La storia dei derivati del Comune di Bologna si arricchisce di tristi colpi di scena.
Dopo le mie e del collega Tomassini, reiterate richieste tra domade di
attualità, interrogazioni, interpellanze, commissioni con udienze
conoscitive, e dopo il mantra ripetuto da Assessori, revisori dei
conti, dirigenti, presidenti di commissione, che il Comune di Bologna
non ha derivati e non ne ha mai avuti (nonostante documenti
inconfutabili dimostrassero il contrario), ieri la nota stampa dove l’ente ammette di averne contratti.
Nota stampa che io definisco bipolare. Infatti le prime righe recitano: " L'Amministrazione comunale, nel periodo in cui era consentita l'attivazione dei derivati (dal 2002 al 2008) non ha ritenuto di utilizzare tali strumenti per la ristrutturazione del proprio debito."
Salvo poi concludere dicendo: "Unico caso di contratto di mutuo in cui può essere individuata una componente derivata, riguarda la rinegoziazione di un mutuo ... del 19 maggio 2005". Cos'è? una presa in giro?
Sappiamo inoltre esserci un contratto per 9 milioni di euro con Dexia, che è un istituto di credito che si occupa principalmente di derivati di denominazione anglosassone e non rilevabili nella centrale dei rischi di Bankitalia. Sappiamo che Dexia è ogetto di numerosi contenziosi con diversi enti pubblici, ma l'amministrazione fa sapere a mezzo stampa che i "pagamenti aperti con Dexia Crediop sarebbero mutui aperti in passato non riconducibili a strumenti derivati". Bè mi permetto di dubitare dopo la montagna di falsità che ci hanno propinato.
Ma oltre a questo ci sono dei retroscena inquietanti.
Io e il collega Tomassini avevamo chiesto un'udienza conoscitiva su questo argomento. In questa udienza nel momento in cui il dott. Amorosi, che era stato regolarmente convocato, si siede al tavolo e inizia a parlare, succede il putiferio. Amorosi appoggia sul tavolo un plico di fogli, una dirigente di Acer, azienda viglilata dal Comune, si alza dicendo che quei documenti sono la sua CRIF e che non debbono essere lì in quanto riservati e il PD fa una mozione che si vota da solo, forte dei numeri della maggioranza, per sospendere tutto. Sospendono sulla base di quello che la dirigente di Acer presume di aver visto, dato che nessuno ha sfogliato quel plico che poteva contenere, per quanto ne so io, anche degli spartiti musicali. Gravissimo.
Successivamente, il 3 dicembre, mi arriva una lettera da Acer dove, ribadendo quanto accaduto, chiedono di annullare la commissione che era stata "solo" sospesa. La cosa è di una gravità inaudita. Un'azienda pubblica (ACER) vigilata dal Comune che pretende di zittire, censurare, annullare una commissione è un'ingerenza pazzesca. Il 6 dicembre arriva una comunicazione da parte del Presidente della Commissione Bilancio Marco Piazza del M5S con allegata la lettera bavaglio di Acer e il parere consultivo e non vincolante del Segretario Generale che, sulla base dei presupposti di Acer, avvalla la decisione di annullare l'udienza.
A questo punto mi sarei aspettata una presa di posizione "grillina" dal Presidente grillino della Commissione gridando allo scandalo, che non si poteva imbavagliare una commissione, che avrebbe perorarto la causa ai fini della tanto da loro sbandierata trasparenza soprattutto in tema di derivati tanto demonizzati dal loro capopopolo. Me la sarei aspettata soprattutto perchè la presidenza della Commissione Bilancio viene affidata apposta ad un rappresentante dell'opposizione "con il compito di favorire il corretto esercizio da parte del Consiglio delle funzioni di regolamentazione, pianificazione e controllo" e sto citando lo Statuto del Comune di Bologna!
E invece il grillino inossidabile che scrive? "la seduta dell’Udienza conoscitiva sospesa non proseguirà ulteriormente". Cosaaa? Ho letto due volte la comunicazione di Piazza per essere sicura di non essermi imbarbagliata nella lettura. Ha prorio scritto così. Poi la chiosa finale, specchietto per le allodole per i seguaci pentastellati poco avezzi ai regolamenti comunali, è fantastica: "Completeremo gli approfondimenti trovando una forma che non leda diritti e posizioni giuridiche dei soggetti interessati." Scusi Presidente, a quale forma fa riferimento dato che le abbiamo già provate tutte e siamo stati costantemente censurati? Non so ... potremmo fare un'istruttoria pubblica? Si bellissimo, con tutti i cittadini e con le cedole dei derivati pagati dal Comune che piovono dal cielo come coriandoli! Se le opposizioni fossero state garantite per davvero e fosse stato garantito loro di poter controllare, non ci sarebbe stato bisogno di fare una conferenza stampa per parlare di queste cose.
