Qui puoi ascoltare l'audio integrale della puntata (purtroppo a tratti non molto chiaro):
Claudia Pepe: "Sono al Consiglio Comunale di Bologna col consigliere comunale Federica Salsi del Gruppo Misto; siamo qui perché tra un paio d'ore, un'oretta, si discuterà sull'esito del referendum che hanno portato quelli del Comitato Articolo33 per il finanziamento delle scuole pubbliche e le scuole paritarie. Io avevo già fatto una trasmissione in cui vi avevo reso conto dell'intervento molto incisivo che ha dato Federica Salsi nel suo intervento e anche molto semplice e si capiva ben bene quello che voleva dire, non voleva tergiversare molto. Adesso ce l'ho qui con me e volevo chiederle una cosa: questa volontà popolare come lei ha detto nel suo intervento, una formazione democratica di partecipazione - perché è vero, un referendum è una partecipazione democratica - la sua posizione sulla ratifica delle decisioni referendarie del 26 maggio si pone come voce di rottura all'immobilismo del Consiglio sull'argomento; quali sono i motivi di questo totale immobilismo, perchè non ci si vuole muovere?"
Federica Salsi: "I motivi io credo che siano motivi principalmente di equilibri politici che sono già consolidati negli anni e nel tempo e che non vogliono essere messi in discussione; io credo che si possa organizzare la scuola materna in maniera diversa, credo che il finanziamento che adesso noi stiamo dando non sia un finanziamento che vada a favore delle famiglie ma semplicemente va a favore delle scuole che poi scelgono loro come distribuirlo anche se ci sono dei paletti abbastanza rigidi per poterli utilizzare.
Il problema è che se il Comune vuole fare vera sussidiarietà e quindi dare una mano alle famiglie che hanno i figli che rimangono escluse dalle scuole comunali, allora si va incontro a queste famiglie direttamente in maniera precisa e puntuale, e non si da un finanziamento a pioggia che copra tutta una serie di scuole e ne beneficiano sia le famiglie benestanti sia quelle che sono, insomma, più povere."