Federica Salsi: "La situazione è sicuramente estremamente delicata e complessa; in seguito all'articolo del Dott. Amorosi pubblicato su affaritaliani io feci un'interpellanza, a risposta scritta, per chiedere appunto alla vicesindaco se il Comune avesse contratto dei derivati, per chiedere se lo ritenesse uno strumento sicuro e proficuo per una corretta gestione degli enti, chiedevo quali erano i dirigenti e quand'erano stati contratti questi derivati, chiedevo anche in merito a tutti gli enti partecipati dal Comune di Bologna che notizie insomma avesse l'ente.
La vicesindaco all'epoca rispose con una nota estremamente sintetica, dove continuava ribadire che il Comune di Bologna i contratti derivati non ce li e non li ha mai avuti perché non ritiene uno strumento adatto per un ente pubblico, però evidentemente per il Comune non vanno bene ma per gli enti partecipati sì perché, insomma, abbiamo visto esserne abbastanza pieni e nella sua risposta fa riferimento semplicemente a solo due aziende partecipate, quando in realtà si sapeva già da notizie di stampa che erano diversi gli enti partecipati dal Comune di Bologna che, insomma, nei loro bilanci avevano questo tipo di investimento.
Quindi ho ottenuto una risposta, devo dire, assolutamente inadeguata, decidiamo appunto di portare avanti anche la richiesta di udienza conoscitiva per, in quell'occasione, cercare di approfondire meglio l'argomento.
L'udienza conoscitiva, ha già raccontato il Dott. Amorosi, com'è finita, nel senso che non si è potuto fare il minimo approfondimento legato al Comune di Bologna, semplicemente sulla base di quello che una dirigente di un'azienda partecipata ha ritenuto di avere visto; ha visto un pacco esattamente come questo sopra la scrivania e ha detto quelli sono documenti riservati, non ci devono essere, e ha bloccato tutto quanto.
Allora la cosa, mi viene da dire, ridicola è che nessuno, nessuno, nessuno in quell'aula si è preso la briga di guardare effettivamente in quel pacco di fogli che cosa c'era; potevano anche essere fogli bianchi, oppure potevano essere dei fogli di carta riciclata impilati uno sull'altro; e quindi sulla base di quello che una persona ha presunto di vedere, si è sospeso la commissione e, successivamente, il segretario generale ha, su sollecitazione di Acer, ha deciso che questa commissione non doveva proseguire.
Io ho ricevuto, in tutta questa vicenda, una lettera di Acer, indirizzata anche ai presidenti Piazza e Castaldini in quanto presidenti delle commissioni interessate all'udienza conoscitiva, e al segretario generale Uguccioni, dove appunto Acer chiede di non continuare, di annullare, questa commissione e a ruota il segretario generale confeziona un parere dove conferma che la commissione va annullata; tra l'altro il parere del segretario generale è un parere di tipo consultivo, non prescrittivo..."
Giornalista: "scusami, Acer scrive «annullare»? «annullare» letterale?"
Federica Salsi: "sì sì, scrive «annullare»"
Giornalista: "...quindi Acer vi chiede di annullare la commissione..."
Federica Salsi: "... Sì sì, qua ci sono le copie, eventualmente, della lettera che ho ricevuto.
Chiede di annullare, appunto, questa commissione e il segretario generale, a ruota dicevo, confeziona un parere dove conferma che bisogna annullare...questo parere è un parere di tipo consultivo, non è un parere né vincolante né prescrittivo, e io confesso, quando ho letto la lettera, la mail del presidente Piazza che avallava questa serie di richieste e quindi diceva che la commissione non sarebbe proseguita, sono rimasta di sasso perché in realtà, io dal presidente di una commissione di controllo e di garanzia, mi sarei quanto meno aspettata una presa di posizione, come posso dire, di dubbio nei confronti di quando aveva ricevuto e comunque insomma, essendo l'opposizione, se non altro avrebbe dovuto cercare di sostenere anche le altre forze politiche dell'opposizione che stavano cercando di fare chiarezza.
E quindi insomma, essendo stato imbavagliati in tutti i sensi, ma ritenendo che questo tipo di informazioni siano di fondamentale importanza...se i conti del Comune di Bologna, se i conti delle aziende partecipate, che sono fatti con i nostri soldi dei cittadini, sono gestiti in maniera, insomma, poco corretta o comunque sono gestiti in una maniera che può essere migliorabile, noi riteniamo che sia innanzitutto, dovere dei cittadini sapere cosa sta accadendo e dovere degli amministratori prendere atto di quello che sta accadendo e cercare di risolvere il problema per quanto di loro competenza.
In realtà qua, oltre a non esserci una presa d'atto del problema, c'è proprio la negazione vera e propria del problema, quindi in quest'ottica noi ci chiediamo come si possa cercare di fare delle azioni incisive quando in realtà non si riconosce nemmeno di avere un problema."
[...]
Federica Salsi: "Io in realtà di una cosa, perché la frase finale «Completeremo gli approfondimenti trovando una forma che non leda diritti e posizioni giuridiche dei soggetti interessati.» io la chiamo un po', come posso dire, pace libera tutti, nel senso che le forme che noi abbiamo sono: le commissioni, le udienze conoscitive, il consiglio comunale, le interrogazioni, le interpellanze, le domande di attualità, e noi in tutti questi consessi abbiamo ricevuto delle porte in faccia quindi il presidente Piazza dica quali sono gli altri contesti dove si può discutere serenamente senza ledere diritti di nessuno di queste cose; perché diversamente a me viene in mente l'istruttoria pubblica ma l'istruttoria pubblica addirittura è aperta a tutta la cittadinanza.
Cioè ci sono altre forme di discussione, ma sono addirittura più aperte rispetto a quelle che abbiamo utilizzato fino ad adesso, quindi francamente la trovo una frase, come posso dire, fuorviante perché i contesti che abbiamo utilizzato fino adesso ci sono stati tutti chiusi, tutti, quindi non ne vedo altri...poi se dal cilindro spunterà fuori qualcos'altro, cercheremo di capire che cos'è questo qualcos'altro che spunta fuori."
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