Se il Presidente della Commissione Bilancio avesse garantito le opposizioni, avrebbe almeno proposto di continuare la seduta di commissione in forma secretata (cosa che ad un grillino dovrebbe comunque far venire l'orticaria) ma non ha fatto nemmeno questo ed era nei suoi super poteri, super poteri che ha preferito usare per censurare tutto.
Ma la cosa ancora più sconcertante è la difesa a spada tratta dell'amministrazione e del suo operato che lo stesso grillino fa.
In un'assemblea pubblica Piazza asserisce che si pone delle domande: “Se ci sono derivati come sono riusciti a nasconderli per anni ai vari collegi dei revisori dei conti?" Non è che ci voglia una laurea in Economia e Direzione aziendale per capirlo, cosa che tra l'altro lui ha. I derivati non si vedono in bilanco prechè vengono messi sotto le voci mutui o assicurazioni, quindi a meno che uno non vada a spulciarsi tutti i contratti uno per uno, non si vedono e non c'è nemmeno l'obbligo per legge di specificarlo in bilancio se si hanno dei derivati. Ma qual'è l'altro documento che ti dice che ci sono dei derivati? Ce lo dice la centrale dei rischi, documento inoppugnabile, che il grillino Piazza, sempre laureato in economia, dovrebbe conoscere e sapere a cosa serve e che informazioni ci si possono trovare dentro. Quindi non si capisce perchè Piazza affermi che "il sign Amorosi non ne (di spiegazioni ndr) fornisce molte presentando in modo sfuggente documenti inquadrati rapidamente e facendo scorrere cifre senza approfondirne nessuna". Cos'è che non è chiaro della centrale dei rischi inquadrata in questo video?
Il grillino infine dice che i "Dati certi" sono assenti. Quindi o ignora cosa sia la centrale dei rischi (alla faccia della laurea) o si fida di quello che gli raccontano assessori e dirigenti di settore con i quali non disdegna di andare a pranzo (alla faccia dei cittadini che lo hanno eletto).
Ma non sedeva ai banchi dell'opposizione? Non aveva in mano l'apriscatole? Qui non sanno nemmeno riconoscerle le scatole, figurarsi se sono in grado di aprirle!
Un articolo pubblicato su Libero ieri che riassume la faccenda
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Bologna, Pd e scandalo derivati - M5S copre il caso ma poi...
Bologna – Dimissioni è la parola d'ordine che gira per il Comune di Bologna, dopo che il Comune ieri pomeriggio ha ammesso di aver detto il falso per settimane sui contratti derivati. L'inchiesta giornalistica apparsa sulla testata nazionale Libero Quotidiano, dopo gli altri articoli di Affari, aveva fatto riesplodere il caso con la pubblicazione della documentazione di Bankitalia e la notizia che il Comune volesse annullare una commissione bilancio, presieduta dal grillino Marco Piazza, che poteva mostrare tutte le carte con le ingenti perdite. Dopo la sospensione dell'udienza da parte di Piazza, Forza Italia, Gruppo Misto e Lega Nord scendono sul piede di guerra contro la censura. Tomassini e Salsi chiedono le dimissioni della vicesindaco Pd Giannini e del grillino che in privato al M5s dice “Il Comune non ha derivati” ma in commissione vorrebbe parlarne e invia lettere in cui paventa “gravi responsabilità” di ogni consigliere per eventuali “fughe di notizie sui contenuti degli atti segreti” e quindi annulla l'udienza. Poi l'ammissione del Comune. Un alto dirigente del Comune ci rivela i fatti
La
Vicesindaco continua a negare, noi abbiamo le risposte ad
interpellanze, domande di attualità dove appunto la Vicesindaco
asserisce di non avere derivati nel Comune di Bologna, in realtà la
Centrale dei Rischi del Comune di Bologna parla molto chiaro, questi
derivati ci sono, ci sono stati, e adesso c'è un contratto con Dexia,
che è un istituto di credito che si occupa principalmente di derivati,
per 9 milioni di euro e non sappiamo, questi 9 milioni di euro, a cosa
servano" - See more at:
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