30 dicembre 2013

Pass IP e la finta trasparenza del Comune di Bologna

In un'ottica di riduzione del traffico nel centro storico di Bologna, la Giunta ha operato una revisione sui pass IP - Interesse Pubblico  concessi nel tempo a diversi enti e soggetti tra cui le Forze dell'Ordine, per quanto riguarda le auto private che usano per raggiungere il posto di lavoro. Un provvedimento doveroso, considerata la magnanimità con cui sono stati emessi negli anni un alto numero permessi per auto private. Ma come tutte le cose non basta avere una buona idea, bisogna che sia realizzata bene affinchè non sia un boomerang.
Poichè i soggetti in forza ad esempio alla Squadra Mobile e Digos fanno attività con reperibilità 24 ore su 24 e 7 giorni su 7 ad orari estremamente variabili e in tempi estremamente repentini è opportuno che la Questura operi le revisioni sui pass escludendo questi uffici che hanno sede nella ZTL e che svolgono attività investigative, servizi notturni e di reperibilitá sul territorio. Da rumors interni alle forze dell'ordine si temeva che i tagli dei pass potessero essere attuati in maniera orizzontale. Ho preparato quindi un'interpellanza per chiedere alla Giunta che si ponesse particolare attenzione a questo problema.
Dalla risposta dell’Assessore sembra che i tagli tengano conto delle diverse esigenze degli uffici delle forze dell'ordine. 

Ma secondo altri rumors sembra che tra i beneficiari dei pass vi sia anche personale che non svolge alcun servizio operativo o che opera presso uffici fuori dalla ZTL
e si teme quindi che una riduzione indiscriminata colpirà invece gli uffici operativi. Altri rumors segnalano che ad alcuni pass sono collegate più targhe (di amicie e parenti), e che mettendo la fotocopia del pass sul cruscotto, gli accertatori verificano la targa, trovano che corrisponde ad un pass e non sanzionano. Oppure se Sirio e Rita riconoscono la targa, non viene emessa la sanzione, inoltre con il rischio che con lo stesso permesso possano essere dentro alla ZTL più auto contemporaneamente.
Sembra che risultino assegnati pass a veicoli di proprietà privata di persone che ricoprono funzioni di interesse pubblico di Polizia Stradale e Polfer che hanno uffici di stanza fuori dal centro storico e decine di pass all'ufficio di gabinetto che non svolge alcun servizio operativo.
Siccome queste accuse sono gravissime e non mi piace sparare a zero tanto per fare caciara, ho preparato l’11 novembre 2013 un’interrogazione per il settore mobilità per chiedere: quanti sono i contrassegni IP rilasciati dal Comune alla Questura; a quali Uffici della Questura sono stati assegnati i pass; l'elenco dei nominativi dei destinatari e le relative targhe dei veicoli.

Con la solita, canonica e vergognosa flemma il 23 dicembre 2013 mi arriva la risoposta con quasi un mese di ritardo:
Data invio da parte del Gruppo Consiliare: 11/11/2013
Termini di riferimento per la risposta: 26/11/2013

Per avere poi una non risposta:



I numeri contenuti nella risposta per infatti non permettono di verificare l'abbinamento di più targhe a un unico pass, come sostengono i bene informati. Aver “nascosto” i nominativi e le targhe non permette una verifica onesta e precisa, ma la cosa che piu sorprende è che l’amministrazione nel negarmi la possibilità di conoscere a chi siano assegnati quei pass, ammette trattarsi di soggetti impiegati in attivita di pubblica sicurezza, e allora ci si chiede ancora una volta: perche tagliarli? Delle due l’una.
Del tutto puerile poi la scusa con cui mi si negano dei dati, che essendo sensibili, non posso divulgare poiché coperti dal segreto. Hanno paura che vada a rigare le macchine dei poliziotti percheggiate in Piazza Roosewelt?
Purtroppo nemmeno i sindacati di polizia conoscono questi dati, poiché sembra che il Questore non li abbia consegnati nemmeno a loro.
Quindi da una parte Questore nega i dati ai sindacati e dall’altra a sua volta il Comune nega i dati ai Consiglieri. La città deve sapere che la trasparenza qui è solo un’ipotesi.
Che senso ha tagliare dei pass se non è dato di conoscere chi ne ha beneficiato chi ne beneficia e chi ne beneficerà?
Non è bastato lo scandalo che ha investito la città con i pass invalidi di suocere defunte e del Bologna Calcio con le loro bolle immateriali, possibile che ci voglia un’ indagine penale per arrivare a sapere chi sia titolare di un permesso?

Un consigliere comunale è inibito nelle proprie funzioni di verifica, imbavagliato con scuse ridicole, e gli vengono elemosinate risposte vaghe e con estremo ritardo.


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Questo il testo intergrale dell'interogazione:

Gruppo Consiliare Misto                        Bologna, 11 novembre 2013

                                                               Al Direttore
                                                               del Settore Mobilità Sostenibile ing. Cleto Carlini

                              INTERROGAZIONE

La sottoscritta Consigliera Comunale Federica Salsi,
premesso che:
si apprende che con delibera di Giunta si revocano 128 pass “IP” di Comune,  Provincia, Regione e organi di informazione;

considerato che:
con detta delibera la Giunta ha dato inoltre mandato al Settore Mobilità sostenibile di proseguire con la revisione dei contrassegni “IP” ancora in essere, elaborando un piano di riduzione dei pass attualmente attribuiti a veicoli di privati che lavorano presso Società, Organi di giustizia, Forze
dell'ordine, Esercito, Scuole, Ministeri, Sanità, Consolati ed Enti  religiosi;

chiedo:
quanti sono i contrassegni IP rilasciati dal Comune alla Questura;
a quali Uffici della Questura sono stati assegnati i pass;
l'elenco dei nominativi dei destinatari e le relative targhe dei veicoli.

F.to Federica Salsi

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