17 dicembre 2013

L'apriscatole arrugginito dei grillini bolognesi sui derivati finanziari

Quella dei derivati del Comune di Bologna e degli enti o società dal lui partecipati sembra sempre più una sit com. Purtroppo non è finzione ma realtà.
Dopo le rimostranze per l'annullamento della seduta sospesa e le pagliacciate della Giunta che non risponde in aula, salvo poi rilasciare interviste farlocche al TG3 e prendersi il benservito da parte mia, venerdì 13 alle ore 12.35 mentre in cosiglio ondeggiavano le provole, arriva la convocazione della Commissione II Pianificazione, Contabilità Economica e Controllo di Gestione (comunemente detta Bilancio) presieduta dal grillino Marco Piazza con questo punto all'ordine del giorno:
 
4. Provvedimenti conseguenti alla sospensione dell'udienza conoscitiva richiesta dai Consiglieri Salsi e Tomassini (seduta di commissione del 22/11/2013).

Allegato alla convocazione c'è un nuovo parere (leggi qui il documento) del Segretario Generale, diverso da quello del 6 dicembre citato qui, con il quale il Segretario sosteneva che "se ne deve necessariamente evincere che l'esame o la discussione dei dati contenuti nel CRIF non può avere luogo nel contesto dell'udienza conoscitiva della Commissione II sui derivati". Questo nuovo parere non ha data ... chissà
quando è stato fatto?! annulla gli altri? boh! Sta di fatto che in questo nuovo parere è scomparsa la parte che ho citato prima che sosteneva che in commissione l'argomento era tabù e la parte relativa ad eventuali rischi che i consiglieri avrebbero corso se ne avessero parlato. Lascia quindi in capo al Presidente della Commissione come procedere. E oggi in Commissione di questo si è parlato: come procedere con l'udienza sospesa, poi annullata, poi anche no.
Dopo una lunga disamina su cosa deve essere segreto e cosa no, e ovviamente la normativa italiana lascia ampio margine di discrezionalità e interpretazione, sono intervenuta dicendo che stavamo parlando di un'allucinazione. Infatti la sospensione della commissione è avvenuta sulla base di quello che la vice presidente di Acer è convinta di aver visto osservando un plico di fogli che nesuuno ha sfogliato lei compresa. Lei dichiara di avere visto la sua CRIF su quel tavolo e non doveva esserci e che l'avevo chiesta io. Io non so cosa ci fosse su quel tavolo, ma so che io non ho MAI chiesto la sua CRIF, ho chiesto la Centrale dei Rischi di Bankitalia che è altra cosa. A tutti gli effetti stavamo parlando di nulla dato che quello che Acer asserisce di aver visto io non lo ho neanche mai chiesto! Alla luce di questo, il Presidente Piazza di concerto con la Presidente Castaldini (la seduta Bilancio era congiunta con Affari Istituzionali presieduta da quest'ultima) decide che la seduta verrà ripresa in forma segreta. Ovvero tutto quello che sarà detto lì dentro, morirà lì dentro. Bello l'apriscatole arrugginito del presidente pentasellato.
Ha secretato una commissione sulla base di una suggestione. Non possiamo possiamo parlare pubblicamente di come Comune, enti e Società partecipate gestiscono i soldi dei cittadini.
E dire che il Presidente grillino avrebbe potuto scegliere di proseguire la seduta in forma aperta semplicemente invitando i convenuti a non mostrare in commissione documenti riservati.

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