'azzardo: è questa la direzione

Un mese fa avevo chiesto spiegazioni all'amministrazione in merito ad una pubblicità di una sala slot ubicata in una zona sensibile (tra scuole di ogni ordine e grado, oratorio e biblioteca). L'Assessore alla Legalità mi aveva risposto che il Comune può vietare le pubblicità delle sale slot sui mezzi del trasporto pubblico, ma non può farlo sul suolo pubblico, serve una normativa nazionale. Bene, a livello nazionale i deputati di Alternativa Libera ci stanno lavorando, su questi temi (e non solo) ho sempre trovato in loro dei validi alleati, e "“Questa mattina la Commissione Finanze della Camera ha iniziato ad affrontare la discussione sulla nuova disciplina del gioco d’azzardo e tutte le forze politiche hanno concordato con l’iniziativa portata avanti dai deputati di Alternativa Libera che punta a vietarne la pubblicità, in modo da inserire tale previsione nel testo base.
Inoltre il relatore di maggioranza si è detto completamente d’accordo con la nostra proposta di dare ai Sindaci ampi poteri su questo tema e sanzioni molto ampie contro chi viola le regole”.
Lo afferma il vicepresidente della Commissione Lavoro della Camera, Walter Rizzetto, che ha scritto la proposta di legge sul gioco d’azzardo insieme al suo collega di Alternativa Libera, membro della commissione Finanze, Sebastiano Barbanti." 

Nel 2014 approvammo una mozione in Consiglio Comunale che conteneva un invito al Governo a definire regole affinché i messaggi pubblicitari del gioco d'azzardo evidenzino chiaramente il rischio di dipendenza, con questa proposta di legge di Alternativa Libera si va addiruttura oltre.

I Deputati spiegano che "La recente e consistente diffusione di sale da gioco con macchinari comunemente definiti slot machine, diffusione avvenuta anche in molti bar e luoghi aperti al pubblico, come anche il moltiplicarsi di sale per le scommesse e di lotterie di ogni genere presenti nei più diversi esercizi pubblici, rendono necessaria una normativa che preveda dei limiti a tali attività e alla loro diffusione. Con l'aggravarsi della crisi economica, infatti, è aumentato vertiginosamente il giro di affari legato al gioco.
      Una diffusione così capillare del gioco deve essere accompagnata dal potenziamento dei poteri e delle possibilità di intervento da parte delle autorità di sorveglianza, che vadano ben oltre il semplice controllo fiscale.
      Inoltre, se un'importante parte dei ricavi economici dello Stato originano da giochi d'azzardo e da lotterie, lo Stato stesso non può ignorare la necessaria protezione dei soggetti più deboli. Infatti in un periodo di grandi incertezze, con una crisi economica e occupazionale che colpisce duramente la società a ogni livello, sono sempre di più le persone che, maggiormente esposte all'illusione di facili vincite in danaro, sono vittime della dipendenza da gioco d'azzardo patologico (GAP). Quest'ultima recentemente è stata riconosciuta, anche dal Ministero della salute, come causa di psicodipendenza a tutti gli effetti. Come tale è già assistita dalla sanità pubblica presso numerosi servizi per le tossicodipendenze Ser.T. delle singole aziende sanitarie locali, con un conseguente ulteriore aggravio della spesa sanitaria, ed è stata inclusa nei livelli di assistenza sanitaria (LEA) dall'articolo 5 del decreto-legge n. 158 del 2012, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 189 del 2012 (decreto Balduzzi).
      L'obiettivo di questa proposta di legge, quindi, è quello di contrastare la diffusione della dipendenza da GAP vietando qualsiasi forma di pubblicità per i giochi con vincita in danaro, prevedendo misure stringenti sul controllo dell'età del giocatore – a tutela dei minorenni – e riconoscendo ai sindaci la competenza per l'autorizzazione all'esercizio dei giochi, previo parere del questore e fatte salve le competenze previste dagli articoli 86 e 88 del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza, di cui al regio decreto 18 giugno 1931, n. 773, in materia di pubblici esercizi e di licenze per i concessionari del gioco".

Un passaggio che mi preme sottolineare è l'attenzione dedicata ai minori, a Ravenna durante il "Tavolo per il contrasto al gioco d'azzardo"organizzato dal Comune è emerso che "il gioco d'azzardo non e' piu' 'una cosa da grandi' e, con le baby slot  nei luoghi di divertimento e l'uso di internet, anche i piu' piccoli sono a rischio "ludopatia" quindi "i pediatri dovranno imparare a riconoscere anche i sintomi di un precoce addestramento ai giochi online pericolosi per il bambino". Dal canto loro i pediatri sostengono che "È improbabile che i bambini piccoli possano cadere nella trappola del gioco d'azzardo, soprattutto in una citta' di provincia" come Ravenna ma "Si puo' parlare di questo tipo di atteggiamento per ragazzi piu' grandi, di 15 o 16 anni".

Intanto non ci resta che auspicare un iter parlamentare breve di questa proposta di legge.


il Governo ed il Parlamento a definire regole affinché i messaggi pubblicitari del gioco d'azzardo evidenzino chiaramente il rischio di dipendenza. - See more at: http://www.federicasalsi.it/2014/02/slot-free-er-approvato.html#sthash.1tAZKf2S.dpuf

il Governo ed il Parlamento a definire regole affinché i messaggi pubblicitari del gioco d'azzardo evidenzino chiaramente il rischio di dipendenza. - See more at: http://www.federicasalsi.it/2014/02/slot-free-er-approvato.html#sthash.1tAZKf2S.dpuf

il Governo ed il Parlamento a definire regole affinché i messaggi pubblicitari del gioco d'azzardo evidenzino chiaramente il rischio di dipendenza. - See more at: http://www.federicasalsi.it/2014/02/slot-free-er-approvato.html#sthash.1tAZKf2S.dpuf

Nessun commento :

Posta un commento