27 marzo 2013

Sintexcal Bologna, il Tar respinge il ricorso dell’azienda dando ragione alla Provincia

Schematizzo la situazione in merito ai due ricorsi al Tar che ha fatto Sintexcal

1) la Provincia ha sospeso a Sintexcal le attività produttive, quindi ha dovuto chiudere momentaneamente i battenti;
Sintexcal ha fatto ricorso al tar contro la provincia e ha chiesto la sospensione del provvedimento della provincia (la sospensione dell'attività);
Il Tar ha risposto picche (non ha concesso la sospensiva);
Il Tar ha poi emesso sentenza e ha rigettato il ricorso.


2) la Provincia non ha rinnovato a Sintexcal le autorizzazioni alle emissioni in atmosfera, quindi Sintexcal non può lavorare;
Sintexcal ha fatto ricorso al Tar contro la provincia e ha chiesto la sospensione del provvedimento della provincia (il mancato rinnovo delle autorizzazioni);
Il tar ha risposto picche (non ha concesso la sospensiva);
Il tar deve ancora andare a sentenza.


Qui la puntata precedente di maggio del 2012


La sentenza del Tar 21 marzo 2013: 
Sintexcal Bologna, il Tar respinge il ricorso dell’azienda dando ragione alla Provincia. Burgin: “La sentenza conferma la correttezza della nostra azione”
Il TAR dell’Emilia-Romagna ha respinto il ricorso della Sintexcal in cui l’azienda di Bologna chiedeva l’annullamento del provvedimento con cui la Provincia, il 27 gennaio 2012 aveva ordinato l’immediata sospensione dell’attività esercitata dallo stabilimento di Via Agucchi 82. In quel provvedimento si sospendeva anche l’efficacia dell’autorizzazione rilasciata nel 2008 fino all’esecuzione delle opere di captazione, convogliamento e trattamento delle emissioni diffuse.
La sospensione immediata era stata disposta a fronte della nota congiunta del gennaio 2012 di ARPA e AUSL, intervenute a seguito delle numerosissime segnalazioni di cittadini, pervenute nel periodo immediatamente precedente, che lamentavano forti e persistenti odori di bitume sull’area circostante, densamente abitata. ARPA e AUSL avevano attestato “una situazione di pericolosità grave ed immediata”, e sulla base di ciò la Provincia aveva disposto la sospensione immediata.
Con questa sentenza il ricorso della Sintexcal è definitivamente rigettato. Inoltre viene negata l’esistenza di un danno economico che la Sintexcal aveva quantificato in 3 milioni di euro.
“La controversia legale non è ancora conclusa – è il commento dell’assessore provinciale all’Ambiente Emanuele Burgin – perchè è ancora aperto il ricorso della ditta sull’altro successivo provvedimento con il quale la Provincia ha negato il rinnovo dell’autorizzazione. Su questo ci attendiamo una sentenza nell’arco di due mesi.
Intanto accogliamo con soddisfazione la sentenza di oggi che rappresenta un’ulteriore conferma della correttezza politica e amministrativa della nostra azione”.

Precedentemente io avevo fatto un'interpellanza all'Assessore all'ambiente per avere aggiornamenti sulla faccenda. Questa la mia interpellanza:

INTERPELLANZA A RISPOSTA SCRITTA SULLA SOSPENSIONE DELL'ATTIVITA' INDUSTRIALE DI SINTEXCAL, PRESENTATA DALLA CONSIGLIERA SALSI IN DATA 12 FEBBRAIO 2013

La sottoscritta Consigliera Comunale Federica Salsi,

Premesso che:
· in data 16 ottobre il Consiglio di Stato ha pronunciato ordinanza N. 05668/2012 REG.RIC. in cui si accoglie l'appello presentato da Sintexcal e conseguentemente si riforma l'istanza cautelare del TAR Emilia Romagna n. 279/2012 concernente la sospensione dell'attività industriale;

· l’assessore provinciale Burgin informa che di fatto viene revocata la sospensione dell'attività, a suo tempo comminata dalla Provincia di Bologna, e si sollecita il TAR alla fissazione dell'udienza di merito.

