Ok abbiamo i giorni, ora serve una meta economica e raggiungibile in poco tempo. Scandagliamo i vari voli disponibili e troviamo Istanbul. Città interessante. Cerchiamo un albergo. Ce ne è uno che fa al caso nostro vicino a Gezi Park e Piazza Taksim ... meglio non azzardare considerati gli eventi del 31 maggio 2013 e le successive mobilitazioni di massa. Troviamo un posto nella Città Vecchia, perfetto.
Il 30 luglio partiamo. Faccio passare la mia carta d'imbarco al gate e suona tutto.
Risulto già imbarcata .... L'hostess armeggia un po' tra PC e telefono poi dice che è tutto a posto e posso salire. Raggiungo il mio posto che è occupato da un uomo. Ci guardiamo con un punto interrogativo poi lui si sposta nel sedile accanto e lascia sedere me e mio marito vicini. Dopo un po' arriva un'altra hostess e mi chiede come mi chiamo. Poi guarda l'uomo accanto a me e dice: "lei ovviamente non è Federica e non la ho neppure tra i passeggeri imbarcati". Ci chiede di mostrarle le carte d'imbarco. Sono identiche: posto 11B, nome Salsi Federica. Poi si allontana. Ovviamente nel frattempo l'aereo doveva già essere decollato. L'uomo mi dice che la sua collega che gli ha prenotato il volo si chiama come me ... Non sappiamo cosa sia successo, alla fine l'aereo decolla, in ritardo di 45 minuti, con un passeggero di sesso maschile che non era nella lista passeggeri e io che ci sono due volte nello stesso posto.
Arriviamo a Istanbul all'aeroporto di Sabiha Gökçen, quello nella parte asiatica della città.
L'albergo ci aveva chiesto se volevamo "a private shuttle service from airport to Hotel, a transfer man with a name board" alla modica cifra di 55 eurini. "No thank you, we are able to reach the Hotel by ourselves."
Su questo sito avevo trovato informazioni interessanti e ho pensato di prendere il bus di linea e il traghetto di linea, poi due passi a piedi. Quale modo migliore per familiarizzare con un nuovo paese se non quello di muoversi con i mezzi pubblici?
Appena usciti dall'aeroporto cerchiamo la stazione dei bus, che è proprio lì accanto. Acquistiamo la Istanbulkart una carta ricaricabile valida su tutti i mezzi pubblici, compresi traghetti, teleferiche, treni e trenini. Il viaggio dura un'ora e mezza per via del traffico
nonostante stessimo percorrendo una superstrada e il tragitto fosse di una trentina di Km. Attraversiamo una vasta zona periferica, piena di palazzi, è tutto relativamente recente. La parte asiatica interessante è quella lungo la costa del Bosforo, la visiteremo nei prossimi giorni. Riusciamo a saltare sull'ultimo traghetto delle 21 per arrivare a Eminönü.
Siamo al tramonto il panorama sul Bosforo è incantevole. Quando arriviamo a Eminönü è sera inoltrata, il traghetto ferma accanto al Ponte di Galata che congiunge la parte antica della città con quella moderna, a cavallo del Corno d'Oro. E' tutto illuminato, sul piano superiore transitano i mezzi, mentre sul piano inferiore appena sopra il pelo dell'acqua è pieno di locali e ristoranti: luci, musiche, suoni un mix avvolgente.
Dall'attracco all'albergo ci sono circa 700 metri, una decina di minuti a piedi. Fatichiamo un po' ad orientarci, nonstante la mappa dettagliata. La confusione di persone, il traffico veloce, bancarelle ovunque non aiutano. Arriviamo all'albergo, è in una zona di piccole stradine pedonali piene di ristoranti con i tavolini in strada, locali per il the turco, çay e negozietti. Perfetto! Scarichiamo le valige e andiamo a cena, uno squisito adana kebabı ci aspetta!
TurchiaV
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