18 novembre 2015

Il mio intervento in aula sull'OdG sull'emergenza abitativa e occupazioni

09/11/2015  "Grazie, Presidente. Io devo dire che leggo l'ordine del giorno del Partito Democratico e mi sembra che sia stato scritto per certi versi in un altro Comune perché quando dice: “approva le iniziative messe in campo dall'Amministrazione circa le politiche di accoglienza e quelle di contrasto all'occupazione abusiva di immobili” mi viene da dire: “di quali politiche stiamo parlando?” Prima il collega Petrella richiamava all'attenzione il fatto che le persone sgomberate dall'ex Telecom avevano comunque trovato un tetto: è vero, verissimo, però prima queste persone un tetto non ce l'avevano. Sono state lasciate da questa Amministrazione a occupare per quasi un anno uno stabile in maniera del tutto illegale con dentro minori, con dentro persone in grave difficoltà e quindi mi viene da dire: “dov'erano all'epoca le splendide iniziative messe in campo dall'Amministrazione comunale che vengono approvate?” o si specifica da quel momento in poi o, se deve essere una lode all'operato dell'Amministrazione dall'inizio di mandato, secondo me questa frase è quantomeno impropria.


Rimango per certi versi sconcertata dal doppio significato che ha l'ordine del giorno. Da una parte si
cita il principio di legalità e il rispetto di tutti e dall'altra si dice che tutte le soluzioni abitative “per quanti occupano illegalmente immobili, fatte salve le singole situazioni prese in carico dai servizi sociali territoriali”. Io non metto assolutamente in dubbio che ci siano situazioni di fragilità per cui i servizi sociali sono tenuti a intervenire soprattutto in caso di presenza di minori e che quindi a queste famiglie sia doveroso dare una casa, però trovo un pochino ipocrita citare e demonizzare in una prima parte dell'ordine del giorno e in altri contesti le occupazioni abusive, salvo poi dare la buona condotta se intervengono i servizi sociali. Il mio timore purtroppo è che, visto e considerato che c'è bisogno di sanare una situazione che quest'Amministrazione non ha gestito per anni, i servizi sociali vengano poi utilizzati per questo tipo di sanatoria, per cui se è vero che ci sono una serie di situazioni che necessitano dei servizi sociali, io temo che in questo momento sarebbe molto meno ipocrita dire: “scusate, abbiamo sbagliato, per cinque anni abbiamo dormito e adesso abbiamo bisogno di tirare una riga su tutto quello che è successo con le occupazioni e quindi cerchiamo di sanare”, ma lo si dice avendo il coraggio di dirlo: “saniamo le situazioni che quest'Amministrazione ha fatto sì che fossero illegali”, dopodiché partiamo da un punto zero dove diciamo: “d'ora in poi abbiamo delle disponibilità di immobili, chi intraprende un percorso di illegalità senza avere almeno prima provato ad affrontare un discorso di legalità perché - è inutile che ce lo raccontiamo - la maggior parte di persone che sono andate a occupare non avevano prima chiesto un alloggio popolare, non si erano prima rivolte ai servizi sociali. La maggior parte di queste persone hanno trovato purtroppo come primo interlocutore i centri sociali che sono stati gli unici che hanno fatto il welfare dell'emergenza abitativa in questi anni. O questa Amministrazione ha il coraggio di dire: “non abbiamo fatto niente per cinque anni per cui non approviamo le politiche, ci siamo ritrovati con un sacco di occupazioni che sono ancora in corso” e quindi trovo ancora più ipocrita approvare le iniziative messe in campo dall'Amministrazione quando ancora abbiamo diversi immobili occupati illegalmente, mi viene in mente in primis quello dello stabile di via De Maria dove si sa che dentro ci sono famiglie con bambini, minori alcuni sotto i 10 anni e anche disabili. Non riesco francamente a capire quali siano le iniziative messe in campo da questa Amministrazione da approvare. Magari ne avrà fatte poche, ma quelle poche che ha fatto non sono - a mio avviso - assolutamente sufficienti. Quest'ordine del giorno suona un po’ come un salvacondotto, cioè della serie “pace libera tutti, siamo stati bravi, abbiamo fatto quello che abbiamo potuto, però condanniamo chi ha occupato illegalmente”. Mi fa un po' scappare da ridere. Bisognerebbe prima di tutto, invece che approvare le iniziative proposte dal Comune, riconoscere che le iniziative messe in campo dal Comune sono state del tutto insufficienti, tanto che la gente che aveva necessità di un alloggio temporaneo e aveva difficoltà si è trovata costretta a occupare, grazie all'aiuto anche dei centri sociali che si sono sostituiti al welfare di questa città. Sull'ordine del giorno della Lega Nord - lo dico con affetto e con simpatia - io condivido assolutamente il fatto di potersi costituire parte lesa, però il problema è che questa Amministrazione non ha mai messo a budget all'interno del bilancio comunale un capitolo di spesa per questo tipo di costituzione di parte lesa. Mi viene in mente anche la costituzione di parte civile per il processo a Emilia, per il precedente processo Black Monkey, ma anche per altre situazioni. L'Amministrazione non ha mai messo a budget un plafond da poter destinare a questo tipo di iniziative, tant’è vero che nel processo Aemilia non si è costituito parte lesa, ma lo ha fatto la città metropolitana, tant'è vero che per il processo Black Monkey sto ancora aspettando da tre anni la risposta del Sindaco sul fatto se si volesse costituire o meno parte civile. Il mio voto sarà favorevole perché condivido il fatto che il Comune se si ritrova danneggiato da occupazioni illegali, si è costituito parte lesa, dall'altra parte mi vien da dire con amarezza che dubito che mai lo farà perché tanto non troverà i soldi per poterlo fare."


Di seguito il testo proposto dal PD:


"""IL CONSIGLIO COMUNALE DI BOLOGNA RIBADISCE
− che il principio di legalità e il rispetto dei diritti di tutti i cittadini sono la base della convivenza civile e della vita democratica
APPROVA
− le iniziative messe in campo dell'Amministrazione circa le politiche di accoglienza e quelle di contrasto alle occupazioni abusive di immobili
CONDANNA
− gli occupanti di professione e quanti strumentalizzano le difficoltà di coloro che le condizioni economiche pongono ai margini della società
SOSTIENE
− che le soluzioni abitative per coloro che sono nel bisogno non siano utilizzabili per quanti occupano illegalmente immobili, fatte salve le singole situazioni prese in carico dai servizi sociali territoriali.

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