I Consiglieri grillini bolognesi arrivano dopo la puzza e neanche sanno cosa succede in casa loro.
Sono mesi che Francesco Ernani, il sovrintendente del Teatro Comunale di Bologna, ha avviato una verifica giuridico-contabile (quella che loro propongono solo oggi) dei rapporti di credito intrattenuti con la loro banca, la Cassa di Risparmio in Bologna S.p.a., proprio per capire se ci sono problemi di anatocismo bancario, ovvero il pagamento di interessi calcolato sugli interessi e non autorizzato dalla legge, ed eventualmente procedere al recupero.
Inoltre è stata giustappunto la Senatrice bolognese Michela Montevecchi in quota M5S a rendere queste verifiche obbligatorie per legge. La Senatrice ha infatti accolto le istanze di Giulio Ciofini sindacalista del Teatro Comunale, presentando un emendamento in occasione della conversione in legge del decreto-legge 8 agosto 2013, n. 91, recante disposizioni urgenti per
la tutela, la valorizzazione e il rilancio dei beni e delle attività culturali e del turismo, e che prevede degli stanziamenti per le Fondazioni Lirico-Sinfoniche, che e' stato approvato, per
aggiungere all'articolo 11.9 comma 1 lettera a) della legge quanto segue:
"previa
verifica che nei rapporti con
gli istituti bancari gli stessi non abbiano applicato nel corso degli anni interessi anatocistici sugli
affidamenti concessi alle fondazioni liriche stesse".
Ovvero le fondazioni Lirico-Sinfoniche, prima di ottenere nuovi finanziamenti, devono recuperare gli interessi anatocistici.
Il piano di risanamento delle fondazioni
lirico-sinfoniche prevede infatti l'erogazione di una quota fino a 25 milioni di euro
che puo' essere
anticipata dal Ministero alle seguenti condizioni: che la fondazione
comunichi al Ministero l'avvio della negoziazione per la
ristrutturazione
del debito della fondazione, compresi gli interessi anatocistici grazie
all'emendamento Montevecchi.
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