14 marzo 2013

Passante Nord: cosa succederà?

L'assessore regionale ai Trasporti, Alfredo Peri, lo scorso 7 marzo 2013 esprime la sua preoccupazione in merito alla futura, ahimè, realizzazione del Passante Nord in relazione all’attuale situazione di ingovernabilità del paese.
Il confronto tra Autostrade per l'Italia e i comuni della provincia di Bologna, divisi sui alcuni dettagli del progetto, e' stato sospeso momentaneamente in attesa che il nuovo governo risolva la vicenda.


"Davvero triste che in presenza di una situazione drammatica, per la Regione e per il Paese, si tenti l’ultimo “assalto alla diligenza” per ottenere il Passante Nord prima che il Governo lasci.


Ai nostri Amministratori sembra non importare altro, nonostante si tratti di un’opera superata,sprecona per territorio e risorse economiche ma dal significato politico “ancora alto” a prescindere dalla sua pubblica utilità e convenienza ma utile da “spendere”, una verniciatina al degrado.
l’Assessore Peri ha davvero memoria corta: come può aver dimenticato che tutti gli effetti miracolistici per la città che nel corso degli anni i proponenti hanno attribuito al Passante Nord si sono rivelati solo fumo negli occhi.

A nulla è servita nemmeno la bocciatura più recente al Passante Nord ricevuta dallo Studio Trasportistico pubblicato da Autostrade (orizzonte2018-2038) che incrina l’autoreferenzialità dei nostri politici

Il paese è stremato, manca il lavoro, chiudono le manifatture, ma con il Passante Nord ci viene assicurato il rilancio dell’economia di Bologna. Come per l’abbattimento delle mura della città all’inizio del ‘900.

Quale sarebbe l’interesse pubblico se per un’opera obsoleta, che nell’ultima versione abbandona anche i cosiddetti obiettivi irrinunciabili del Passante, i bolognesi dovranno poi pagare pedaggio anche sulla tangenziale che non verrà affatto liberalizzata??

Sul nostro territorio abbiamo opere di viabilità incomplete da decenni, situazioni paradossali di inefficienza come la trasversale di pianura incompleta dal 1971, strutture di eccellenza come l’Interporto di Bologna che non hanno un casello autostradale dedicato, o il ponte sul Reno a Trebbo che aspetta da sempre. In compenso da 10 anni si rincorre il “mito infondato” del Passante!

Si torni alle proposte del Comitato: opere utili e veloci per il territorio ed un moderno intervento di potenziamento nella sede attuale del nodo bolognese potranno dare ristoro alla città con un grosso risparmio economico e del territorio.

Non abbassiamo la guardia in questo momento critico e diciamo un no convinto alla politica del “blitz”

Gianni Galli e Severino Ghini"


E’ di oggi la notizia che siprocederà con il Passante Nord.

Infatti "si è tenuto oggi a Roma, presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, il previsto incontro tra Regione Emilia-Romagna, Provincia di Bologna, Comune di Bologna, ASPI (Autostrade per l’Italia) e ANAS, per discutere il progetto di realizzazione del Passante Nord.

Il vice ministro Ciaccia, nel ribadire la strategicità complessiva del Passante autostradale, ha richiesto una rapidissima conclusione dell’accordo per la realizzazione dell’opera e, a seguito della richiesta di un ulteriore approfondimento da parte di ASPI, si è convenuto di concludere il percorso di verifica con relativa decisione positiva entro il 20 gennaio 2013."


Federica Salsi
Consigliere Comunale Bologna

AGGIORNAMENTI DEL 19 MARZO 2013

Quanto emerge da uno studio di Autostrade di fine 2012 sul Passante nord, non mi meraviglia per niente. Iniziai a sollevare la questione a settembre 2011 in Comune a Bologna e solo dopo mesi, a maggio del 2012 finalmente è stata convocata l’udienza conoscitiva sul Passante. All’epoca spiegai come le stime di traffico che giustificavano la costruzione del passante fossero fantasiose e come in realtà il traffico sulla tangenziale sarebbe stato ridotto di poco. Lo ribadii anche in Commissione in Provincia a novembre 2012 documentando il mio intervento con uno studio della regione Emilia-Romagna e uno studio di Autostrade entrambi di luglio 2012.
La sostenibilità trasportistica dell’opera è sempre stata a rischio, dopo questo studio di autostrade lo è ancora di più. Cosa faranno le nostre amministrazioni? Procederanno comunque, come hanno fatto per Civis e People Mover, salvo poi trovarsi indagate dalla procura?

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