14 dicembre 2013
Interporto batte cassa in Provincia
A settembre su affaritaliani usciva questa notizia:
"Nessuno sa infatti che Interporto, con un bilancio in attivo di 453 mila euro, ha un' esposizione bancaria a medio e lungo termine di 62 milioni, a breve di 9 milioni 700mila e per derivati da 6 milioni 400 mila. Le anomalie più evidenti nascono proprio con la vendita. Il comune del sindaco Virginio Merola delibera a febbraio “un aumento gratuito di capitale di 8 milioni a sostegno di Interporto” e da “la delega al cda per futuri aumenti di capitale”. Poi decide di vendere tutto convincendo anche la Provincia, visto che insieme detengono il pacchetto di maggioranza (35,1+17,5=52,6%). Lo strano aumento non sembra servire a valorizzare la municipalizzata, ma coincide con le cedole dei derivati da pagare; sembra usata “al fine di supportare i flussi in perdita dei derivati”, sottolinea Anatos. Probabilmente per nascondere la polvere sotto il tappeto e presentare bilanci abbelliti. Ma un nuovo aumento di capitale da 15 milioni di euro è già in cantiere."
In question time l'assessore conferma la presenza di derivati in Interporto asserendo che sarebbero "solo operazioni di copertura e non speculative". Della serie ho un mutuo a tasso variabile e per coprire la variabilità del tasso, chiedo un altro finanziamento a tasso fisso (il derivato IRS) quindi è plausibile pensare che Interporto pagherà un botto di interessi fissi per essere sicuro di coprire quelli variabili, dato che le banche NON sono diposte a rimetterci.
Ma a novembre l'Assessore provinciale al bilancio Maria Bernadetta Chiusoli comunica che Interporto si trova in una situazione di "squilibrio nel rapporto con le banche" ergo non ha fondi in cassa per pagare i mutui.
E oggi in Provicia viene discussa una delibera per "prestare" a Interporto 10,5 milioni di euro che guarda caso come cifra assomiglia molto all'esposizione a breve termine che era stata denunciata a settembre.
Il buon Ricci, Presidente di Interporto, se invece di mettere le mani avanti nella famosa commissione sospesa del 22 novembre, avesse ascoltato i consulenti convocati scoprirebbe che possono esserci altri luoghi, le banche, dove battere cassa, magari recuperando gli interessi anatocistici o verificando se i derivati contratti sono in regola.
Ma Interporto non è l'unico ente con derivati ed esposizioni bancarie importanti, nella playlist c'è anche Acer che infatti ha già battuto cassa in Comune
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