Considerato che:
· il tavolo di lavoro voluto dal Sindaco Merola doveva riunire tutti i soggetti interessati alla delocalizzazione delle fabbriche insalubri di Bologna (assessori all'Ambiente della Provincia e del Comune, tecnici di Arpa, Ausl e del Comune e i comitati interessati), dopo il primo incontro a fine 2011, risulta non essersi più riunito;
· si paventa la probabilità che Sintexcal, chiusa da febbraio 2012, riprenda a lavorare;
· la suddetta azienda è collocata in un’area che crea conflitto con la popolazione adiacente;

Interpella il Sindaco e la Giunta per sapere:
- come intende procedere alla luce dei nuovi accadimenti;
- se l'amministrazione comunale stia portando avanti l’iter per la delocalizzazione e in che modo;
- se sia a conoscenza se la Provincia rinnoverà o meno l'autorizzazione alla produzione a Sintexcal e con quali prescrizioni;
- se il Tar ha discusso la sospensiva e con che esito. 
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La risposta dell'assessore del 4 marzo 2013:

Premessa:
In questo mandato amministrativo sono state attivate da parte sia della Provincia che del Comune diverse occasioni di confronto con i referenti dell'Azienda Sintexcal per valutare le possibilità di riaprire un nuovo percorso per la delocalizzazione, in un'area compatibile con le lavorazioni svolte.
I tavoli presupponevano che l'Azienda operasse nella sede di via Agucchi con piena legittimità, nel rispetto di tutti i dettami normativi ed, in particolare, della normativa in materia ambientale.
La diffida della Provincia dell'autunno 2011 e l'avvio a dicembre 2011 della procedure per il rinnovo dell'autorizzazione alle emissioni hanno fatto venir meno questo presupposto perchè l'azienda si è trovata a dover sospendere la propria attività in attesa, prima, che fosse ottemperato quanto disposto nella diffida e poi che venisse rinnovata l'autorizzazione.
Come si dirà nel seguito, oggi l'azienda è chiusa non avendo più le necessarie autorizzazioni ambientali per operare. Questo ha cambiato l'atteggiamento dell'Azienda verso la delocalizzazione. Per questo motivo dal dicembre 2011 non si sono più svolti incontri con gli enti e l'azienda.

 
- come intende procedere alla luce dei nuovi accadimenti;
l'autorizzazione è scaduta, andrebbe richiesta una nuova autorizzazione e non sussistono le condizioni per il suo rilascio da parte della Provincia. Non è quindi imminente la riapertura dell'azienda.

- se l'amministrazione comunale stia portando avanti l’iter per la delocalizzazione e in che modo;
lo stabilimento di Bologna non è più attivo non disponendo dell'autorizzazione alle emissioni in atmosfera. Non sono note all'Aministrazione le intenzioni dell'azienda. Possiamo supporre che attualmente sostengano le forniture su Bologna producendo conglomerato bituminoso nello stabilimento di Ferrara.

- se sia a conoscenza se la Provincia rinnoverà o meno l'autorizzazione alla produzione a Sintexcal e con quali prescrizioni;
la Provincia, in accordo con Comune, Arpa e USL non ha rinnovato l'autorizzazione alle emissioni dell'Azienda. L'azienda ha ricorso contro il mancato rinnovo aprendo un nuovo procedimento che si aggiunge al ricorso fatto per l'ordinanza dell'autunno 2011. Al momento l'Azienda non ha presentato richieste per nuove autorizzazioni alle emissioni.

- se il Tar ha discusso la sospensiva e con che esito;

il TAR non ha concesso la sospensiva su nessuno dei due ricorsi. A breve si attende il pronunciamento di merito del TAR sul ricorso del 2011 rispetto al quale il Consiglio di Stato aveva assunto una posizione apparentemente favorevole all'Azienda.

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